Il più grande svantaggio per coloro che vogliono investire nel solare e nell'eolico è rappresentato dalla loro variabilità della produzione di energia. In passato si è pensato di compensare questa variabilità ricorrendo alla integrazione con normali impianti alimentati a combustibili fossili . Più energia si immette in rete prodotta dal vento o dal sole, si pensava, maggiore è la necessità di backup affidabile prodotto dai tradizionali impianti da combustibile fossile. Recentemente, però, i ricercatori hanno iniziato a mettere in discussione questo concetto. Simulazioni e modelli hanno dimostrato che collegando geograficamente impianti eolici e solari diffusi in siti diversi possono notevolmente diminuire la variabilità di tutto il sistema e ridurre la necessità di backup di centrali termoelettriche. Gli studi più recenti sul tema fatti dal Rocky Mountain Institute (RMI) sostengono che i gestori di utility farebbero bene a pensare alle fonti di energia rinnovabile come investimenti di portfolio. Nei mercati finanziari, le persone accorte non rischiano il proprio denaro su una sola società quotata in borsa ma diversificano i loro investimenti in più società per diminuire i rischi. Il trucco è quello di un equilibrio rischi e benefici. Siti che tendono a generare vento in diverse ore del giorno può compensare reciprocamente periodi di bassa produzione o inattività. Allo stesso modo, gli impianti solari possono essere situati in diverse longitudini in modo tale che nel loro insieme, la cattura di sole su un maggiore numero di ore ogni giorno. Il vero guadagno, tuttavia, sia ha unendo la generazione eolica e solare in un unico portfolio. Nella loro prima simulazione di 43 siti in tutto il Midwest superiore, il Rocky Mountain Institute ha rilevato che un ottimale combinazione di siti eolici e solari potrebbe ridurre la variabilità in tutto il sistema del 55 per cento. Essi hanno scoperto che nella zona di studio il portfolio eolico e solare diminuisce la variabilità ancor più di quanto ritenuto nella simulazione originale.
Qui
Rocky Mountain Institute (RMI), è una organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 1982, da un piccolo gruppo di colleghi interessati alla politica energetica è attualmente cresciuta fino ad arrivare attualmente ad ottanta persone che lavorano a tempo pieno, con bilancio annuale di circa 12 milioni di dollari.
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Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.
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1 commento:
In base al potenziale presente sulla nostra penisola e all'intervallo di longitudine piuttosto stretto, penso che il portfolio risulterebbe sbilanciato verso il solare, ma senza il fenomeno di "allungamento" della giornata.
Esistono raccolte di dati puntuali ad intervalli regolari di insolazione e velocità del vento per il territorio italiano?
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