Così esordisce l'articolo sul Messaggero:
"Il bianco bianchissimo delle auto e poi il verde verdissimo degli stand: questo passa all’esterno del salone di Ginevra, una specie di improvviso Eden del motore, tutto pulito, etereo, profumato al pino, perché adesso il grande nemico da sconfiggere sono le emissioni di CO2 e allora oltre al lavoro vale anche l’immagine bucolica della rappresentazione. Del resto basta dare un’occhiata ai nomi dei nuovi motori, o delle cose che girano attorno automobile, per capire che domani sarà. E difatti troviamo Eco, Bluetec, Bluemotion, Plug-in, Hybrid, Dual-Mode, Fuel Cell, Biopower, Flexifuel, Efficient Dynamic, Re-Charge; oltre alle nuove batterie al litio che finalmente sembrano rilanciare il vecchio sogno dell’auto elettrica. "
Per poi proseguire:
"Il problema è trovare un equilibrio tra economia (cioè soldi) ed ecologia, una quadratura del cerchio non facilissima visto che ridurre di 10 grammi al Km le emissioni costa a un costruttore qualcosa come un miliardo di euro. In ogni caso, una bella fetta delle 900 automobili esposte a Ginevra sono automobili piccole, o anche molto piccole."
Speriamo che i costruttori si indirizzino velocemente verso l'auto utile e non ipertrofica ed adatta ad affrontare i problemi della razionalizzazione dei consumi dell'energia e contemporaneamente la presa di coscenza che i biocarburanti, l'idrogeno, i motori ad aria sono insulse chimere. Insomma, l'unica via da percorrere è quella dell'auto elettrica.
ilmessaggero.it
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Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.
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