Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 27 giugno 2008

Superior stabat lupus, longeque inferior agnus

Un grazie dal più profondo del cuore a quei santi uomini delle baleniere che massacrano quelle bestiacce che affamano i poveri della terra.
Della serie...non ci facciamo mancare nulla per evidenziare l'imbecillità umana.
Ricordate la locuzione latina Superior stabat lupus significa letteralmente il lupo stava più in alto. Si riferisce alla celebre favola di Fedro del lupo e dell'agnello che si abbeverano allo stesso torrente. Il lupo accusò l'agnello di sporcare l'acqua che lui stava bevendo, anche se la cosa era impossibile visto che egli si trovava più in alto dell'agnello...

Al 60esimo summit a Santiago del Cile, processo ai grossi cetacei
La denuncia dei paesi "balenieri", Giappone, Norvegia e Islanda. Al Wwf affidata la difesa
I cacciatori accusano le balene
"Rubano il pesce ai poveri"
Gli ambientalisti: "Assurdo, la carenza di risorse ittiche è colpa dell'uomo"


ROMA - Il processo alle balene è iniziato. L'accusa, rappresentata dai tre grandi paesi cacciatori - Giappone, Norvegia e Islanda - sostiene che i grossi cetacei "rubano" i pesci ai paesi in via di sviluppo intaccando le risorse ittiche dei mari. La difesa, rappresentata dal Wwf, replica affermando che la denuncia è "assurda". Lo scontro si annuncia feroce al sessantesimo summit della Commissione baleniera internazionale che si apre oggi a Santiago del Cile presenti ottanta paesi. La prima questione sul tavolo sarà proprio il calo delle risorse ittiche. "Giappone, Norvegia e Islanda - spiega Massimiliano Rocco, responsabile del programma Traffic e specie del Wwf Italia - continuano ad affermare che i cetacei stanno intaccando le risorse ittiche dei nostri mari, causando un calo del pescato. Assurdo. La colpa è dell'uomo e della pesca selvaggia. La tesi dell'accusa serve solo per giustificare la caccia alle balene e per sviare l'attenzione dal vero problema, quello della pesca che sta letteralmente ripulendo i mari, provocando un calo preoccupante di tonni, merluzzi e salmoni". I difensori dei giganti dei mari stanno affilano le armi: "Nel summit - continua Rocco - smentiremo le tesi dell'accusa con studi scientifici, dimostrando come sia l'uomo il vero responsabile dell'overfishing, cioè l'eccessivo sfruttamento delle risorse attraverso la pesca". Ma i paesi "cacciatori" non si fermano. La loro arringa prevede un'accusa ancor più precisa: le balene-imputate sarebbero colpevoli di sottrarre pesce ai paesi in via di sviluppo. "Si tratta ancora una volta di un'assurdità", ribadisce l'esponente del Wwf Italia. "Presenteremo un dossier Who's eating all the fish? (Chi sta mangiando tutto il pesce?) con cui dimostreremo come oltre il 60% del pesce pescato in paesi poveri non rimane nei mercati locali ma finisce in quelli europei, giapponesi, nord-americani e cinesi".
Anche l'Italia avrà voce in capitolo al summit che deciderà le sorti dei giganti dei mari, e sarà rappresentata da una delegazione mista costituita da esperti dell'Icram (l'istituto per la ricerca sul mare), del ministero dell'Ambiente e delle Politiche agricole.


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