Smog, i vigili sfidano Alemanno
Il sindacato Ospol in rivolta: "È alta la percentuale di malattie gravi e decessi. Negato il diritto alla salute"
Non hanno le mascherine né le cabine speciali, sono in strada a respirare lo smog e il 90 per cento di loro si ammala anche in modo grave: è il grido d´allarme che lanciano i vigili urbani i quali chiedono maggiori garanzie per la loro salute altrimenti sono pronti allo sciopero. «Il diritto alla salute sul posto di lavoro non viene riconosciuto agli agenti municipali di Roma, i quali vengono comandati a presidiare i punti della città più a rischio, per l´alta concentrazione di polveri sottili e di monossido di carbonio, sprovvisti di ogni necessaria dotazione come mascherina anti-smog a norma e cabine provviste di filtraggio dell´aria inquinata»... E c´è di più. «Abbiamo fatto un indagine - dice Mauro Cordova dell´Arvu - e abbiamo appreso che mediamente a Roma muoiono 2 o 3 vigili urbani al mese per malattie molte delle quali riconducibili e a stress e inquinamento».
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