Italia al penultimo posto in Europa per le politiche green. Questo è il titolo di un articolo comparso online sul quotidiano 'la Repubblica' di stamattina. Così prosegue "La classifica europea è stata curata da due Ong in base ai dati dell’inquinamento e alle scelte annunciate. I settori su cui siamo in ritardo sono i trasporti e l’edilizia: gli stessi che causano livelli di inquinamento dell’aria che hanno creato un contenzioso con Bruxelles".
A questo si aggiunge un cosa ancora più sgradevole cioè la dimostrazione di una regressione voluta dal governo precedente. "In realtà questo scorcio di secolo era cominciato bene. L'Italia a partire dal 2004 aveva registrato un trend di diminuzione delle emissioni totali importante, caratterizzato da una velocità di riduzione superiore alla media europea, e anche la quota di energia elettrica da fonti rinnovabili aveva toccato valori da primato.
Poi però è stato tirato il freno: l'attenzione del governo si è spostata sulla difesa delle trivellazioni e dei combustibili fossili, i tagli retroattivi sugli incentivi alle rinnovabili hanno causato le proteste del mondo della finanza con ripercussioni a tutto campo sulla reputazione del Paese."
Ancora: "Ora arriva la valutazione in due settori che hanno un ruolo chiave per il rispetto degli standard ambientali e sanitari ... le norme di qualità dell'aria vengono sistematicamente violate. Tanto che Bruxelles ha aperto su questo punto un contenzioso con Roma"..."Penultimi in Europa in politiche ambientali. L'Italia risulta bocciata nella classifica dei Paesi europei messa a punto da due associazioni non governative europee (Transport and Environment e Carbon Market Watch) che hanno elaborato e comparato emissioni inquinanti e trend dei vari Stati. La Svezia, che si aggiudica il primo posto, e la coppia di inseguitrici formata da Germania e Francia guidano la classifica: il loro cammino ambientale è in linea con gli obiettivi fissati dall'accordo sul clima di Parigi del dicembre 2015: mantenere l'aumento di temperatura del pianeta in un range compreso tra 1,5 e 2 gradi. Chiude la graduatoria la Polonia che insiste nell'uso del carbone, il più inquinante dei combustibili fossili. Al penultimo posto, con appena 9 punti su 100, figura un drappello di Paesi: Italia, Spagna, Croazia, Repubblica ceca, Romania, Lituania, Lettonia. "
Ci troviamo di fronte ad un sistematico affossamento delle buone pratiche che potrebbero portarci fuori dalle paludi dell'inquinamento atmosferico e dai cambiamenti climatici per favorire tecnologie che ci stanno portando al disastro globale.
Una sola domanda: Perché?
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1 commento:
l'italia è ai primi posti
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