Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 17 febbraio 2011

L'impatto economico e ambientale dei veicoli elettrici - 1

In questo studio del Dott. Ulrich Decher pubblicato sul sito web EV World prende in considerazione i punti salienti dell'utilizzo dei veicoli elettrici raggruppandoli in tre capitoli.

  • Economia di esercizio
  • Impatto sulla griglia 
  • Impatto sulle emissioni

Il presidente Obama durante il suo discorso sullo Stato dell'Unione del 2011 ha dichiarato che dovremmo avere un milione di veicoli elettrici (EV) negli Stati Uniti entro il 2015. I vantaggi di questa immissione risiederebbero nel ridurre la nostra dipendenza dal petrolio estero e nella riduzione delle emissioni. Questi sono validi obiettivi. In questo articolo si analizzeranno l'impatto economico di utilizzare auto elettriche, le loro emissioni, e il loro impatto sulla rete elettrica.

Come esempio di un auto elettrica attualmente disponibile, è stata scelta la Leaf della Nissan in quanto è un veicolo tutto elettrico.

La vettura ha le seguenti specifiche fondamentali:

• Prezzo 32.780 dollari
• 100 miglia di autonomia a ricarica elettrica
• 24 kWh di batterie agli ioni di litio 



Economia di esercizio 



La Leaf può essere utilizzata principalmente come seconda auto per muoversi per un uso di pendolarismo giornaliero per 50 miglia. Richiede un supplemento giornaliero di 12 kWh di energia elettrica. Una tipica casa americana utilizza attualmente 25 kWh al giorno, quindi questo rappresenta circa un aumento del 50 per cento nel consumo di elettricità. Il costo di energia elettrica varia, a seconda di dove si vive, ma se usiamo un costo medio residenziale possiamo assumere 11,3 ¢ / kWh, si ottiene un costo giornaliero di 1,35 dollari, oppure un costo mensile di circa $ 40. 


Questo costo deve essere confrontato con il risparmio sui costi del non utilizzo della benzina. Se assumiamo che una tipica macchina equivalente a benzina è 25 miglia per gallone, e se si assume 3 dollari al gallone, si ottiene il costo mensile di 180 dollari (50 miglia / giorno x 30 giorni / mese x 3 dollari per g/25 miglia / g). 



Per un esame completo della economia, dovremmo prendere in considerazione il costo incrementale delle batterie. La spesa aggiuntiva dovrà essere adeguatamente ammortizzata in funzione della loro vita effettiva. Sia il costo che la durata sono attualmente difficili da determinare perché il costo delle batterie non è elencata in un disciplinare e ancora é l'esperienza sulla durata è piuttosto limitata. Una stima molto approssimativa potrebbe essere che le batterie costano $ 10.000 dollari e hanno una durata di cinque anni. Ciò implica che il costo di ammortamento di $ 166/mese, trascurando qualsiasi tassa di interesse ($ 10000/60 mesi) 



E' anche da considerare che il costo di manutenzione, che può essere meno costoso per un veicolo elettrico a causa di un minor numero di parti in movimento. Quindi il costo della proprietà del veicolo elettrico può essere più o meno come possedere un'auto a benzina.

(continua)
.

14 commenti:

Mauro ha detto...

Interessante ma troppo approssimativo per le seguenti ragioni:
1. Non si è tenuto conto del costo dei tagliandi
2. Non si è tenuto conto delle varie tasse (bollo ed assicurazione)
3. La percorrenza ipotizzata non è realistica.
Se devo percorrere 100miglia al giorno non compro un auto con 100miglia di autonomia; e comunque se percorro 100miglia al giorno dubito che le batterie durino 5 anni.

Mauro ha detto...

Ops.. Ho sbagliato!
Infatti si ipotizzano 50miglia al giorno per un totale di circa 15000km.
Realistico.

Alex ha detto...

Ma anke se l'auto elettrica costasse globalmente qanto una termica x l'utente ci sarebbero altri vantaggi.
L'economia nazionale ne avrebbe giovamento dalla diminuzione dell'impotazione di petrolio/metano/GPL e simili xkè l'efficienza dei veicoli elettrici è almeno doppia rispetto ai termici.
Inoltre avremo città + vivibili cn - rumore e - inqinanti e qindi + salute e risparmio nella sanità.
A prescindere dalla motorizzazione di massa individuale ke sarà sempre + difficile, ci saranno indubbi vantaggi globali a livello paese e individuale.

Alex
www.isoladieden.com

Anonimo ha detto...

Mauro,
50 miglia al giorno fanno 30000km/anno...

