Nella trasmissione “Caterpillar” (seconda parte) su RadioRai2 del 7 novembre si è parlato di vari argomenti. In collegamento telefonico con il prof. Ugo Bardi (docente presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze e presidente di ASPOITALIA, sezione italiana dell’associazione ASPO) si è trattato l'argomento delle scorte di uranio. Il prof. Ugo Bardi dichiara che la disponibilità nel tempo di uranio dipende dall’uso che se ne farà e sulla base dei consumi attuali ci sarebbero scorte di uranio solo per qualche altro decennio.E se si volesse aumentare la quota di energia prodotta dal nucleare ai livelli di quella prodotta ora dal petrolio, le scorte di uranio sarebbero sufficienti solo per qualche anno.
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3 commenti:
Il collegamento audio non funziona.
Silvano, spero di avere ovviato all'inconvenient. Grazie.
Massimo
Nulla da commentare. Il Bardi ha ragione. Pensavo che l'uranio proveniente dalle testate fossero di più del 40 %.
Ciao.
Silvano.
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