Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 21 gennaio 2008

UCLA: Le nanoparticelle della combustione provocano attacchi cardiaci e ictus

Un ulteriore studio che avvalora quella che una volta era una tesi e che adesso possiamo considerare una realtà provata. Le nanoparticelle:
- sono prodotte da tutti i processi di combustione (motori e inceneritori),
- in numero maggiore rispetto alle PM10,
- a differenza delle PM10 non sono controllate perché non abbiamo gli strumenti adatti per farlo,
- sono di gran lunga più dannose per la salute umana (ictus e attacchi cardiaci),
- l'organismo non ha difese non potendo bloccarle la' dove avviene lo scambio polmoni / sangue,
- 5 sole settimane di esposizione possono essere sufficienti per provocare danni.

Una ricerca mostra come le particelle ultrafini e inquinamento atmosferico può causare malattie cardiache
I pazienti esposti a malattie del cuore può un giorno essere raccontata da medici al fine di evitare non solo cibi grassi e il fumo, ma anche l'inquinamento atmosferico.
Un nuovo studio condotto da ricercatori UCLA ha rivelato che le particelle più piccole emisse dei veicoli possono essere le più dannose componenti di inquinamento atmosferico a provocare l'accumulo in placche nelle arterie e portare ad un attacco cardiaco e ictus. I risultati appaiono nell'edizione online della rivista Circulation Research.del 17 gennaio 2008.
Gli scienziati hanno individuato il modo in cui le particelle inquinanti possono promuovere l'indurimento delle arterie - inattivando la protezione delle lipoproteine ad alta densità (HDL), note come colesterolo "buono".
Un team di multicampus UCLA, la University of Southern California, la University of California, Irvine, Michigan State University hanno contribuito alla ricerca, che è stata condotta dal Dr Andre Nel, centro UCLA della nanomedicina. Lo studio è stato principalmente finanziato dal National Institute of Environmental Health Sciences e della US Environmental Protection Agency (EPA).
"Sembra che le più piccole delle particelle inquinanti atmosferiche, che sono le più abbondanti nell' ambiente urbano, siano le più tossiche", ha detto il primo autore Dr Gesù Araujo, assistente professore di medicina e direttore della cardiologia ambientale presso la David Geffen School of Medicine Della UCLA. "Questo è il primo studio che dimostra la capacità delle particelle inquinanti atmosferici nano-sized di promuovere l'aterosclerosi in un modello animale".
Nanoparticelle sono quelle di dimensioni di un virus o di un molecola - inferiore a 0,18 micron, ovvero circa un millesimo della dimensione di un capello umano. L'EPA attualmente controlla il particolato sottile, che è prossimo alle dimensioni, di 2,5 micrometri, ma non controlla quello nella gamma del nanoparicolato o ultrafine. Queste particelle sono troppo piccole per essere catturate in un filtro, per cui deve essere sviluppata una nuova tecnologia per monitorare il loro contributo agli effetti negativi per la salute. L'inquinamento da particelle emesse dai veicoli e da altre fonti di combustione contengono un'alta concentrazione di sostanze chimiche organiche, che potrebbe arrivare in profondità nei polmoni ed anche estendersi nella circolazione sistemica sanguigna. Le particelle interagiscono con le arterie e le lipoproteine a bassa densità (LDL) per attivare i geni che causano l'infiammazione dei vasi sanguigni, che possono portare a malattie cardiache. Campioni di aria inquinata rivelato che le particelle ultrafini hanno una maggiore concentrazione e una superficie più grande in cui queste sostanze chimiche prosperare, rispetto a particelle più grandi PM10. Gli scienziati inoltre identificato un meccanismo chiave dietro come questi inquinanti atmosferici sono in grado di influenzare il processo aterosclerotico.

Qui
Study shows how ultrafine particles in air pollution may cause heart disease
By Rachel Champeau
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Domenica scorsa Veronesi ha detto a "Che tempo che fa" da Fabio Fazio che non sono state dimostrate correlazioni fra gli inceneritori/termovalorizzatori e patologie tumorali. Mi sembra in buona fede, nel senso che non è a conoscenza di studi che confermano la pericolosità delle nanopolveri, ma non vuol dire che non ce ne siano e tantomeno che il fenomeno non sia da indagare ulteriormente.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Voglio sperare che lo abbia detto in buona fede, anche lui com tutti i medici è sotto il giuramento d'Ippocrate.
Comunque non è in contraddizione con quelli che sono i danni delle nanopolveri 'armi convenzionali'. provocano soprattutto ictus e attacchi cardiaci. Gli effetti sono diversi rispetto al cancro ma l'esito è lo stesso (la morte) o i danni molto invalidanti per chi sopravvive per quanto riguarda la qualità della vita (emiplegie, paraplegie, riduzione del'attività cardiaca ecc.)