Gli sceicchi di Abu Dhabi investono i loro introiti provenienti dal petrolio in ... ? ... energia rinnovabile. In particolare hanno investito 600 milioni di dollari per un impianto solare a concentrazione.
Shams 1 centrale elettrica 100 MW copre due chilometri e mezzo di superficie desertica per produrre energia elettrica grazie a 700 file e più di grandi specchi riflettenti. Specchi parabolici che fanno convergere la luce solare su un tubo nel quale vi è un olio sintetico che innesca la conversione in vapore per produrre elettricità con una turbina. Ci vorranno tre anni per la costruzione dell'impianto per raggiungere l'obiettivo di dare energia a migliaia di case.
Pure la vicina Arabia Saudita prevede di generare un terzo della propria elettricità da fonte solare in 20 anni, che gli permetterà di destinare più petrolio e gas per l'esportazione.
Shams 1 rappresenta un decimo della potenza di tutti gli impianti con tecnologia solare termica a concentrazione installati nel mondo. E' in programma la realizzazione, accanto a questo, un impianto fotovoltaico 100 MW .
Secondo MIT Technlogy Review l'impianto Shams 1 rappresenta una boccata d'ossigeno per la tecnologia solare termica a concentrazione a causa del rapido calo dei prezzi dei pannelli fotovoltaici (*) che ha prodotto negli Stati Uniti una rapida demolizione di impianti a concentrazione solare a favore del fotovoltaico. Sempre negli USA , è nei piani di BrightSource Energy la costruzione di un impianto, Ivanpah , da 377 MW
nel sud della Californiaa e Abengoa ha annunciato questa settimana di avere in programma di sviluppare e finanziare un progetto da 500 MW nel sud della California, denominato Palen Solar Electric Generating System, a torre con tecnologia a concentrazione solare della BrightSource Energy. Uno dei principali vantaggi degli impianti solari termici oltre PV è che la tecnologia per lo stoccaggio dell'energia con sale fuso è ben conosciuta [così dicono].
(*) Ma esiste qualche 'problemino' se la Suntech ha dichiarato bancarotta. Il gruppo cinese un tempo era il
numero
uno al mondo per la produzione di pannelli solari ha dichiarato l'insolvenza, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua il 20 Marzo, ma è entrato in sofferenza a causa dei dazi imposti dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea nei mesi scorsi con l'accusa rivolta ai produttori cinesi di avere usufruito di sussidi impropri da parte del governo di Pechino.
Siano dazi se c'è dumpig
La costante crescita dell'energia fotovoltaica in USA
Investimenti per 10 milioni di dollari per la tecnologia CSP
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1 commento:
Non mi risulta che la Suntech sia fallita o che sia in bancarotta! Solo dichiara l'insolvibilità che al contrario dei Paesi "capitalistici" (salvo la Francia) permette gli aiuti statali.
Ciao
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