Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 12 gennaio 2011

La Volvo elettrica affronta il crash-test

Nell'ambito del Salone dell’Auto di Detroit (North American International Auto Show) in apertura dal 10 al 23 di questo mese, Volvo si è proposta di dimostrare che l'auto elettrica è da considerarsi assolutamente sicura. La dimostrazione viene non tanto dalle assicurazioni verbali di Mr. Stefan Jacoby, presidente e CEO di Volvo Cars., quanto  dal crash-test effettuato e dal video diffuso dalla casa automobilistica svedese, di proprietà Ford Motor Company.
Dall'articolo del The Thelegraph .

"Questo è della massima importanza non solo per il guidatore e passeggeri di un'auto elettrica, ma anche per i servizi di soccorso. "

In particolare le batterie ad alta tensione ma anche i cavi restano completamente intatti dopo una collisione è di vitale importanza per la sicurezza. Qui di seguito il crash-test della Electric C30 a 40 miglia all'ora (65 km/h) in "off-set frontale" di prova, per dimostrare come i componenti elettrici chiave rimangano intatti.


 .

7 commenti:

Silvano Robur ha detto...

Vorrei segnalare l'iniziativa della Honda che propone la messa in produzione del modello Jazz in modalità "only electric".

Sul sito "CleantechBlog",

(lo trovate su http://www.cleantechblog.com/2010/11/new-honda-fit-ev-likely-to-cost-less-than-nissan-leaf.html)

l'articolista ha evidenziato che usando un telaio di base destinato ad altre versioni a benzina (come la Honda Jazz) è possibile spuntare prezzi di vendita più bassi della Nissan Leaf.


Questo perchè mentre la Leaf ha un telaio "dedicato" solo all'elettrico, la Honda Jazz avrà un telaio "adattabile" alle motorizzazioni sia elettrico che a combustione.

In questo modo i costi fissi della Honda Jazz elettrica si distribuiranno sui prezzi di vendita sia dei modelli a benzina che su quelli elettrici.

Mentre i costi fissi della Nissan Leaf andranno a gravare sul prezzo di vendita di una linea monoprodotto gravante sulla Leaf stessa.

Infatti la Honda Jazz avrà un prezzo di vendita di 29 900 Dollari contro i 32 780 della Nissan Leaf.

Si precisa che la Honda Jazz in USA viene commercializzata con il nome di FIT.
Ma è sempre lo stesso modello.
L'auto sarà commercializzata negli USA a partire dal 2010.

Se tutte le 500 costruite in Italia avessero i coprisedile in lana Marchionne potrebbe vedere abbattuti i costi dei suoi maglioni beneficiando di un non invidiabile effetto scala.

Anonimo ha detto...

Ora mi faccio un altro nemico virtuale...
Ma riuscirà mai questo Silvano Robur a scrivere un commento che non sia OT..?

Unknown ha detto...

Silvano, l'ho già ribadito più volte.
E infatti quello che mi preoccupa è proprio che la BlueCar di Pininfarina non condivida pianale e componenti con una versione a benzina proprio per limitare i costi.
Vorrei anche sottolineare come, invece, la Classe A fosse stata pensata proprio per affiancare alla versione a benzina anche una elettrica creando un pavimento piatto sotto al quale vi era uno spazio particolarmente regolare perfetto per le batterie.
Io penso che anche per le ibride debba succedere così e infatti penso che la posizione migliore per le batterie sia quella dell'attuale serbatoio e cioé al di sotto dei sedili posteriori, mentre quest'ultimo può essere posizionato al di sotto di quelli anteriori sfruttando il fatto che la benzina è un liquido e quindi si può avere un serbatoio dalle forme un pò complesse (ad esempio a sezione triangolare) un pò come fatto da Honda per la Civic. Di quest'ultima trovate un'immagine esplicativa nella sezione immagine del mio gruppo/sito sotto il nome "Honda Civic spaccato.....":
https://groups.google.com/group/hainz/files?hl=it

Hainz
https://groups.google.com/group/hainz?hl=it

Silvano Robur ha detto...

Ciao Defcon.

Capisco che la tua è una provocazione ad essere più chiaro nella mia esposizione.

E te ne sono grato.

Quello che volevo esplicare è come la Volvo stia usando il telaio di una auto già utilizzata per la motorizzazione a benzina.

In questo modo la Volvo ripartirà il carico dei costi fissi in egual misura sia sui clienti pistosauri, specie destinata all'estinzione, sia sugli elettronauti trifasici, specie evoluta in rapida ed inarrestabile espansione.

In egual modo sta facendo la Honda.

Questo è quello che volevo dire.

Penso di aver chiarito sufficientemente.

Allora Defcon ... soddisfatto ?

Ti posso affrire una birra sotto i portici di Ancona ?

Anonimo ha detto...

OT = Off-Topic
Non entro nel merito di quanto discutevate con Hainz, pur interessante. Ne faccio una questione di Netiquette non fine a se stessa ma a scopo di migliore fruibilità del Blog.

Il post di Massimo parlava di crash test sui BEV, tema assai interessante perché poco discusso, e quindi meritava commenti coerenti.

Siccome mi capita spesso di leggere tuoi commenti OT...

Per la birra facciamo a metà strada con Firenze (a Bologna?), ma prima facciamo 2 conti su quanti kg di CO2eq costerebbe al mondo questa birra :-)

Silvano Robur ha detto...

Ribadisco e preciso : il CT (crash test) è fatto sulla C30.

Quindi il costo del CT si ripartità sia sulle motorizzazioni tradizionali che quelle elettriche.

La birra va bene a Bologna.

Vicolo Mariotto ?

Anonimo ha detto...

Vicolo Mariotto non è abbastanza frequentato. Mica mi fido tanto a vedermi in zone appartate con gente che è abituata a "rigirare le frittate"...
Alla prossima.