Scontatissimo sottotitolo: La società: nessun pericolo per la popolazione
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La riduzione dei limiti di velocità nei centri urbani e l'impiego di veicoli elettrici sono le principali novità dell'aggiornamento del Piano di risparmio e di efficienza energetica per il 2008-2011, presentato oggi a Madrid dal ministro dell'Industria, Miguel Sebastian, e riferito dalle agenzie. Obiettivo ''obbligatorio'' del programma, che costerà 245 milioni, è la riduzione del 10% del consumo elettrico nella prima metà del 2009. E arrivare a un milione di veicoli ibridi ed elettrici per il 2014, per la maggior parte fabbricati in Spagna. Sebastian ha spiegato che entro i prossimi tre mesi saranno ridotti i limiti di velocità del 20% in città e sulle circonvallazioni urbane, per contenere il consumo energetico al quale i trasporti contribuiscono per il 40%. Il governo regionale della Catalogna aveva già approvato una misura simile lo scorso anno. Il ministro dell'Industria ha sottolineato che l'elevato peso dei combustibili fossili, pari all'84% del consumo energetico spagnolo, assieme all'intensità energetica del 20% superiore alla media dell'Unione Europea, hanno ''impoverito'' la Spagna nell'ultimo anno di 17 miliardi di euro, pari all'1,55% del Pil.
Indice dei prezzi €/L. nazionali del 25/07/2008
Fonte Quotidiano Energia
Benzina verde 1,520
Diesel 1,520
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We could further increase the value and efficiency of a Unified National Grid by helping our struggling auto giants switch to the manufacture of plug-in electric cars. An electric vehicle fleet would sharply reduce the cost of driving a car, reduce pollution, and increase the flexibility of our electricity grid. At the same time, of course, we need to greatly improve our commitment to efficiency and conservation. That’s the best investment we can make.
Fire at Swedish nuclear power plant
Published: 11 Jul 08 14:37 CET
A fire broke out Friday on the roof of a turbine hall at a nuclear power plant on Sweden's west coast but was quickly extinguished and the reactor was never in danger, the plant said.
"There was a small fire and our internal fire brigade was able to put it out in just a few minutes," Gösta Larsen, a spokesman for the Ringhals plant, the largest nuclear plant in the Nordic region, told AFP.
"It was nothing dramatic at all," he said, acknowledging however that thick smoke had entered the turbine facility's ventilation system and set off external fire alarms that alerted several nearby fire brigades to rush to the scene.
The blaze started when roofers working on the building with torches accidentally set fire to roof materials.
Larsen said no evacuation was necessary and the reactor was never in danger.
The reactor "is in another building next door, with a metre thick cement wall in between," he added.
The Ringhals plant, located about 60 kilometres south of Sweden's second biggest city Gothenburg, has four reactors, including one boiling water and three pressurized water reactors.
The plant produces about 20 percent of all electricity consumed in Sweden.
Il mercato dell'auto? Sarà sempre più elettrico. È quanto emerge da una recente ricerca degli analisti statunitensi di Frost & Sullivan (*) che fa il punto sulla crescita delle vetture a batterie in Europa.
Secondo le proiezioni, che tengono conto dell'alto prezzo del petrolio e delle politiche sempre più severe in tema di mobilità urbana (dall'Ecopass alla "congestion charging" londinese), il volume di auto elettriche vendute potrebbe raggiungere le 250.000 unità entro il 2015. Ma c'è di più: gli analisti sostengono che il business legato alle nuove batterie agli ioni di litio e alla ricarica dei veicoli potrà far nascere inedite alleanze tra costruttori, società energetiche e autorità centrali e locali. "Tutto dipenderà dal grado di sviluppo tecnologico", spiega Anjan Hemanth Kumar analista di Frost & Sullivan. "Se consideriamo un'autonomia di 160 km si possono prendere in considerazione i clienti dell'area suburbana e delle città satellite, se invece si arriva 240 km allora i potenziali acquirenti diventano tre milioni". I mercati principali, comunque, saranno concentrati nelle grandi metropoli: Londra, Stoccolma, Oslo, Roma e varie zone del Regno Unito, della Francia, della Spagna e del nostro Paese rappresenteranno il 93% delle vendite di veicoli elettrici in Europa. Il 75% dei contratti siglati sarà con la formula del leasing, mentre i potenziali prezzi dovrebbero spaziare dagli 11.000 euro ai 348.000 delle supercar esclusive in salsa ecologica. "Le auto elettriche - conclude il ricercatore - potrebbero far risparmiare dai 150 ai 700 euro al mese rispetto a un'auto tradizionale, tra costi di gestione e incentivi governativi".
Faceva una passeggiata sulle coste settentrionali islandesi, vicino a Skagafjordur, forse arrivato fin lì su un pezzo di ghiaccio alla deriva dalla Groenlandia. L'ultimo orso bianco da quelle parti si era visto nel 1988, così lo scorso 3 giugno la contadina islandese che ne ha visto uno vicino alla sua fattoria si è affrettata a chiamare la polizia. Secondo quanto riporta il quotidiano francese Le Monde, il capo della polizia locale, Stefan Vagn Stefansson, non ha avuto esitazioni: ha imbracciato il fucile e abbattuto l'orso bianco. La disavventura dell'orso bianco sarebbe passata sotto silenzio, come sanno fare bene gli islandesi, chiusi nel loro mondo, capaci di giustificare la caccia alle balene in un museo loro dedicato a Husavik, poco distante da dove è approdato l'orso, con la motivazione "se arrivano nei nostri mari sono le nostre", se il 16 giugno non fosse arrivato un altro "immigrato" indesiderato. Il secondo orso è approdato a pochi chilometri dal punto di arrivo del primo, una zona dove, tra l'altro, ci sono delle foche. Anche questa volta è stato visto da una contadina, ma con una coscienza ambientalista più marcata. La ragazza ha lasciato che l'orso si rifocillasse con le uova del pollaio mentre chiamava la polizia e chiedeva un intervento non cruento. Ancora una volta si è parlato del riscaldamento globale, possibile responsabile dello spostamento degli orsi dalla Groenlandia. "Dal 2000 abbiamo notato dei cambiamenti radicali della nostra banchisa - dicono all'ufficio meteorologico islandese - che hanno avuto conseguenze sulla popolazione delle foche". Come sempre accade con le ondate migratorie, gli orsi possono essersi spostati in cerca di cibo, aiutati anche da situazioni meteorologiche particolari, che hanno fatto staccare pezzi di ghiaccio più grandi dalla Groenlandia. Il "gruppo d'intervento orsi polari" per ora non ha saputo ancora dare spiegazioni né fare previsioni su eventuali nuovi arrivi. Una sola cosa è sicura: gli orsi non sono i benvenuti in Islanda e se altri si avventureranno sull'isola sono destinati a fare una brutta fine. E la cosa è allarmante, visto che non restano che tra 20 e 25mila orsi bianchi al Polo Nord.