Nel mese di febbraio 2017, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 24,9 miliardi di kWh.
Il valore, che evidenzia una flessione del 3% rispetto a febbraio 2016, risulterebbe in leggera crescita a parità di calendario, considerando che l’anno passato è stato bisestile.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di febbraio 2017 è stata ovunque negativa: -2,8% al Nord, -3,6% al Centro e -3,1% al Sud.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di febbraio 2017 ha fatto registrare una variazione negativa rispetto al mese precedente (-1,7%). Il profilo del trend si porta su un andamento stazionario.
Nel mese di febbraio 2017 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,2% con produzione nazionale e per la quota restante (12,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,9 miliardi di kWh) è aumentata di un +3,1% rispetto a febbraio 2016.
Sono in aumento le fonti di produzione termica (+11,2%) e fotovoltaica (+3,3%), mentre risultano in flessione le fonti idrica (-13,9%), eolica (-30,2%) e geotermica (-4,4%).
Domanda del primo bimestre 2017 in aumento dell’1% rispetto al corrispondente periodo del 2016 (+1,8% a parità di calendario).
Nel 2017, si registra una variazione dell'export (+20%) rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. A febbraio 2017 si registra un aumento della produzione da fonte termica { +11%) rispetto all'anno precedente.
Dal Comunicato stampa Terna del 20 marzo 2017
I nostri grafici
Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.
Per anno solare. Il consumo è al livello più basso tra gli ultimi 12 anni.
Per una migliore lettura degli ultimi 7 anni.
Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea sulla stabilizzazione dei consumi tra alti e bassi sul periodo di 4 mesi.
Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 47 mesi con un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi estivi del 2015 dovuti esclusivamente al caldo eccezionale e al conseguente uso/abuso dei condizionatori, per poi tornare al segno rosso. Persiste il calo in tutti i mesi del 2016 eccetto con gennaio 2017 con un consumo forse dovuto al freddo stagionale.
Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo, sempre confermando il solito profilo a gobba di cammello in ginocchio intento a bere, con la lingua fuori. Dopo la crescita dei mesi estivi dell'anno passato a causa delle condizioni climatiche contingenti ed eccezionali, con i mesi estivi particolarmente bollenti del 2015, si nota un ultimo periodo in crescita ma ritornato verso la discesa nell'ultimo mese..
Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.
Il valore, che evidenzia una flessione del 3% rispetto a febbraio 2016, risulterebbe in leggera crescita a parità di calendario, considerando che l’anno passato è stato bisestile.
A livello territoriale, la variazione tendenziale di febbraio 2017 è stata ovunque negativa: -2,8% al Nord, -3,6% al Centro e -3,1% al Sud.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di febbraio 2017 ha fatto registrare una variazione negativa rispetto al mese precedente (-1,7%). Il profilo del trend si porta su un andamento stazionario.
Nel mese di febbraio 2017 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,2% con produzione nazionale e per la quota restante (12,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,9 miliardi di kWh) è aumentata di un +3,1% rispetto a febbraio 2016.
Sono in aumento le fonti di produzione termica (+11,2%) e fotovoltaica (+3,3%), mentre risultano in flessione le fonti idrica (-13,9%), eolica (-30,2%) e geotermica (-4,4%).
Domanda del primo bimestre 2017 in aumento dell’1% rispetto al corrispondente periodo del 2016 (+1,8% a parità di calendario).
Nel 2017, si registra una variazione dell'export (+20%) rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. A febbraio 2017 si registra un aumento della produzione da fonte termica { +11%) rispetto all'anno precedente.
Dal Comunicato stampa Terna del 20 marzo 2017
I nostri grafici
Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.
Per anno solare. Il consumo è al livello più basso tra gli ultimi 12 anni.
Per una migliore lettura degli ultimi 7 anni.
Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea sulla stabilizzazione dei consumi tra alti e bassi sul periodo di 4 mesi.
Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 47 mesi con un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi estivi del 2015 dovuti esclusivamente al caldo eccezionale e al conseguente uso/abuso dei condizionatori, per poi tornare al segno rosso. Persiste il calo in tutti i mesi del 2016 eccetto con gennaio 2017 con un consumo forse dovuto al freddo stagionale.
Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo, sempre confermando il solito profilo a gobba di cammello in ginocchio intento a bere, con la lingua fuori. Dopo la crescita dei mesi estivi dell'anno passato a causa delle condizioni climatiche contingenti ed eccezionali, con i mesi estivi particolarmente bollenti del 2015, si nota un ultimo periodo in crescita ma ritornato verso la discesa nell'ultimo mese..
Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.
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