Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 30 marzo 2010

Filobus a Bari ... considerazioni

Bari avrà presto due tratte di filobus.

Il percorso della prima è lungo 10 chilometri e cinquecento metri (10,5 km) e avrà come capolinea l' extramurale Capruzzi e piazza Umberto a Carbonara. La seconda tratta filoviaria, quella che collega Carbonara con Ceglie, sarà di quattro chilometri e trecento metri (4,3 km). Se non abbiamo letto male nei due articoli del 2009 e del 2010 il costo della prima è di tre milioni e 600 mila euro (inclusi 3 nuovi filobus, 4 già acquistati nel 96) mentre per la seconda sono stati spesi due milioni e 814 mila euro (inclusi 3 nuovi filobus). Prendendo le cifre della seconda linea, abbiamo calcolato circa 650 mila euro a km (compresi 3 autobus) mentre sono solo 350 mila euro per la prima linea e tre autobus ma dobbiamo considerare che gli interventi sono stati di riadattamenti di una linea preesistente. Vediamo che i costi sono molto molto più bassi rispetto ad una linea di tram su gomma o ancora di più per i tram su ferro.

Rivediamo i costi. Un km di tram costa 10 milioni di euro, un chilometro di filobus costa meno di 700 mila euro. Firenze con la T1 ha speso 226 milioni inserendo nella spesa un ponte che non serviva e due o tre sottopassaggi inutili. Il tutto per un percorso di 7,4 km. Con 226 milioni di euro e col filobus avremmo servito e risolto il problema dell'inquinamento e del trasporto pubblico collettivo in un sol colpo potendo coprire tratte di 320 km (226.000.000 diviso 0,7 M euro a km = 322 km) . Per avere 320 km serviti dal tram dovremmo spendere 3 miliardi e 200 milioni di euro.

Ce lo possiamo scordare!

Chi propaganda il tram è inconsapevolmente sostenitore del trasporto privato, dell'auto, poiché è praticamente, economicamente irreale poter pensare di realizzare una fitta rete di trasporto pubblico (o gestito da privati senza il sostegno del denaro dei contribuenti) col tram per i motivi su esposti. Ed è per questa ragione che chi ha voluto la T1 a Firenze ha realizzato delle infrastrutture ex novo (svincoli, sottopassi, ponti) che comunque non mettessero in discussione i percorsi attuali del traffico automobilistico privato.

Qualcuno pensa ad un mondo prossimo venturo nel quale le risorse economiche siano in continua crescita? Se qualcuno risponde di si forse ha qualche speranza di vedere i tram per le nostre strade. Io no... ameno che non lo si inserisca in un contesto appropriato che non è certo quello cittadino.

Il tram ha un senso logico/economico se e quando trasporta un notevole numero di passeggeri. Questa premessa viene rispettata non in ambito cittadino ma super cittadino e intercittadino. La linea T2 di Firenze rispetta la prima condizione (supercittadina) raccogliendo i trasportandi dall'uscita dell'Autostrada A1, l'aeroporto, due cittadelle universitarie, due quartieri interi, la ferrovia di alta velocità la stazione ferroviaria centrale. Perfetto. La seconda condizione potrebbe essere quella di integrazione delle linee ferroviarie, più adatte e dedicate al trasporto regionale e nazionale, con linee tranviarie di aree urbane allargate, non interferendo tra loro ma appunto integrando un servizio pendolare di breve raggio. Esempio: Prato, Sesto F.no, Firenze, Pontassieve. Per il resto, in città, dentro le città, nei centri storici solo filobus di varie dimensioni secondo le necessità. Ricordiamo inoltre che il tram è rigido nei percorsi, il filobus può modificare il percorso in qualsiasi momento per qualsiasi, improvvisa esigenza .

...continua (ma non subito).

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11 commenti:

Unknown ha detto...

Rispetto ai primi articoli ora condivido quanto detto: ogni mezzo ha un suo collocamento e non può essere usato differentemente, perciò il tram deve essere utilizzato in quei casi dove vi è una media richiesta di spostamento e deve tendenzialmente essere separata dal trasporto auto.
Per quanto riguarda la Toscana devo dire che ha una linea ferroviaria particolarmente sfortunata e molto spesso ad un binario unico, rendendo di fatto un costo e non un'opportunità.
Mi ricordo nel 2002 un viaggio da Milano a Siena: l'Eurostar velocissimo e poi un lentissimo treno che da Santa Maria Novella portava a Siena in tempi biblici!

Giambo ha detto...

Bene, a questo punto possiamo dire che all'estero sono tutti scemi, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Svizzera, Austria, ecc, non capiscono nulla di trasporto pubblico, che scemi, mettono i tram al posto dei filobus! Chissà come mai, poi, da loro dicono che il trasporto funziona bene! Saranno tutte palle, meno male che ci siamo noi che siamo furbi!
Noi che abbiamo i vari Bondi e Bonaiuti che lottano contro gli "Eurostar" in piazza del Duomo, noi si che ce ne intendiamo.
HAHAHAHA, rido per non piangere.

