Nel mese di aprile 2009 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 23,8 miliardi di kilowattora, ha fatto registrare un calo del 12,4% rispetto ai volumi richiesti ad aprile dell’anno precedente. I dati del 2009 depurati dalle feste pasquali che hanno influenzato l’attività lavorativa e e una temperatura media mensile superiore di circa un grado centigrado rispetto ad aprile 2008 (e quindi un minor utilizzo delle apparecchiature da riscaldamento) la variazione della domanda elettrica di aprile 2009 sarebbe pari a -8,8% (dato normalizzato).
Complessivamente il fabbisogno del primo quadrimestre del 2009 è risultato in calo del 9% rispetto allo stesso periodo del 2008; a parità di giorni lavorativi, il risultato è -8,1%.
Nel mese di aprile 2009 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per un 83,6% con produzione nazionale e per la quota restante (16,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (20,4 miliardi di kWh) è in calo di un15,5% rispetto ad aprile 2008; in crescita la fonte di produzione idroelettrica (+62,9%), incalo tutte le altre: termoelettrica (-27,4%), geotermoelettrica (-4,9%) ed eolica (-2,8%).
A livello territoriale la variazione della domanda è differenziata sul territorio nazionale, ma
ovunque negativa:
-15,8% al Nord,
-10,7% al Centro e
-6,5% al Sud. I 23,8 miliardi di kWh
richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 43,9% al Nord, per il 29,8% al Centro e
per il 26,3% al Sud.
Se confrontiamo i dati relativi al consumo dei carburanti rilevati dall'Unione Petrolifera del post di ieri ci accorgiamo che sono in linea con i dati di Terna confermando una contrazione generale annuale (2008-2009) del 12% .
Per dare una visione ulteriore della situazione elettrica mostriamo qui sotto i grafici di tre venerdì di Maggio di tre anni (2007-2008-2009) pubblicati sempre da Terna.
Nelle immagini:
Venerdì 15 Maggio 2009
Venerdì 16 Maggio 2008
Venerdì 18 Maggio 2007
Sullo stesso tema: qui, qui, qui.
Caduta delle immaticolazioni auto: qui.
2 commenti:
Purtroppo il calo non è strutturale, legato a reale efficienza energetica, ma congiunturale a causa della crisi.
Ogni 5Kwh, 4Kwh sono consumati dall'industria e dal terziario, 1Kwh dagli usi domestici.
Se esistessero statistiche differenziate sarebbe evidente che il calo è imputabile soprattutto alle aziende, che lavorano a regime ridotto per la crisi degli ordini.
Se arriva la ripresa, ritorna tutto come prima, e siamo punto daccapo.
Sposo la tesi di chi mi ha preceduto.
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