Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 26 settembre 2010

L'inceneritore della vergogna, in quanto inceneritore e per la posizione

Palazzo San Giacomo (Russi)Da Wikipedia
Il Palazzo San Giacomo è un palazzo del comune di Russi, in provincia di Ravenna, che si trova a circa 2 km dal centro abitato, nei pressi del fiume Lamone.
Sorse a partire dal 1664, quando la tenuta di Raffanara, antico nome della località, fu acquistata dal conte Guido Carlo Rasponi, fratello minore del cardinale Cesare Rasponi. Un manoscritto conservato nel monastero dei Canonici di Porto, attesta per il 1121 l'esistenza nella località di una chiesa dedicata a San Giacomo, mentre l'esistenza di un castello è citata in un documento del 1155.
L'edificio seicentesco, ampliamento del precedente corpo di fabbrica, prevedeva un ingresso dal lato del fiume ed aveva dimensioni superiori a quanto oggi rimasto. Nei terreni circostanti erano presenti una macina per il grano, due peschiere e una ghiacciaia, che permettevano il sostentamento del palazzo e un giardino all'italiana, oggi in parte recuperato.
Si conserva il portale in pietra d'Istria, aggiunto in epoca successiva, sormontato da un balcone in ferro sostenuto da un putto e sopra il finestrone da uno stemma della famiglia Rasponi (due zampe di leone intrecciate con sopra una testa di moro bendato).

A poche centinaia di metri dal monumento retaggio di una cultura secolare vogliono realizzare un monumento al degrado e alla inciviltà del 'brucio tutto'.


Ricevo e pubblico il video YouTube inviatomi da Cinzia Pasi e Roberta Babini, che ringrazio.



Il testo di accompagnamento.


PALAZZO SAN GIACOMO E VILLA ROMANA, VOTA I TUOI ?LUOGHI DEL CUORE?.

Se a poco più di 100 metri dal sito identificato dai poteri forti della politica e dell'economia per la costruzione di un inceneritore di biomasse, sulle rovine dell'Ex-Eridania e all'interno di una area naturalistica a protezione speciale europea SIC/ZPS, sorge un importante palazzo del 1600 di una nobile famiglia ravennate, definito per sua sontuosità la Versailles dei Conti Rasponi ed un'area archeologica con i resti di un'importante villa romana, possono gli
Italiani esprimere un proprio parere sullo scempio che si sta per consumare all'interno di un'area naturalistica a protezione speciale europea? Entro il 30 settembre pare proprio di si.

Per portare l'attenzione su questa vicenda che vede la politica privilegiare l'interesse privato piuttosto che il bene comune, il Clan-Destino ha inserito il Palazzo San Giacomo all'interno dell'iniziativa organizzata dal FAI FONDO AMBIENTE ITALIANO "I luoghi del cuore". Il sito che avrà totalizzato più segnalazioni verrà adottato dal FAI, restaurato e reso fruibile al pubblico in tutto il suo splendore.

A nostro parere si tratta di un importante strumento, un'ottima opportunità per poter valorizzare questo incantevole scorcio della campagna russiana, per troppo tempo ferita e alla quale ora, complice la ferrea volontà di costruire questo impianto, verrebbe inferto il colpo di grazia. A difesa di questo sito, oltre che di importanza architettonica e paesaggistica e culturale, si sono già schierati la sig.ra Cristina Mazzavillani Muti, organizzatrice del Ravenna Festival ed il grande pianista Francesco Nicolosi.

Il sito per il voto è: nel link

Ci appelliamo alle forze politiche, a tutte le associazioni e comitati che in questi anni hanno apertamente dimostrato il loro dissenso nei confronti di questo inceneritore, ma soprattutto a tutti i cittadini, di Russi e non, nel divulgare questa importante iniziativa, affinché lo sconfinato potere dell'arte e della cultura possa ?illuminare? la l?intera classe politica dirigente.

Palazzo san Giacomo, la villa romana e la natura Ringraziano !!!

Cinzia Pasi - Roberta Babini

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Una googlata veloce e si impara in pochi minuti che non di inceneritore si tratta, bensì di un moderno impianto di produzione di energia elettrica e termica da gassificazione di biomassa, essenzialmente residui di agricoltura o colture agroenergetiche locali. Niente rifiuti solidi urbani, insomma, solo carbonio da CO2 fissato da alberi e piante in lignina ... Altri pochi minuti di ricerche e si scopre che non in un fazzoletto di terra intonsa o addirittura nel parco di Villa San Giacomo verrebbe costruita questa centrale (e trovalo poi se ti riesce un fazzoletto di terra intonsa in mezzo alla produttiva Romagna...), ma sarebbe un progetto di riconversione di un vecchio sito produttivo abbandonato o in abbandono (un ex zuccherificio della Eridania, si veda su http://maps.google.it/maps?ll=44.384741,12.020406&z=16&t=h&hl=it ci sono anche le foto di Panoramio).

Si tratta di un progetto della Powercroft per una centrale da 30MWe (http://www.powercrop.it/i_sistemi_russi.html) che per la cronaca, è autorizzato. Si distingue per il fatto che nell'area sarà installato pure un grande digestore che, alimentato dal letame degli allevamenti bovini e suini della zona, produrrà metano di qualità anch'esso inserito nel ciclo combinato della centrale. Normalmente il metano, che comunque viene prodotto nelle condizioni parzialmente anaerobiche dagli accumuli di letame che si vedono a lato delle stalle, se ne va in atmosfera e il metano è un gas serra 20 volte più potente della CO2. L'output del digestore continua ad essere un ottimo fertilizzante, al pari o superiore del letame di base.

Quindi, riassumendo: energia elettrica rinnovabile e pulita, riconversione/riqualificazione di un'area industriale dismessa e miglioramento dell'efficienza energetica nel settore degli allevamenti, che di base è quanto di peggio abbia partorito la mente umana.
Si direbbe, bingo! Macché.... Meno male che almeno i padri e le madri degli odierni contestatori han potuto lavorare nello zuccherificio.

De Carlo: dare spazio a questi folli che, nella migliore delle ipotesi sono dei BANANA post-NIMBY, equivale alla peggiore disinformazione.
Questi son peggiori dei vicini di casa di Ippolito e del funzionario della Guardia Forestale messi insieme e sono la prima e vera causa del nostro Paese bloccato, incapace di progettare il proprio futuro.