Il vero problema è che è una analisi USA-centrica. Ancora-ancora in Francia, ma in Italia, mantenendo le 50 miglia o 80km/giorno come parametro di valutazione:
- il kWh costa assai di più, specie in ricarica domestica con più di 30000km/anno, ossia più di 4500kWh/anno, che lo paghi 24€cent nel 2011
- il costo di capitale è più elevato in relazione al reddito medio

D'altra parte la benzina da noi è più cara (anche se i 3$ al gallone sono un ricordo anche per gli americani...).

Dai conti che ho fatto io sul TCO a 10anni, ne avevo già scritto su ME, gli aspetti che riequilibrano a favore dei BEV l'aspetto economico-finanziario, sono:
1) la vita attesa del BEV molto più lunga per le ragioni che sappiamo, batteria a parte (che bisogna imparare a vedere al pari di un materiale di consumo non tanto come un componente dell'auto sottoposto a usura). A 30000km/anno nel mercato attuale con veicoli tradizionali conviene sostituire ogni 4 anni circa per approfittare ancora di un valore residuo decente. Ma già le ibride come la Prius iniziano a sovvertire il concetto: i tassisti a Milano ci hanno fatto 3-400000km con la Prius 2 prima di sostituirla (con la 3, ovviamente...); fra un po' il mercato dell'usato terrà conto della maggiore affidabilità di certe ibride.
2) la speranza concreta che velocemente l'industria del Litio riuscirà a far calare i prezzi delle batterie
3) gli incentivi delle pubbliche amministrazioni e dello stato, ovviamente si spera ci saranno

I risultati prettamente economico/finanziari di tali confronti dipendono moltissimo dall'uso che se ne fa e dall'avverarsi o meno di certe ipotesi; certo in Italia la percorrenza media attuale è 16000km/anno non 30000, ma le incertezze più grandi sono nei futuri costi dell'energia, ossia quanto sarà il differenziale nei prossimi anni tra crescita del prezzo dei raffinati del petrolio/del metano alla pompa e quello del kWh nel caso di ricarica domestica o alla colonnina pubblica.

Per non farmi venire troppi mal di testa nel fare queste valutazioni, mi sono fatto un excel parametrizzato per fare i conti di dettaglio, un po'artigianale ma efficace, conto pure le tCO2eq, se vi interessa...

Silvano Robur ha detto...

Le analisi di Defcon sono molto dettagliate.

Un conto economico a tutti gli effetti.

Da farmacista.

Vorrei aggiungere un argomento all'oggetto di discussione : la proprietà delle batterie.

A mio modesto parere, le batterie non dovrebbero essere vendute.

Ma dovrebbero essere di proprietà di un consorzio pubblico.

Che dovrebbe curare la sostituzione nelle stazioni di servizio (sul tipo del sistenma brevettato dalla Renault).

Esiste già un precedente : il fondo di sostituzione delle bombole di metano.

In un certo senso, la filosofia delle bombole di metano è di lasciare all'utente il loro uso.

Mentre la proprietà è di un soggetto terzo.

Questa dovrebbe essere, a mio parere, la filosofia dell'auto elettrica.

Io "uso" la batteria.
Ma non ne sono il proprietario.

Alla fine, all'utente, nulla importa.

Non solo.

Eviteremmo di immobilizzare del denaro "ricchezza" nelle batterie.

Che non andrebbero a pesare negativamente sul bilancio complessivo.

Che ne pensi, Defcon ?

Anonimo ha detto...

@Silvano
vero, il noleggio della batteria annulla i rischi che scarichi sulla società di leasing. Ma per sistemi alla Better Place occorre qualcosa di più: occorre che ci sia un sostanziale monopolio nell'unica società di leasing in modo da permetterti di fermarti a qualsiasi stazione di servizio per la sostituzione rapida di una delle SUE batterie. Shai Agassi è un finanziere (di più, un finanziere ebreo - ehm, israeliano ) e ai finanzieri piacciono tanto i monopoli.

Poi, né Nissan né Renault hanno al momento previsto di dotare i suoi gioiellini elettrici con tale meccanismo, Shai Agassi è lì ancora preoccupato a trovare il modo di garantirsi il monopolio, quindi parliamo di niente.

Anonimo ha detto...

