Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 19 novembre 2007

I toscani col cammello diventeranno 'uomini blu'

Toscana, effetto deserto. Piogge scarse e violente, la siccità avanza. I cambiamenti climatici stanno stravolgendo il nostro territorio: la regione è a secco . Dieci per cento di precipitazioni in meno da settembre 2006 a oggi . Anno dopo anno la Toscana cambia faccia. La regione è a secco, la zona delle Crete senesi in certe stagioni assomiglia a un deserto, la Maremma è assetata, sull'arcipelago da dieci mesi si sono dimenticati cosa sia un temporale, le valli dell´Arno e della Chiana e la costa tra Livorno e Piombino sono ormai considerate aree critiche. Le temperature salgono e l´acqua scarseggia: tra settembre 2006 e maggio 2007 sono caduti in media in Toscana 705 millimetri di pioggia, 86 in meno rispetto ai dieci anni precedenti. E da gennaio a ottobre 2007 (come mostra la cartina al centro della pagina) la fascia "ad alta piovosità" è limitata alla sola Garfagnana, mentre si è estesa in modo macroscopico l´area con piovosità "inferiore a 500 millimetri di livello minimo" che copre ormai l´intera Toscana meridionale e le isole (ad eccezione di Capraia). Sulle altre zone i millimetri scendono da 1500 a 1000. La siccità provoca forti disagi, Firenze non se ne accorge ancora perché Bilancino la salva dalla sete». Non è esatto dire che piove di meno però, spiega il professore. Piove in modo diverso da prima. «Di solito nel mese di novembre sulla Toscana cadono 140 millimetri d´acqua in tutto il mese, adesso accade che la stessa quantità scenda in un solo giorno. Secondo Maracchi il suolo toscano non è soltanto assetato ma anche "stressato". «Si parla da tempo del fenomeno della desertificazione ma si tratta di un termine improprio, che in questo caso indica la combinazione del fattore climatico con quello antropico, cioè con l´uso del territorio da parte dell´uomo che evidenzia i grossi sbagli compiuti. Si costruisce troppo o male, si piantano sempre meno alberi sulle pendici andando incontro al rischio frane, si edifica nelle golene dei fiumi per ragioni economiche o speculative. Con i politici e gli amministratori toscani Maracchi non è tenero: «E´ una vita che parlo con presidenti e assessori, ripetendo quanto sia urgente fare un piano delle acque e spiegando che nelle aree urbanizzate il verde assorbe CO2 e Pm10 imprigionandolo nelle foglie. Parole al vento, tutti mi dicono di sì e poi nessuno fa niente, a parte qualche convegno. E´ un problema culturale, ci vorrebbe il coraggio di proporre un nuovo modello di economico che non incentivi la realizzazione di megacentri commerciali, il consumo fine a se stesso, l´uso smodato delle auto, l´acquisto dei condizionatori al posto di ventilatori che non inquinano l´aria. Personalmente non credo allo "sviluppo" sostenibile ma al "progresso" sostenibile».

Da La Nazione del 15 Novembre 2007

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

L'energia prodotta da fonte idroelettrica è calata quest'anno. Questo a causa della diminuizione delle precipitazioni.
Ci stiamo facendo del male.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Purtroppo è così. Il guaio è che non vediamo gran che interesse nei mass media e tantomeno da parte dei politici che avrebbero il dovere di proporre soluzioni.

Anonimo ha detto...

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