Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 6 luglio 2008

Gli orsi bianchi migrano in Islanda

Questa notizia riportata da la Repubblica, non so se è vera e non ho nessun motivo per dubitarne, ma comunque ci aiuta a trarre lo spunto per fare una considerazione. Gli orsi non riescono più a trovare l'habitat adatto per continuare a vivere nelle zone dove hanno vissuto per migliaia di anni. La maggior parte degli scienziati danno la colpa ai cambiamenti climatici che stanno avvenendo in modo troppo repentino indotti dalle attività umane che producono l'aumento anormale della concentrazione di anidride carbonica. Adesso gli orsi e dopo? Sarà costretto anche l'uomo a migrare da certe zone ad altre perché rese inospitali? Desertificazione, erosione dei suoli, innalzamento del livello del mare, alluvioni ecc.. Di questi probabili, possibili questioni ci ha avvisato il recente report dell'IPCC (IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change ), non lasciamole nel dimenticatoio questo avvertimento.

Faceva una passeggiata sulle coste settentrionali islandesi, vicino a Skagafjordur, forse arrivato fin lì su un pezzo di ghiaccio alla deriva dalla Groenlandia. L'ultimo orso bianco da quelle parti si era visto nel 1988, così lo scorso 3 giugno la contadina islandese che ne ha visto uno vicino alla sua fattoria si è affrettata a chiamare la polizia. Secondo quanto riporta il quotidiano francese Le Monde, il capo della polizia locale, Stefan Vagn Stefansson, non ha avuto esitazioni: ha imbracciato il fucile e abbattuto l'orso bianco. La disavventura dell'orso bianco sarebbe passata sotto silenzio, come sanno fare bene gli islandesi, chiusi nel loro mondo, capaci di giustificare la caccia alle balene in un museo loro dedicato a Husavik, poco distante da dove è approdato l'orso, con la motivazione "se arrivano nei nostri mari sono le nostre", se il 16 giugno non fosse arrivato un altro "immigrato" indesiderato. Il secondo orso è approdato a pochi chilometri dal punto di arrivo del primo, una zona dove, tra l'altro, ci sono delle foche. Anche questa volta è stato visto da una contadina, ma con una coscienza ambientalista più marcata. La ragazza ha lasciato che l'orso si rifocillasse con le uova del pollaio mentre chiamava la polizia e chiedeva un intervento non cruento. Ancora una volta si è parlato del riscaldamento globale, possibile responsabile dello spostamento degli orsi dalla Groenlandia. "Dal 2000 abbiamo notato dei cambiamenti radicali della nostra banchisa - dicono all'ufficio meteorologico islandese - che hanno avuto conseguenze sulla popolazione delle foche". Come sempre accade con le ondate migratorie, gli orsi possono essersi spostati in cerca di cibo, aiutati anche da situazioni meteorologiche particolari, che hanno fatto staccare pezzi di ghiaccio più grandi dalla Groenlandia. Il "gruppo d'intervento orsi polari" per ora non ha saputo ancora dare spiegazioni né fare previsioni su eventuali nuovi arrivi. Una sola cosa è sicura: gli orsi non sono i benvenuti in Islanda e se altri si avventureranno sull'isola sono destinati a fare una brutta fine. E la cosa è allarmante, visto che non restano che tra 20 e 25mila orsi bianchi al Polo Nord.


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