Sumitomo Corporation, con sede a Tokyo, ha sviluppato e installato il primo grande sistema di storage del mondo che utilizza batterie usate provenienti dai veicoli elettrici. Questo sistema di accumulo di energia su scala commerciale, installato nell'isola di Yume-shima, Osaka, inizierà ad operare nel presente mese di febbraio 2014.
Come ci informa la stassa Sumitomo in un suo comunicato stampa, nel corso dei prossimi tre anni, il sistema sarà testato per appianare i picchi di richiesta di energia di rete dopo avere accumulato l'energia extra prodotta dall'impianto fotovoltaico "Hikari-no-mori" esistente, e avrà lo scopo di stabilire una tecnologia affidabile di storage di energia su larga scala, in modo sicuro ed efficace, utilizzando l'enorme quantità di batterie usate nei veicoli elettrici che si renderanno disponibili in futuro. Questo progetto è stato selezionato come progetto modello per la "Verifica del controllo di accumulo con le batterie per promuovere le energie rinnovabili" da parte del Ministero dell'Ambiente del Giappone.
Sumitomo Corporation ha creato una joint venture, "4R Energy Corporation", in collaborazione con Nissan Motor Co., Ltd. nel settembre 2010, per affrontare l'uso secondario di batterie agli ioni di litio delle auto elettriche. Le batterie usate che verranno riciclati in questo sistema di storage su larga scala sono state recuperate e sono passati attraverso un'ispezione approfondita e manutenzione, per confermare la sicurezza e le prestazioni. Questo prototipo di sistema con una capacità di accumulo di energia di 400kWh e 600 kW di potenza si compone di sedici pacchi di batterie usate.
Questa è la dimostrazione pratica di quello che abbiamo sempre affermato negli anni passati ovvero che le batterie smontate dai veicoli elettrici continuano ad avere una capacità residua che va dal 60% all' 80% (secondo le tipologie dei VE) e sarebbe 'stupido' recuperare in quel momento il litio e gli altri elementi che le costituiscono. Le batterie possono continuare a vivere , dopo 5 / 10 anni di 'mobililità', nello storage stazionario, proprio per accumulare energia fluttuante prodotta dalle rinnovabili (eolico, solare) continuando a lavorare egregiamente per altrettanti anni prima di essere riciclate per realizzare nuove batterie agli ioni di litio.
Come ci informa la stassa Sumitomo in un suo comunicato stampa, nel corso dei prossimi tre anni, il sistema sarà testato per appianare i picchi di richiesta di energia di rete dopo avere accumulato l'energia extra prodotta dall'impianto fotovoltaico "Hikari-no-mori" esistente, e avrà lo scopo di stabilire una tecnologia affidabile di storage di energia su larga scala, in modo sicuro ed efficace, utilizzando l'enorme quantità di batterie usate nei veicoli elettrici che si renderanno disponibili in futuro. Questo progetto è stato selezionato come progetto modello per la "Verifica del controllo di accumulo con le batterie per promuovere le energie rinnovabili" da parte del Ministero dell'Ambiente del Giappone.
Sumitomo Corporation ha creato una joint venture, "4R Energy Corporation", in collaborazione con Nissan Motor Co., Ltd. nel settembre 2010, per affrontare l'uso secondario di batterie agli ioni di litio delle auto elettriche. Le batterie usate che verranno riciclati in questo sistema di storage su larga scala sono state recuperate e sono passati attraverso un'ispezione approfondita e manutenzione, per confermare la sicurezza e le prestazioni. Questo prototipo di sistema con una capacità di accumulo di energia di 400kWh e 600 kW di potenza si compone di sedici pacchi di batterie usate.
Questa è la dimostrazione pratica di quello che abbiamo sempre affermato negli anni passati ovvero che le batterie smontate dai veicoli elettrici continuano ad avere una capacità residua che va dal 60% all' 80% (secondo le tipologie dei VE) e sarebbe 'stupido' recuperare in quel momento il litio e gli altri elementi che le costituiscono. Le batterie possono continuare a vivere , dopo 5 / 10 anni di 'mobililità', nello storage stazionario, proprio per accumulare energia fluttuante prodotta dalle rinnovabili (eolico, solare) continuando a lavorare egregiamente per altrettanti anni prima di essere riciclate per realizzare nuove batterie agli ioni di litio.
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