Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 25 marzo 2013

La situazione ad oggi degli incentivi statali per i veicoli elettrici e ibridi

Come sapere la Legge Sviluppo (n. 134/2012) prevede una misura per promuovere la mobilità sostenibile anche mediante contributi statali per l'acquisto di veicoli a basse emissioni complessive. La misura, avendo una finalità ambientale e sperimentale, non rappresenta un provvedimento di sostegno o di sviluppo del mercato dei veicoli .Le agevolazioni per l'acquisto di veicoli sono operative nel triennio 2013-2015, con uno stanziamento globale di 120 milioni di euro.
I contributi puntano a favorire l'acquisto di veicoli ad alimentazioni alternative (elettrici, ibridi, a metano, a biometano, a GPL, a biocombustibili, a idrogeno) con emissioni di anidride carbonica (CO2), allo scarico, non superiori a 120 g/km.
In questo modo è incentivata la diffusione di veicoli a basse emissioni sia di sostanze “climalteranti”, come la CO2, sia di altre sostanze inquinanti, soprattutto nel contesto urbano, come il particolato e gli ossidi di azoto e zolfo.
Dato il carattere sperimentale della misura, non vengono privilegiate particolari tecnologie, ma si rimanda ai limiti oggettivi di emissione, nel rispetto delle ultime raccomandazioni sulla “neutralità tecnologica” espresse dalla Commissione Europea (CARS 21) e dall’Ocse.
Con l'obiettivo di ridurre l'inquinamento urbano, sono ammesse agli incentivi diverse categorie di veicoli:
  • automobili
  • veicoli commerciali leggeri
  • ciclomotori e motocicli a due e tre ruote
  • quadricicli.
Gli incentivi sono rivolti prevalentemente ai veicoli aziendali e a quelli ad uso pubblico (taxi, car-sharing, noleggio, servizi di linea ecc.) per supportare lo sviluppo della mobilità sostenibile attraverso la diffusione di flotte pubbliche e private, in virtù:
  • delle alte percorrenze medie chilometriche di queste tipologie di veicoli
  • della maggiore programmabilità delle percorrenze
  • dell'effetto promozionale dei veicoli pubblici sull'utenza privata, che manifesta ancora alcune diffidenze sui veicoli a basse emissioni rispetto a costi di acquisto, prestazioni e facilità di rifornimento/ricarica.
Per massimizzare l'efficienza della misura dal punto di vista ambientale, la maggior parte delle risorse disponibili è subordinata alla rottamazione di un veicolo più vecchio di dieci anni. Fanno eccezione solo i fondi destinati ai veicoli con emissioni non superiori a 95 g/km (essenzialmente elettrici e ibridi) che sono aperti a tutte le categorie di acquirenti, inclusi i privati cittadini, vista la minore diffusione di questi veicoli.
Gli incentivi all'acquisto di veicoli rientrano in un più ampio programma nazionale a sostegno della mobilità sostenibile che prevede, tra l'altro, un Piano per potenziare le reti di ricarica per i veicoli elettrici.
Il provvedimento fa parte di un insieme di misure inserite nel cosiddetto “Decreto Sviluppo” (DL 83/2012) durante la fase parlamentare di conversione in legge (L.134/2012 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 187 dell’11 agosto 2012) e precedentemente sviluppate da apposite iniziative parlamentari. È intitolato “Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni complessive” e si trova agli articoli da 17-bis a 17-duodecies della Legge 134/2012.

Continuiamo a spulciare i chiarimenti ministeriali in merito alla legge.

Veicoli agevolabili
Sono ammessi alle agevolazioni i veicoli pubblici o privati, a basse emissioni complessive (che utilizzano cioè in modalità esclusiva o doppia, combustibili alternativi come l'idrogeno, i biocombustibili, il metano e il biometano, il GPL e l’energia elettrica ed emettono meno di 120 g/km di CO2), acquistati e immatricolati dal 2013 (a partire dall'apertura della piattaforma di prenotazione) al 31 dicembre 2015, per uso di terzi come taxi, noleggio con conducente, car-sharing, noleggio a breve termine, servizi di linea, logistica, ecc.
L’uso di terzi infatti, come previsto dal Codice della Strada, riguarda i casi di:
  • locazione senza conducente
  • servizio di noleggio con conducente e servizio di piazza (taxi) per trasporto di persone
  • servizio di linea per trasporto di persone
  • servizio di trasporto di cose per conto terzi
  • servizio di linea per trasporto di cose
  • servizio di piazza per trasporto di cose per conto terzi
Sono inoltre ammessi alle agevolazioni i veicoli a basse emissioni complessive utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’esercizio di imprese, arti e professioni.
Sono infine ammessi i veicoli che utilizzano combustibili alternativi in modalità esclusiva o doppia come l’idrogeno, i biocombustibili, il metano e il biometano, il GPL e l’energia elettrica che producono emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km acquistati da parte di tutte le categorie di acquirenti.
I veicoli considerati ammissibili possono appartenere a diverse categorie: automobili, veicoli commerciali, ciclomotori, motoveicoli, quadricicli (categorie M1, N1, L1 / L1e, L2 / L2e, L3 / L3e, L4 / L4e, L5 / L5e, L6e, L7e del codice della strada).

Risorse disponibili ed entità dei contributi

Il fondo statale per favorire l'acquisto di veicoli prevede lo stanziamento (in base alla Legge di stabilità 2013) di 40 milioni di euro per il 2013 (1), 35 milioni di euro per il 2014 e 45 milioni di euro per il 2015.

Per il 2013 in particolare i fondi sono ripartiti come segue:
4,5 milioni di euro per l'acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti (e senza necessità di rottamazione), di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km, con una quota pari a 1,5 milioni di euro riservata all'acquisto di veicoli con emissioni non superiori a 50 g/km;
35,5 milioni di euro per l'acquisto di veicoli destinati all'uso di terzi o utilizzati nell'esercizio di imprese, arti e professioni, e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell'attività propria dell'impresa, (dietro obbligatoria rottamazione di un corrispondente veicolo obsoleto), con le seguenti riserve:

- 7 milioni di euro per veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
- 3,5 milioni di euro per veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km.

La ripartizione delle risorse per il 2014 e il 2015 viene di volta in volta rideterminata in base all'andamento registrato nell'anno precedente, attraverso un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicato entro il 15 gennaio di ciascun anno.

Per i veicoli acquistati nel 2013 e nel 2014:
il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 20% del costo (prima delle imposte), risultante dal contratto di acquisto, con un tetto massimo di:
- 5.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
- 4.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
- 2.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.

Per i veicoli acquistati nel 2015
il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 15% del costo (prima delle imposte), risultante dal contratto di acquisto, con un tetto massimo di:
- 3.500€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
- 3.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km
- 1.800€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.
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Vediamo a che punto è la situazione che riguarda l'erogazione dei contributi per categoria nella tabella seguente.
Nota di lettura della tabella
Il totale dei fondi disponibili per l'anno 2013 è pari a 39,4 milioni di euro. I valori indicati nella colonna “Quota massima del fondo per specifica categoria di veicolo” fanno riferimento alla porzione massima del fondo idealmente disponibile per categoria di emissione di CO2. Non ha dunque senso sommare i valori della colonna ed il suo totale non ha alcun significato nel contesto della normativa.

Aggiornamento del 27 Marzo.




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