Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 3 gennaio 2008

Uranio, risorsa limitata

L'ultimo rapporto "Red Book" della IAEA (International Atomic Energy Agency) (1) riporta quanto segue:

Uranium 2005: Resources, Production and Demand - also called the "Red Book" - estimates the total identified amount of conventional uranium stock, which can be mined for less than USD 130 per kg, to be about 4.7 million tonnes. Based on the 2004 nuclear electricity generation rate of demand the amount is sufficient for 85 years, the study states. Fast reactor technology would lengthen this period to over 2500 years.

Abbiamo disponibilità di Uranio a 130 $ al kg per 85 anni, 4,7 milioni di tonnellate, prendendo come riferimento i consumi del 2004. Considerato che per avviare un programma di identificazione dei siti (4/5 anni)e realizzazione degli impianti sono necessari 10/15 anni, se volessimo raddoppiare la produzione di energia elettrica ci troveremmo ad avere consumato materiale fissile per 15/20 anni nelle attuali centrali nucleari, quindi avremmo a disposizione solo poco più di 30 anni di produzione effettiva. In effetti 30 anni sono gli anni che supponiamo siano nella media gli anni di funzionamento di una centrale nucleare. Ma poi avremo una spesa energetica enorme di decommissioning (smantellamenti, messa in sicurezza del materiale fissile esaurito ma sempre altamente radioattivo).

Nel rapporto si parla anche di 2500 anni attraverso la tecnologia dei reattori veloci che però è ancora lontana dalla realizzazione pratica. Attalmente ci sono solo alcuni studi e si pensa che saranno necessari ancora 30/40 anni di studi e la costruzione di prototipi.

(1) Organizational Profile
The IAEA Secretariat is headquartered at the Vienna International Centre in Vienna, Austria. Operational liaison and regional offices are located in Geneva, Switzerland; New York, USA; Toronto, Canada; and Tokyo, Japan. The IAEA runs or supports research centers and scientific laboratories in Vienna and Seibersdorf, Austria; Monaco; and Trieste, Italy.
The IAEA Secretariat is a team of 2200 multi-disciplinary professional and support staff from more than 90 countries. The Agency is led by Director General Mohamed ElBaradei and six Deputy Directors General who head the major departments.
IAEA programmes and budgets are set through decisions of its policymaking bodies - the 35-member Board of Governors and the General Conference of all Member States. Reports on IAEA activities are submitted periodically or as cases warrant to the UN Security Council and UN General Assembly.
IAEA financial resources include the regular budget and voluntary contributions. The Regular Budget for 2007 amounts to Euro 283 611 000. The target for voluntary contributions to the Technical Co-operation Fund for 2007 is $80 million.
IAEA Mission & Programmes
The IAEA´s mission is guided by the interests and needs of Member States, strategic plans and the vision embodied in the IAEA Statute. Three main pillars - or areas of work - underpin the IAEA´s mission: Safety and Security; Science and Technology; and Safeguards and Verification.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto chiaro. Ma perchè la Finlandia ha avviato la costruzione del quinto impianto nucleare ? I Finlandesi son gente seria. E' anche vero che la produzione del materiale fissile "yellow fuel" potrebbe arrivare (non i dati precisi) a 50'000 tonnellate nel 2007 contro una domanda mondiale superiore a 120'000 tonnellate. Mi sono scaricato la documentazione del Ministero dell'Industria Finlandese. Ho avuto persino l'ardire di scrivere al ministro finlandese per conoscere come facciano a conciliare la scarsità di uranio con il loro programma di costruzioni di centrali elettronucleare. Appena avrò la risposta ve ne darò notizia. Al momento mi tengo i miei dubbi. La cosa si spiegherebbe soltanto con l'uso di uranio "surplus" di derivazione militare. E' un mistero !

Massimo J. De Carlo ha detto...

In attesa della risposta dei finlandesi straordinariamente interessante per chiarire quelli che sono anche i nostri dubbi, partiamo da un dato che fa ritenere che le centrali elettronucleari attuali siano alimentate dall'uranio proveniente dallo smantellamento delle testate nucleari. Queste coprono il fabbisogno tra il 40 e il 60%, i dati non sono certi. Aggiungere una centrale nuova non sposta di molto il consumo di uranio a livello mondiale se si pensa che questa sostituirà probabilmente un'altra centrale che presto o tardi sarà chiusa per obsolescenza. La vita di una centrale è tra i 25 e i 40 anni. Forse i finlandesi riescono a finire una centrale nucleare e renderla operativa in 10/12 anni (?!) e questo permetterà loro di avere una funzionalità decente almeno per 35/40 (se hanno fortuna) un po' prima che l'uranio si esaurisca, ma a patto che non si costruiscano tante altre centrali nuke nel mondo. Altrimenti saremo punto e a capo come sta avvenendo con il petrolio e il gas.

Anonimo ha detto...

Giusto Massimo ! Hai introdotto un altro tema interessante sulle centrali nucleari : la loro rapida obsolescenza !!! I nostri amici finlandesi dicono che il loro impianto durerà 50 anni. Bene. Se confrontiamo con l'età delle centrali idroelettriche in Italia, alcune attive dal 1880, possiamo concludere quanto segue :
a) Le più vecchie centrali idroelettriche funzionanti in Italia hanno più di 130 anni.
b) Nel mondo nessuna centrale elettronucleare ha superato i 50 anni.
Un'altra piccola osservazione : tutte e due le centrali hanno bisogno di acqua. Le prime per sfruttarne il potenziale gravitazionale, le seconde per obbedienza a zio Carnot.
Faccio una cosa : ti mando il fascicolo che ho scaricato dal sito del Ministero dell'Industria Finlandese. Con tanti auguri per il 2008, tante batterie al litio, poco idrogeno e niente carbone. Auguri Massimo !