Questa sotto riportata è la parte che più ci interessa dell'articolo proposto dal Sole 24 Ore di mercoledì scorso sul caso della truffa perpetrata dalla casa automobilistica tedesca Volkswagen.
"....La domanda è semplicissima: che senso hanno standard e limiti quando eccedono ampiamente le effettive capacità tecnologiche dell'industria? A mio avviso, nessuno. Perché inducono l'industria stessa a lavorare non tanto per migliorare in senso generale il proprio prodotto, ma a metterlo sul mercato con caratteristiche che risultino perfette proprio nelle condizioni in cui i test vengono effettuati.
Senza andare troppo lontani, e restare in campo automobilistico, i più vecchi si ricordano che una volta il massimo delle stelle dei crash test veniva ottenuto a fatica. Oggi praticamente ogni modello esibisce con orgoglio le cinque stelle EuroNCAP. Tutte le macchine sono diventate perfette? No, lo sono nelle esatte condizioni a cui vengono sottoposte quando vengono testate. I produttori lo sanno, e le costruiscono apposta così...."
Il ragionamento è corretto, ma solo da un punto di vista ... sbagliato. Mi spiego. In realtà la soluzione c'è ed è oltretutto semplicissima ma la maggior parte della case automobilistiche non la vogliono applicare. Perchè?La soluzione per migliorare le prestazioni di un'auto e abbassare drasticamente i gas di scarico inquinanti e il particolato è l'auto ibrida seriale. Brevemente. L'auto ibrida seriale è' un'auto che ha la trazione elettrica cioè un motore elettrico collegato all'albero di trasmissione (o direttamente alle ruote) e un pacco batterie (di dimensioni più modeste rispetto ad un'auto completamente elettrica) che accumula energia da qualsiasi fonte disponibile oggi e nel futuro, energia rinnovabile ma anche no. Insieme al sistema di trazione elettrico si aggiunge un generatore di corrente di bordo, un motore termico dei più affidabili ed efficienti tra quelli prodotti oggigiorno per le minicar o utilitarie in grado di generare energia elettrica. Girando a regime costante, ottimale nel quale l'efficienza è massima e la produzione di inquinanti minima.
Torno alla mia domanda posta poco sopra e ci pieghino perché i costruttori non vogliono cambiare la loro produzione obsoleta e dannosa.
Quindi la colpa non risiede negli standard e limiti imposti dai legislatori europei, americani, asiatici, quanto la testardaggine del settore automotive pervicacemente incollata a tecnologie obsolete e generatrici solo di problemi sanitari che non vuol valicare quel confine tecnologico che le divide dal futuro ineluttabile. Un autolesionismo che però colpisce la salute della popolazione e la sopravvivenza del pianeta con le emissioni climalteranti CO2.
Che la smettano di piagnucolare una buona volta o di nascondere la verità!
Lo scandalo si allarga .Aggiornamenti
Dieselgate Volkswagen, tutti i modelli coinvolti e quelli a rischio
Parla l’autore dei test su Volkswagen: «In Europa parametri alti per 11 modelli di 6 case»
Volkswagen, ministro tedesco ammette: "Test truccati anche in Europa". Procura Torino apre inchiesta
EPA Notices of Violations
EPA Notices of Violations PDF
La vignetta e tratta da The Financial Times
"....La domanda è semplicissima: che senso hanno standard e limiti quando eccedono ampiamente le effettive capacità tecnologiche dell'industria? A mio avviso, nessuno. Perché inducono l'industria stessa a lavorare non tanto per migliorare in senso generale il proprio prodotto, ma a metterlo sul mercato con caratteristiche che risultino perfette proprio nelle condizioni in cui i test vengono effettuati.
Senza andare troppo lontani, e restare in campo automobilistico, i più vecchi si ricordano che una volta il massimo delle stelle dei crash test veniva ottenuto a fatica. Oggi praticamente ogni modello esibisce con orgoglio le cinque stelle EuroNCAP. Tutte le macchine sono diventate perfette? No, lo sono nelle esatte condizioni a cui vengono sottoposte quando vengono testate. I produttori lo sanno, e le costruiscono apposta così...."
Il ragionamento è corretto, ma solo da un punto di vista ... sbagliato. Mi spiego. In realtà la soluzione c'è ed è oltretutto semplicissima ma la maggior parte della case automobilistiche non la vogliono applicare. Perchè?La soluzione per migliorare le prestazioni di un'auto e abbassare drasticamente i gas di scarico inquinanti e il particolato è l'auto ibrida seriale. Brevemente. L'auto ibrida seriale è' un'auto che ha la trazione elettrica cioè un motore elettrico collegato all'albero di trasmissione (o direttamente alle ruote) e un pacco batterie (di dimensioni più modeste rispetto ad un'auto completamente elettrica) che accumula energia da qualsiasi fonte disponibile oggi e nel futuro, energia rinnovabile ma anche no. Insieme al sistema di trazione elettrico si aggiunge un generatore di corrente di bordo, un motore termico dei più affidabili ed efficienti tra quelli prodotti oggigiorno per le minicar o utilitarie in grado di generare energia elettrica. Girando a regime costante, ottimale nel quale l'efficienza è massima e la produzione di inquinanti minima.
Torno alla mia domanda posta poco sopra e ci pieghino perché i costruttori non vogliono cambiare la loro produzione obsoleta e dannosa.
Quindi la colpa non risiede negli standard e limiti imposti dai legislatori europei, americani, asiatici, quanto la testardaggine del settore automotive pervicacemente incollata a tecnologie obsolete e generatrici solo di problemi sanitari che non vuol valicare quel confine tecnologico che le divide dal futuro ineluttabile. Un autolesionismo che però colpisce la salute della popolazione e la sopravvivenza del pianeta con le emissioni climalteranti CO2.
Che la smettano di piagnucolare una buona volta o di nascondere la verità!
Lo scandalo si allarga .Aggiornamenti
Dieselgate Volkswagen, tutti i modelli coinvolti e quelli a rischio
Parla l’autore dei test su Volkswagen: «In Europa parametri alti per 11 modelli di 6 case»
Volkswagen, ministro tedesco ammette: "Test truccati anche in Europa". Procura Torino apre inchiesta
EPA Notices of Violations
EPA Notices of Violations PDF
La vignetta e tratta da The Financial Times
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4 commenti:
Io so soltanto che a fronte di meraviglie ecologiche sbandierate dai produttori di auto, ogni giorno, nel tragitto che faccio a piedi, dalla stazione di santa Maria novella a fino a borgo san Frediano in Firenze, arrivo al lavoro con il mal di gola per il puzzo dei gas di scarico, pieni di profumatori chimici, provenienti dalle auto perennemente in fila. E che aspettano a passare all'elettrico? Quando saremo tutti morti per tumore?
non esistono combustioni pulite, non esistono inceneritori ecologici, tutti i fumi fanno male caminetto a legna incluso. il resto sono solo balle.
molto interessante quanto scrive l'Economist a proposito, qui sintetizzato in italiano (ma ci sono i link agli articoli originali), giungendo alla conclusione che
"il caso Volkswagen potrebbe portare alla “morte dei motori diesel” e dare una grande spinta alle ricerche e alla diffusione sul mercato di automobili ibride, elettriche, a idrogeno o a metano. C’è già da tempo una corsa multimiliardaria per il futuro dell’auto, finora ci sono però state molte false partenze: la prossima ripartenza, spinta dal caso Volkswagen, potrebbe essere quella buona."
http://www.ilpost.it/2015/09/25/il-caso-volkswagen-sara-la-fine-dei-motori-diesel/
Che senso hanno i limiti di velocità se vengono rispettati solo in prossimità degli autovelox?
Il comportamento di wv è molto comprensibile dal comune automobilista. Nulla di scandaloso.
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