La Coldiretti, con un articolo nel suo sito web, ci informa che il lavoro agricolo nel sud cresce, insieme al Pil, di un buon +3,3%. Crescono del 3,3% gli occupati in agricoltura nel mezzogiorno nel 2015 sotto la spinta dell’aumento record del valore aggiunto agricolo (+7,3%). È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat dai quali si evidenzia che l’agricoltura è il settore più dinamico che traina la ripresa del mezzogiorno e nel resto d'Italia. L'occupazione nei campi cresce infatti a livello nazionale del 2,2% perché – sottolinea la Coldiretti - l'agricoltura italiana ha prodotto nel 2015 il valore aggiunto più elevato d'Europa grazie ad un incremento del 3,8%. La rinnovata centralità acquisita dal settore è confermata dal fatto che il valore aggiunto – precisa la Coldiretti - cresce in agricoltura quasi il triplo dell'industria (1,3%) e quasi 4 volte quello del commercio (+0,8%) contribuendo alla crescita prodotto interno lordo dello 0,8% nel 2015. Il modello produttivo dell’agricoltura italiana – spiega la Coldiretti - è campione anche nella produzione di valore aggiunto per ettaro che è più del doppio della media UE-27, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e Germania, e il 70% in più dei cugini francesi. Un primato - sostiene la Coldiretti - messo a rischio nel 2016 dal calo dei prezzi riconosciuti agli agricoltori che per molte produzioni non riesce neanche a coprire i costi a causa delle distorsioni nella filiera che sottopagano il lavoro agricolo. La campagna italiana è diventata la più green d'Europa con il maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario per prodotti a denominazione di origine Dop/Igp, la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati.
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