Primo stop "ufficioso" per la centrale idroelettrica sul Pescara. Primo stop “ufficioso” per le centrali idroelettriche previste sul fiume Pescara, nel tratto che scorre tra Sambuceto, Santa Teresa di Spoltore e Villanova di Cepagatti. Nella seduta dello corso venerdì del consiglio comunale tenutasi a Spoltore, la delibera sull’atto d’indirizzo che avrebbe dovuto dare il via libera all’accordo di programma con la società privata Sidital, titolare del progetto è stata rinviata a data da destinarsi. Lo stop, tuttavia, era nell’aria. L’intervento, infatti, ha subito un drastico ridimensionamento proprio in questi ultimi tre/quattro mesi a causa delle accese contestazioni da parte delle associazioni ambientaliste (Marevivo, Italia Nostra, Mila- Donnambiente, Eva-Ecoistituto) ricorse al Tar. Se il progetto dovesse essere approvato, sul fiume Pescara verrebbero realizzate due sbarramenti a due chilometri di distanza l’uno dall’altro che, nel solo comune di San Giovanni Teatino, compenserebbe la produzione energetica complessiva su base annua di 9423 famiglie. Si eviterebbe il ricorso a 8500 tonnellate di petrolio (59570 barili) e l’immissione nell’atmosfera di 32950 tonnellate di anidride carbonica, oltre a 61 tonnellate di azoto e 46 tonnellate di anidride solforosa.
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2 commenti:
E' un'altra sconfitta ! L'Italia ha avuto momenti in cui l'energia prodotta da fonte idroelettrica, ricordata dai nostri nonni come il "carbone bianco", ha permesso una certa emancipazione dalle importazioni dall'estero.
Erano anni difficili quelli delle sanzioni del 1935 che hanno decretato un'embargo al nostro paese per l'aggressione all'Abissinia. Non sono certo periodi da rimpiangere e non possono essere presi nemmeno ad esempio. Voglio solo ricordare la massiccia campagna di elettrificazione delle nostre ferrovie, prima con il sistema trifase, poi in corrente continua, che ha regalato notorietà e lustro al genio italico. Locomotive come la E626 e la E428 hanno fatto scuola. La trazione elettrica era in gran parte alimentata da fonte idorelettrica e dalla geotermia ad alta entalpia. Furono demolite moltissime locomotive a carbone. Adesso in piena democrazia non riusciamo nemmeno a far approvare una leggina per la conversione delle auto in elettriche. Sull'autobus che prendo ogni giorno sento le persone anziane che hanno vissuto quegli anni difficili mormorare << .... era meglio quando stavano peggio ...... >>. No, non è vero ! Questo paese è logoro ed immobile. Ma ha tutte le sue potenzialità intatte. Il problema è nella classe politica. Nel campo del microidroelettrico abbiamo molto da fare.
Che degli ambientalisti possano essere contro l'idroelettrico mi sconvolge...
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