Se il dipendente dell'impianto nucleare dove lavorava avesse deciso di lavare i panni sporchi a casa invece di andare alla lavanderia automatica a disposizione nell'impianto non si sarebbe accorto di una perdita di materiale radioattivo. Nessun allarme sarebbe scattato nel 2007 e nessuno avrebbe bloccato la fuoriuscita di materiale radioattivo... in tempo. Comunque parte del materiale radioattivo si è riversata nel mare del Nord, esattamente 40,000 galloni (151.400 litri) rappresentato da fluido radioattivo defluito dalla parte rotta di 4,5 metri della condotta. Buona parte del fluido ha raggiunto il mare del Nord (come conferma il Daily Mail online di ieri).
Da notare che l''incidente si è verificato nel gennaio del 2007, ma i giornali della civilissima Gran Bretagna ne hanno dato notizia soltanto ora.
Sizewell A, l'impianto dove si è verificato l'incidente è in fase di smantellamento.
Dei dieci impianti che producono un quinto dell'elettricità della nazione da qui al 2023 resterà operativo solo Sizewell B entrato in funzione nel 1995, mentre tutti gli altri saranno chiusi.
Il costo dello smantellamento (decommissioning) dell'impianto Sizewell A si presume che raggiunga 1,2 miliardi di sterline (1,4 miliardi di euro).
Fonti: il Messaggero e Daily Mail
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Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.
sabato 13 giugno 2009
Il bucato a mano non sventa gli incidenti nucleari
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