OT

Secondo me poi il progetto Better Place ha un baco insito in una limitazione tecnologica delle batterie nell'uso ciclico, Litio incluso perlomeno attualmente. Io ho pensato quanto segue, ditemi la vostra:
Il "materiale di consumo" batteria, si consuma tanto più velocemente quanto più:
1) si fanno scariche profonde (per spremere autonomia, Leaf attualmente usa il 90% dei kWh disponibili perché quelli del marketing - non gli ingegneri - hanno suggerito di fare così)
2) si scarica con elevata corrente media (in un tratto autostradale, ad esempio)
3) si carica velocemente (fast-charge)
Si suppone che un automobilista che ha speso denaro proprio in anticipo per il suo costoso materiale di consumo, si preoccuperà della sua conservazione.

Il leasing della batteria alla Better Place invece, oltre all'onere della gestione della ricarica, toglie di mezzo all'automobilista anche la preoccupazione del suo corretto uso (che mi frega? tanto alla prossima stazione di servizio la cambio...); questo perlomeno in tutti quei Paesi dove la gente è costretta a mettere il penny nel distributore automatico PRIMA di prendere il giornale, non dopo, e non siamo solo noi italiani.

Quindi, a meno di forzature insostenibili nel contratto e di canoni esageratamente alti, Agassi si ritroverà con batterie - che ne so - dimezzate nella durata del ciclo di vita atteso. Non dico che non ci avran già pensato, però è un bel rischio...

Massimo J. De Carlo ha detto...

Defcon,
"Per non farmi venire troppi mal di testa nel fare queste valutazioni, mi sono fatto un excel parametrizzato per fare i conti di dettaglio, un po'artigianale ma efficace, conto pure le tCO2eq, se vi interessa."
se vuoi puoi scrivere un vero e proprio post sulla questione economica da pubblicare qui su ME sull'impatto economico dei VE. Cosìpossiamo ragionarci meglio sopra.
Per quanto riguarda Better Place lo reputo un progetto obsoleto alla luce della introduzione di batterie al litio che possono permettere percorrenze interessantissime e ricariche rapide. Una manna al tempo delle batterie al piombo, adesso non più' . Reputo inoltre che potrebbe addirittura essere di ostacolo all'introduzione delle nuove batterie al litio congelando per anni la propria tecnologia. B.P. non soddisfa le necessità della mobilità elettrica su larga scala ma in piccola quantità forse si, ma in questo caso diventerebbe troppo costosa.

Anonimo ha detto...

Ci provo, ci lavoro nel we. La parte più interessante è discutere le varie ipotesi.

Silvano Robur ha detto...

Dimenticavo : in un precedente articolo, il curatore di questo blog, ha evidenziato come la normativa italiana prevede per le auto elettriche la totale esenzione del bollo (adesso si chiama tassa di possesso) per i primi 5 anni.

Per l'assicurazione non lo so.

Massimo J. De Carlo ha detto...

@ Defcon - ok, bene, restiamo in attesa.

@ Silvano - ecco qua:
- esenzione dal pagamento del bollo per 5 anni (articolo 20 del DPR N° 39 del 05.02.53).
- dal 6° anno in poi la riduzione è del 75%.

- l'assicurazione?
a tutti i veicoli elettrici viene (?) applicato uno sconto del 50% sul premio assicurativo (provvedimento CIP N° 10 del 05.05.93 del CIP). ma in realtà è un suggerimento del cip non una imposizione come nel caso del bollo. alcune compagnie assicurative non applicano per niente lo sconto altre invece scontano anche il 75%, ma in seguito ad una contrattazione tra cliente e la filiale della compagnia.

Ecarsnow! ha detto...

Il concetto della batteria di proprietà di un soggetto terzo non è sbagliato, così come sarebbe un ottimo traguardo avere la batteria in leasing, con un contratto di manutenzione/sostituzione periodica.
Presento, a chi non la dovesse conoscere, la nostra realtà: ecarsnow! è un'associazione italiana ( di derivazione finlandese ) che si occupa del retrofit elettrico delle vetture.
Noi crediamo che l'auto elettrica debba essere economica, sicura, bella ed alla portata di tutti.
Per questo abbiamo già attivamente rettrofittato, ovvero trasformato, delle auto tradizionali in elettriche.

Venite a visitare il nostro sito, scriveteci per unirvi al gruppo di acquisto: www.ecarsnow.it

Silvano Robur ha detto...

Ecarnow ... salve !

Ma mi spiegate come fate con la normativa italiana che vieta, di fatto, la conversione delle auto in auto elettriche ?

Grazie.

Anonimo ha detto...

penso che tu già conosca questo sito http://www.eurozev.org/Notizie.htm

...ci trovi news riguardo la normativa.

Ottimo sito il tuo, lo seguo!

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