Il primo titolo relativo alle immatricolazioni dell'anno era :Il 2013 dell'auto inizia anche peggio, -17,6%.
Si torna indietro di 33 anni!
L'Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia, ha oggi emesso il consueto comunicato stampa che mette a fuoco l'andamento delle immatricolazioni del mese precedente. Il titolo non lascia scampo. Si trovi una soluzione! E prosegue così. 15 mesi consecutivi in calo a doppia cifra, per il mercato italiano dell'auto che a
febbraio ha registrato 108.419 immatricolazioni con un calo del 17,4%
rispetto a febbraio 2012, mese che a sua volta aveva perso il 18,6%.
Si tratta del 19° calo a doppia cifra da gennaio 2011, il 15° calo
consecutivo a doppia cifra e il peggior febbraio dal 1979 (92.227
immatricolazioni) che ugualmente contava su 20 giorni lavorativi.
L'Italia dell'automobile chiude così il primo bimestre dell'anno in
perdita di oltre il 17% (-17,3%) a 222.406 auto vendute, continuando a
registrare flessioni che rappresentano circa il doppio del calo medio in
Europa.
Anche le informazioni che giungono dalla raccolta ordini non lasciano
presagire cambiamenti nel breve termine. Secondo un primo scambio tra
UNRAE e ANFIA i contratti a febbraio hanno evidenziato una perdita del
25% a quasi 110.000 unità, che portano il cumulato a circa 220.000
ordini (-20%), con un portafoglio contratti che rimane su livelli di
minimo.
Tornando al mercato delle immatricolazioni, dopo un gennaio che aveva
mostrato l'effetto mix innescato dal calo delle vendite a società,
portando i privati al 70%, le vendite di febbraio ridimensionano la loro
rappresentatività al 64,7% del totale, in flessione del 15,8% sullo
stesso periodo dello scorso anno. Nello stesso mese le società perdono
il 16,6% ed il noleggio fa peggio del mercato complessivo, segnando una
flessione del 23%. Le performance delle società e del noleggio
potrebbero dipendere dalla possibile sospensione degli acquisti, in
attesa dell'introduzione degli incentivi per le vetture a basso impatto
ambientale che entreranno in vigore dalla metà di marzo.
Sotto il profilo delle alimentazioni, segnano andamenti peggiori del
mercato le motorizzazioni a benzina e gasolio (rispettivamente -25,7% e
-19,5% nel mese), a vantaggio di quelle a gpl e metano, in crescita del
39,7% e del 15,4%. In particolare, il gpl nei primi 2 mesi dell'anno
raddoppia la sua quota, raggiungendo il 9,2% del totale.
In forte
crescita anche le vetture ibride (+213%), grazie all'introduzione di
nuovi importanti modelli. L'analisi per segmento conferma, seppur in
flessione, il miglior andamento, rispetto al totale, delle vetture city
car (-8,3%), caratterizzate da modelli con minori prezzi medi, in
condizioni di limitate disponibilità economiche.
Tutte le aree geografiche che compongono il mercato italiano segnano
in febbraio flessioni a doppia cifra, con l'esclusione del centro che,
fermandosi al -6,8%, recupera in rappresentatività, portandosi al 22,1%
di quota, in terza posizione dopo il Nord Ovest e Nord Est. Ciò, da un
lato, è il risultato dell'effetto confronto con gli stessi periodi dello
scorso anno caratterizzati da forti flessioni, dall'altro, un leggero
recupero in questa area delle immatricolazioni da parte delle società di
noleggio, che sembrano ridurre la tendenza a spostarsi per
immatricolare nell'area nord orientale del Paese.
I trasferimenti di proprietà, infine, segnano una tenuta nel mese di
febbraio (+1,1%) con 343.403 vetture trasferite (al lordo delle
minivolture), che portano il periodo gennaio-febbraio a 713.544 unità,
in crescita del 3,6%.
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I nostri grafici
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I nostri grafici
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E la tendenza è verso il fondo in poco tempo.
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