Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 18 luglio 2008

Francia, fuga radioattiva da un impianto a Romans sur Isere

Dopo l'incidente di Tricastin, una nuova fuga d'uranio su un sito Areva si è prodotta ieri, questa volta all'impianto di fabbricazione di combustibili nucleari Fcbc a Romans sur Isere (Drome): la rottura di una canalizzazione sotterranea ha fatto fuoriuscire dei liquidi di scarto che contengono uranio. Gli inquirenti dell'Asn, avvisati ieri alle 17, hanno riferito che "la rottura della canalizzazione sotterranea risalirebbe, secondo il gestore, a molti anni fa", mentre sono state prese "delle misure correttive destinate a proteggere la zona contro le eventuali intemperie". Gli inquirenti hanno inoltre constatato "la non conformità di queste tubature di fronte alle esigenze della regolamentazione" che prevede normalmente "una capacità di resistenza agli choc sufficiente per evitare" ogni rottura. Dopo la pulitura della zona prevista oggi, "hanno chiesto che tutti i materiali ritirati siano analizzati per valutare la massa d'uranio presente". "Come sempre è un portavoce dell'Asn che diffonde e controlla queste informazioni", ha attaccato la federazione France Nature Environnement, secondo la quale la legge del 13 giugno 2006 permette che "tutti i poteri di gestione della filiera nucleare siano concentrati nelle mani di cinque dirigenti" dell'asn.

qui


La fuga di materiale radioattivo dall'impianto nucleare di Roman-sur-Isere, in Francia, non sorprende il responsabile del settore energia di Legambiente Piemonte, Gian Piero Godio. "Quanto avvenuto oggi - dice all'Agi - non mi stupisce perche' quando si sceglie di usare, tra una decina di differenti tecnologie di produzione dell'energia, quella piu' pericolosa, certi fatti sono piu' che prevedibili". Secondo Godio, che ha trascorso una lunga parte della sua vita professionale all'interno del centro ricerche nucleari "Eurex" di Saluggia, nel Vercellese, "il nucleare non si deve fare perche' ogni chilowatt di energia prodotta determina 60 milioni di bequerel di radiazioni. Se si e' fortunati tutto resta dentro la centrale, ma il rischio e' pari a quello di sparare sulla povere da sparo". "Berlusconi e' sfortunato, perche' proprio in fase di varo del decreto governativo sul nucleare - aggiunge Godio - si trova a dovere fronteggiare una nuova serie di incidenti nelle centrali francesi. Questo governo si assume una grande responsabilita'''. Ed a proposito dell'incidente avvenuto nelle settimane scorse al sito nucleare di Tricastin, in Francia, non lontano dal confine piemontese l'Arpa, che aveva aumentato il livello di attenzione del monitoraggio della radioattivita' ambientale, ribadisce che non si e' riscontrato alcun valore anomalo.

qui

.

Nessun commento: