Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 21 settembre 2015

Il traffico autostradale a Giugno in Italia

Alla fine della settimana scorsa l'Aiscat  ha pubblicato i dati Aiscat relativi al flusso del traffico autostradale nazionale di MAggio, Giugno e Luglio  2015, tutti insieme. Qui riportiamo solo il comunicato del mese di Luglio, aggiungendo i grafici che, come sapete, reputiamo più importanti delle parole.

I dati di traffico registrati lo scorso mese di giugno continuano a confermare il favorevole trend in atto nel settore della mobilità autostradale: sia il comparto veicolare leggero sia quello pesante hanno evidenziato infatti incrementi percentuali notevoli rispetto ai risultati registrati nell’analogo periodo del precedente anno, e pari nello specifico a +2,2 per il primo e +5,7 per il secondo.
Nel complesso, l’unione
di tali aumenti ha portando ilnumero complessivo di veicoli-km percorsi sulla rete a pedaggio da inizio anno a quasi 37 miliardi, il 2,4  percento in più se confrontato con il dato di giugno 2014.
Per quanto riguarda i dati sulla sicurezza stradale, sebbene si sia assistito ad un lieve aumento di alcuni indicatori relativi alla incidentalità, tuttavia ciò non ha influito sul fenomeno della mortalità la quale, anzi, è risultata in diminuzione di oltre il 10 percento.
Sostanzialmente stazionarie le risultanze dei valori cumulati annuali, con un numero di decessi in pareggio e di incidenti leggermente inferiore rispetto alla prima metà dell’anno passato.

I nostri grafici.

Grazie ai dati forniti dall'Aiscat mensilmente siamo in grado di procedere qui di seguito i nostri grafici del 2012, 2013, 2014 a cominciare dal traffico con il numero in milioni veicoli-km dei veicoli leggeri...

 
... e si prosegue con dal traffico in milioni veicoli-km dei veicoli pesanti, dove è evidente la distanza con lo stesso mese dell'anno passato e di due anni fa.


 

Il totale cumulato, leggeri e pesanti.



Ma i grafici non rendono bene la trama del racconto se non dal punto di vista meramente numerico di mese in mese. Altro discorso, più chiaro viene espresso con  i tre grafici che seguono,  ancora più significativi, in particolare  il secondo dei quali mette in evidenza l'andamento di uno dei comparti che consideriamo come valido segnale dello stato di salute, buona o cattiva, della nostra economia, quale quello relativo allo scambio delle merci effettuato con i mezzi pesanti, la produzione e la distribuzione e quindi, in definitiva, la ricchezza nazionale in movimento sulle ruote gommate. Vediamo qui sotto l'andamento con il grafico che prende in considerazione i 12 mesi precedenti al mese di rilevamento, relativo al traffico dei mezzi pesanti destinati al trasporto delle merci .




Tutti i grafici segnalano una evidentissima crescita. Nessun dubbio. Buon segno? Forse. Da questo indicatore rileviamo una crescita economica? Altri indicatori quali la disoccupazione, l'occupazione, la produzione industriale dicono il contrario. Non tutto è ancora chiaro.
Stiamo a vedere cosa ci riserba il futuro, niente previsioni quindi.



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5 commenti:

Aldo ha detto...

Non so se questa osservazione sia già stata fatta in passato, in caso mi scuso per la ripetizione.
Nel corso degli ultimi due anni c'è stato un effettivo incremento della rete autostradale (A35, A36, A58, A59, A60, completamento del tracciato dell'A31).
A mio avviso pertanto non è possibile attribuire l'incremento di traffico solo ad una ipotetica crescita economica (o magari anche alla riduzione del costo dei carburanti). Credo che anche la semplice l'espansione chilometrica della rete autostradale sia un fattore che ha contribuito ad incrementare il mero conteggio dei veicoli in transito. Sarebbe interessante valutare quanto può aver influito questo fattore...

Mauro ha detto...

Questi grafici (PIL, Traffico, Scambi) mi sembrano tutti uguali:
L'inverso del costo del petrolio.

Naturalmente il commento di Aldo è perfettamente corretto e volendo approfondire bisognerebbe anche valutare lo stato delle strade alternative, ad esempio i tanti lavori/disagi sulla E45 hanno spostato un po' di traffico sulle autostrade...
Allora io guarderei: non i km, non i litri di carburante ma gli euri spesi per gli spostamenti.... Ma sarebbe un tantino + complicato.

mago ha detto...

sarà, ma senza incidenti e senza impauriti che frenano tutte le volte che vedono qualcosa di più grosso di una familiare, l'autostrada mi pare un deserto. Niente file, nè rallentamenti, nemmeno sotto le vacanze e sto parlando della Fi mare e del tratto FI Nord-Roncobilaccio, che faccio tutte le settimane.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Mi scuso per il titolo errato, adesso è corretto. Giugno, non luglio

Massimo J. De Carlo ha detto...

Facendo seguito al commento di Aldo, ho controllato l'estensione della rete autostradale italiana.
Nel Giugno del 2012 erano 5.533,7 km
Nel Giugno del 2013 erano 5.548,6 km
Nel Giugno del 2014 erano 5.573,5 km
Nel Giugno del 2015 erano 5.718,7 km
Direi che Aldo ha ragione affermando che non è (solo) crescita economica (e forse neanche c'è).