A Firenze tutto è complicato, tutti sono un po' Guelfi e Ghibellini e poi, per distinguersi all'interno di una fazione, Bianchi e Neri. Poi tra i litiganti arriva un arbitro, meglio se forestiero, che tra compromessi e sguainate di spade mette pace tra i brontoloni. Quale migliore occasione se non l'argomento della tranvia... a Firenze per far risorgere le contese rinascimentali. E c'è chi non la vuole e chi la vuole, chi la vuole in superficie (metropolitana di superficie, appunto) e chi sottoterra (metropolitana classica), chi la vuole mezza e mezza e chi la vuole in piazza del Duomo ma con piazza del Duomo pedonalizzata. Finita la linea T1, in funzione da un mesetto si passa al capitolo secondo, la T2, la seconda linea tranviaria dove si trastullano oggi i litigiosi in attesa di continuare le brontolate per la T3.
Ovvia, s'è deciso! La T2 si fermerà alla Stazione ben prima de i' Domo. I' Domo pedonalizzato, un ci passa nemmeno i' barroccino elettrico. Ma... forse è meglio che ... massì...invece che accanto a i' Domo i' tramme lo si fa passare sotto terra per fallo sbuhare laggiù a i Mercato di Sant'Ambrogio. Però si fa inhominciare l'intalpamento ben prima della stazione altrimenti unnè hapace di risbuhare fori quando e viene dalla parte opposta. Epperò tra l'infognamento e la riemersione e si po' fare una sola fermata. E allora a icchè serve? Per fare i buho e basta? O sentiamo icche ci dicheno i tennici.
Eccolo il sottosuolo del centro. Coli (professore Massimo Coli) lo vede come se fosse aperto. «E´ molto delicato», avverte subito. E spiega che dal piano di campagna, ovvero il suolo su cui mettiamo i piedi, fino a 16 o 20 metri di profondità l´area è tutta storica e alluvionale. Vuol dire che c´è dentro la famosa falda che scorre sotto Firenze e che vi si trovano le fondamenta sia della città romanica e medievale che dei palazzi attuali. «Il materiale storico archeologico – precisa – arriva fino ai 4 o 6 metri di profondità». Lì non si scava. Difficilissimo anche andare sotto i 20 metri: «Diventerebbe uno scavo profondissimo e assai impegnativo perché a quel livello c´è un substrato di sillano alterato e che è difficilissimo da scavare».
O icchellè i' sillaro alterato? O sta zittino che un capisco un'acca senno!
Non resterebbe che mandare il tram tra gli 8 e i 12 metri, secondo Coli. Ma ecco le ghiaie che si aprono e si chiudono sulla falda. Falda che inevitabilmente verrebbe intercettata «con problemi di deviazione dei flussi, rialzi da una parte e abbassamenti da un´altra e conseguenti potenziali problemi geotecnici di subsidenza come di danni agli edifici. Oppure problemi di troppe iniezioni di consolidamento e dunque di sollevamento del terreno». In soldoni, il tunnel incontrerebbe per forza la falda facendone deviare i flussi e minacciando il terreno di franare o di sollevarsi. Con evidenti danni agli edifici. Coli si domanda anche quante gallerie si scaverebbero: «Una di sei metri di diametro per un solo binario e il tram a corsa alternata? Bisognerebbe comunque fare le piazzole di sicurezza. Se invece le gallerie fossero due, lo scavo si allargherebbe e ci vorrebbero bypass di sicurezza ogni 300 metri».
I' baipasse?
Professore, ma si è scavato anche il tunnel della Manica. «Già, ma il pericolo era che si inondasse un tunnel non che crollasse una città. Dopodiché tecnicamente si può fare tutto. Purché si spenda molto nei progetti e si lavori alla perfezione. Difficile con il massimo ribasso. Soprattutto basterebbe poco per danneggiare un centro città tra i più famosi del mondo. Chi ci mette la firma? Chi si prende la responsabilità?».
Ho hapito tutto, Anselmo, e ci vogliono gli studi di fallibilità ... o chell'hai hapito, .... e che quarcuno e gli allarga la ... maniha. O sta zittino ... ascolta icche l'ha da dire i tennico di Sirio quello che l'ha inventato i' tramme all' Assardo Brema.
“Sirio è un tram, non progettato per andare sottoterra – spiega l’Ing. Fabio Ceroni, responsabile della divisione tram di Ansaldo Breda – che ovviamente è una cosa diversa rispetto a rimanere in superficie”. L’ipotesi dell’amministrazione comunale – sulla quale già alcuni tecnici avevano sollevato dubbi – si fa dunque in salita. Svariati gli ostacoli sul percorso. Primo su tutti quello riguardante la sicurezza: “E’ chiaro che in ogni galleria deve essere garantita – prosegue Ceroni – e se il tram dovesse andare sottoterra bisognerebbe valutare con attenzione le regole riguardanti le vie di fuga fra una fermata e l’altra. Il Ministero dei Trasporti ad oggi – prosegue – ha delle regole che andrebbero cambiate. Si tratta di una questione che andrebbe studiata con molta attenzione”.
Oh, che ora l'è? E l'è tardino, fammi anda' via che c'è la Fiorentina in diretta su i' televisore di mi hognato. Bona, Ansermo. E ci si vede domani a i' barre ma un so' a che ora. Bona Rosmarino!
(gli interventi dei tecnici sono stati estratti da articoli de la Repubblica e Il Corriere Fiorentino, un ringraziamento va ai Sigg. Anselmo e Rosmarino)
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1 commento:
Ti consiglio di prendere con le pinze quello che dicono i giornalisti sulle questioni tecniche: non credo proprio che un resposabile dell'AnsaldoBreda abbia potuto dire una simile scemenza, sicuramente è stato liberamente reinterpretato. A Milano, sotto il quartiere di Bicocca, c'è un tunnel tranviario lungo 700m, ove circolano i Sirio, gli stessi tram di Firenze. Probabilmente voleva dire che nel sottosuolo si richiedono normative di sicurezza maggiori, magari un sistema di segnalamento che distanzi i tram e sistemi antincendio, non certo che i Sirio non possono andare sottoterra.
E' veramente ridicolo pensare che un mezzo non possa passare in un tunnel, per quale motivo? Ha bisogno di bagnarsi quando piove?
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