Giambo ha detto...

Siccome mi sono accorto di "sostenere incosapevolmente il trasporto privato", ti segnalo che nell'articolo del 2010 che hai citato, l'assessore al traffico di Bari è anche lui sulla cattiva strada, perchè dice di voler chiedere finanziamenti anche per gli odiatissimi tram.
Belli i filobus che hanno preso, con due porte, potresti proporli in qualche città europea al posto del tram, così vediamo che ti dicono!

Massimo J. De Carlo ha detto...

Giambo, mi piacevi di più quando proponevi delle ragioni tecnologiche di adesso che fai discorsi di propaganda spicciola. La comunità europea finanzia quello che vuole anche se è irragionevole come il nucleare e l'idrogeno. A noi non interessa seguire cosa fanno gli altri ma capire piuttosto cosa è giusto, ragionevole, economicamente sopportabile fare, come farlo, in quale contesto opportuno inserirlo e ciò che non lo è... anche andando contro corrente.

Giambo ha detto...

E come faccio a parlare di tecnica se tu fai paragoni ridicoli?
I tuoi conti non stanno in piedi, se avessi una rete di 320 Km di filovia ci vorrebbero almeno 400 filobus per coprirla. Ammesso che compri tutti mezzi come quelli di Bari, 12m con due porte, ti servirebbero 350 milioni solo per questi. La rete non cresce da sola, quindi o te la fanno gratis o sei già abbondantemente fuori.
I conti si fanno sui sistemi completi, non sul costo di una singola parte. E' quello che conta, perchè è quello che determina il costo reale.
Se fai una filovia puoi spendere poco come da noi a Genova, e ottenere poco, puoi spendere tanto come a Bologna col Civis o a Verona che si appresta a fare lo stesso, con risultati che verificheremo col tempo. Oggi non abbiamo ancora dati sul Civis perchè non è ancora entrato in funzione, domani ne discuteremo. Comunque , sistema completo di mezzi e depositi e infrastrutture varie, Bologna Civis costa 182,2 milioni per 19 Km, l'appalto iniziale era 139,9 mil di cui 62,6 per i veicoli, a cui si sono aggiunti prima 35,6 mil e altri ulteriori 6,7. Totale 182,2milioni, dati forniti da ATC. Siamo vicini ai 10 mil a Km.

Giambo ha detto...

Per correttezza aggiungo i costi di un tram, sempre tutto compreso, siamo vicini ai 30 milioni, ma questo sistema ha un offerta di trasporto migliore e, cosa importantissima, un ammortamento dei costi negli anni grazie alla durata dei mezzi. Se vuoi dare una stessa offerta con i filobus hai un costo iniziale più basso ma un costo di esercizio più alto, dovuto al maggior numero di conducenti, questo non lo dico io ma le società di progettazione delle grandi aziende multinazionali di trasporto, tipo Transamo, società costola di Transdev che progetta sistemi di trasporto pubblico di tutti i generi. A Genova è in progettazione la realizzazione di assi protetti lungo 5 direttrici, da essere esercite con mezzi elettrici a guida vincolata, offerta di trasporto intorno ai 4000 pass/ora, spesa totale sui 10,5 milioni a Km. Con questo prezzo sono in gioco i Civis, i Phileas e forse il Translohr. Il costo è molto superiore ad una filovia normale, perchè in queste direttrici occorre un mezzo che dia una garanzia di regolarità che solo una sede rigida può dare, per attrarre nuova utenza, se si sostituiscono semplicemente gli autobus la gente neppure se ne accorge, noi lo abbiamo già visto bene, purtroppo.
Transdev, che gestisce AMT Genova, dalla sua esperienza, vorrebbe un tram vero, perchè è più adatto alla portata richiesta, quello che mancano sono i soldi.
Quello che voglio dire è che se vuoi un trasporto di qualità che attragga la gente occorrono investimenti, se spendi solo al risparmio non ottieni risultati e sprechi soldi. Purtroppo la gente non percepisce la differenza di un bus da un filobus, spesso si lamenta se scarrucola e ritarda per riagganciare le aste.

Unknown ha detto...

Condivido completamente il ragionamento sul trasporto di qualità.
Purtroppo per il trasporto pubblico o si investe per dare una vera alternativa o è meglio dismettere!
Conoscendo abbastanza Genova ritengo che come tutte le città di mare ha un grosso problema di trasporto e probabilmente ha un bisogno fortissimo di mobilità in una direzione, perciò il tram potrebbe essere una soluzione valida per quel tipo di mobilità.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Giambo, non torniamo continuamente da capo con i discorsi come si fa con il gioco dell'oca. Siamo tutti (ripeto tutti) d'accordo sul fatto che il tram ha una capacità di trasporto passeggeri nell'unità di tempo superiore ad altri sistemi di TPL ma il loro inserimento nell'ambiente urbano ha senso solo quando si rispetta questa condizione altrimenti è un controsenso economico, energetico, opportunità, convenienza.

