Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 16 ottobre 2016

Oddio la Brexit !!



Hanno imperversato prima e dopo il referendum gli analisti economici prevedendo e paventando  crolli immani dell'economia britannica qualora i sudditi di Sua Maestà La Regina avessero votato a favore dell'uscita della Gran Bretagna dalla Ue. C'è stato il referendum e a maggioranza, risicata, i britannici hanno votato per uscire dalla Ue. Strepiti, minacce, cassandre in doppio petto che si stracciavano le vesti. Povera UK, che sarà di essa. Ebbene? Non è successo nessun macello. La Sterlina gode come prima la sua libertà dai vincoli dell'Euro e la borsa vola. Ci raccontano (ancora!!) che il passaggio  per uscire completamente dalla Ue impiegherà qualche mese quindi gli effetti non si sentono. Vero. Ma il dubbio resta.
Qui sopra, i grafici ci mostrano che l'unica cosa certa verificata è che la borsa di Londra continua a salire e il cambio euro/sterlina rimane con la tendenza di crescita cominciata nel novembre 2015.
Ma cosa vogliono farci credere?
Prendete come riferimento la data del 23 Giugno 2016 del referendum per leggere i grafici prima e dopo la Brexit. Verificate voi stessi sulle pagine del Sole24Ore da cui sono stati tratti i grafici.

Da  aggiungere come corollario che la Coldiretti con la Brexit le esportazioni italiane in Gran Bretagna crollano del 12% per una perdita di 2,7 miliardi di euro. Quindi sembra che  l'uscita faccia più male a noi italiani che ai britannici.


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3 commenti:

Alessandro ha detto...

In realtà la sterlina è ormai scivolata intorno alla parità e il movimento sembra una lenta ma costante deriva e qesto già fa sì ke sia conveninente x noi andare a far shopping in GB ma nn il contrario. In rete si trovano ormai diverse news di imprese ke abbandonano la GB e qindi conseguente perdità di posti di lavoro e problemi di reperibilità di merci che avrebbero un prezzo ormai fuori mercato se importate in GB. E questo per un paese senza Euro e ke viveva sopratt di finanza pensa te all'itaGlia ke già è in stato fallimentare e dentro l'Euro ... sarebbe una ecatombe !!!
Io sono x l'EU e per l'EURO ma anke x una o + monete complementari a sola circolazione nazionale e liberamente stampabili entro regole definite da ogni ente così cm lo sn le azioni, le cambiali et similia

hronir ha detto...

"Verificate voi stessi sulle pagine del Sole24Ore da cui sono stati tratti i grafici."

Quali sono queste pagine?
Il cambio GBP/EUR nel periodo indicato dai grafici (1Y, ottobre-2015/ottobre-2016) è completamente diverso da quello riportato: http://invst.ly/2kdra — fonte http://www.investing.com/ ma anche ilSole24 fornisce un grafico totalmente diverso da quello riportato nel post: http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/quotazioni.php?QUOTE=!GBPVS.FX

A novembre 2015 la sterlina superava quota 1.42 EUR e da allora è in stabile declino fino al valore attuale di poco sopra 1.1 EUR: certo, la data del referendum non sembra rappresentare nessuna soluzione di continuità, ma non capisco perché riportare dei grafici sbagliati.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Hai ragione hronir, il grafico del cambio era quello sbagliato (adesso sostituito) ma la sostanza del discorso non cambia a mio avviso in quanto la libertà che ha la sterlina di fluttuare secondo convenienza permette all'UK di giocare meglio le sue chance rispetto all'Italia che è legata ad un Euro troppo forte per far sì che i prodotti siano competitivi. Come si evince dall'informazione data dalla Coldiretti i nostri prodotti crollano nelle esportazioni verso la G.B. per colpa del cambio. In sostanza la Brexit fa certamente male a noi e alla nostra economia. La domanda che sorge spontanea è quale aspetto positivo potrebbe avere la nostra economia se liberati (noi) dalla rigidità dell'Euro, tenuto conto che noi siamo il secondo paese produttore in Ue, produttore di beni industriali (a differenza della UK).