Giambo ha detto...

Non è vero neanche questo. Certo nessuno metterebbe un tram su una direttrice da 500 pass/h, ma se lo inserisci su di una da 1500 va benissimo. Sicuramente spenderai di più, ma avrai un mezzo che invoglia la gente a lasciare i mezzi privati a casa. Se poi, come spesso accade, l'utenza aumenterà oltre le previsioni, non dovrai cambiare i tram per comprarne di più grandi, basterà allungare gli stessi aggiungendo altri moduli, come hanno fatto, ad esempio, Dublino e Montpellier con i loro Citadis. Per restare in casa nostra, ti faccio notare che a Napoli circolano dei tram nuovi Sirio lunghi solo 20m, a Milano circolano i Sirietti da 24m e arriveranno tram ancora più corti, da usarsi su direttrici meno affollate. Esistono decine di sistemi eserciti con tram poco capienti in Germania, in piccole città di cui costituiscono la spina dorsale del trasporto pubblico, certo sarebbe più economico sostituirli con autobus ma, per fortuna, sono in pochi a pensare solo al lato economico immediato. Tram significa anche lungimiranza, guardare oltre il proprio naso. Il guadagno iniziale è il preludio di una perdita molto più grave, questo sbaglio lo abbiamo già fatto negli anni 60, se lo rifacessimo sremmo recidivi.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Il fatto è che per rendere remunerativo o se vuoi far apparire trafficata una linea tranviaria male posizionata sacrifichi un servizio efficiente. Come è nella T1 fiorentina dove i subquartieri erano gestiti da più tram adesso l'azienda dei trasporti è costretta a riposizionare delle linee (autobus a gasolio) che chiama navette, le quali, oltretutto, hanno una cadenza non consona alle esigenze. Per dirti che la fermata T1 di viale Nenni collega l'ospedale di Torre Galli con una navetta che passa ogni 15 minuti. Se parto dalla stazione di Firenze arrivo in viale Nenni dopo 15 minuti circa più il tempo di attesa della navetta diesel e il trasferimento per l'ospedale. Con il servizio ho una finestra di tra i 17 e i 32 minuti. Questo è un esempio. Per questo ho speso 226 milioni, ho creato una serie di bus navette, impiego più tempo di prima e non razionalizzo nulla. Con 2 linee di filobus avrei dato un servizio migliore senza le navette diesel al costo di qualche milione di euro. Questo accade qui da noi, a Dublino, Montpellier o Strasburgo avranno un tram al posto giusto.. qui no e non sempre.

arma ha detto...

giambo ha ragione di tutto quanto ha detto; gli italiani sono dei provinciali e bacchettoni ottusi, no sanno guardare avanti nel tempo,quando avranno capito l,importanza di un trasporto pubblico come il tram, sarà sempre tardie nl frattempo buttano i soldi pubblici in ripieghi alternativi.i nostri politici cittadini, non vogliono perdere voti se per la posa dei binari dovranno far chiudere alcune vie dele città, i negozianti non li voteranno più. anche verona, dopo aver speso da alcuni decennidanaro dei cittadini per progetti del tram, coronati da viaggi all'estero per vedere come è fatto un tram, portandosi dietro mogli figli amici, amici degku amici, amanti, escort o puttane, nei migliori hotel e ristoranti sempre a spese della comunità, e alla fine? a verona si diceva: tachete al tram, che vuol dire attaccati al tram.aggiungo un mio ricordo delle vecchie filovie: ad ogni curva uscivano le tirache dai fili aerei, allora scendeva il bigliettaio a riattaccarle, ora dovrà farlo il conducente dalla testa del filobus, e il traffico, le code aumenteranno. un mezzo di trasporto pubblico deve viaggiare in sede prioria, guardate grenoble in francia: in breve tempo ha già 5 linee tramviarie e fra non molto un'altra, comunque in alcuni tratti, il tram può viaggiare sottoterra senza problemi, anzi ancora meglio. in conclusione mi spiace dire: italiano dormi in un sonno profondo, perchè scrivo questo: perchè ho portato fotografie del tram di grenoble ancora nel 1988 al comune di verona, con progetto e caratteristiche tecniche e di trafico di tale servizio ma non è stato fatto ancora nulla, solo chilomei di inchiostro sul quotidiano di verona: l'arena.chissà se in quell'altra vita..... nel frattempo si sono fatti diverse trasferte a pilsen per vedere come è fatta una filovia, come se in italia non ci siano. a pilsen si trova della brava gente, inoltre si trova della buona birra a fiumi e delle bellissime escort, quì qualcono è stato accorto nel lasciare la moglie a casa. ciao arma