L'altro giorno abbiamo visto quale sia stato il consumo di energia elettrica in Italia nel mese di Luglio nel suo complesso territoriale. Qui sotto riportiamo un grafico, da noi realizzato seguendo i dati forniti da Terna, per ricordarci l'evoluzione involuzione.
Un grafico che abbiamo imparato riconoscere identico a se stesso non solo per il consumo di energia elettrica ma anche per altri indicatori dello stato dell'economia nazionale oltre che dell'energia: petrolio, carburanti, gas, Pil, industria, disoccupazione eccetera.
Soffermiamoci però ancora sul consumo di energia elettrica (dal 2004 al 2013 e i parziali del 2014, ) per verificare se tutto il territorio nazionale ha questo andamento con il picco nel 2008, il crollo dell'anno successivo 2009, la risalita momentanea nel 2011 per riprendere tumultuosamente a crollare di nuovo fino ad oggi ( 3,8% in meno).
Cominciamo con la Lombardia. Sembra la regione trainante dell'economia nazionale se la sia cavata meno peggio (si fa per dire) rispetto a ciò che è avvenuto complessivamente in Italia. Il Picco è del 2007, il crollo spaventoso del 2009 c'è, la ripresa del 2011 c'è, la caduta successiva c'è ma è stata meno travolgente, ma per i primi sette mesi del 2014 si ha un ulteriore crollo del 6,6% dei consumi. (campanello d'allarme, anzi sirena a piena volume).
Il nostro grafico della Liguria parla (piange) da solo (nei primi sette mesi del 2014 si ha un ulteriore crollo del 5% dei consumi)
piange anche il grafico relativo al consumo del Friuli Venezia Giulia e trentino AA e nei primi sette mesi del 2014 si ha un ulteriore caduta del.1,3% dei consumi
come pure l'Emilia e Romagna con la Toscana con un bruttissimo dato dei primi sette mesi del 2014 con un ulteriore crollo del 9,9% dei consumi
da paura il precipizio dell'Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nei primi sette mesi del 2014 si ha un ulteriore crollo del 4,4 % dei consumi
la curva gaussiana della basilicata, Calabria,, Campania e Puglia è perfetta anche col crollo del 2009 sia pur confortato da dati nei primi sette mesi del 2014 di un positivo 0,7 % dei consumi
giù pure la Sicilia ma un positivo 4,4 % nei primi sette mesi del 2014
e inesorabilmente catastrofico il grafico della Sardegna ed una leggera risalita nei primi sette mesi del 2014 del 3,6 % dei consumi
Non c'è niente altro da aggiungere.
Un grafico che abbiamo imparato riconoscere identico a se stesso non solo per il consumo di energia elettrica ma anche per altri indicatori dello stato dell'economia nazionale oltre che dell'energia: petrolio, carburanti, gas, Pil, industria, disoccupazione eccetera.
Soffermiamoci però ancora sul consumo di energia elettrica (dal 2004 al 2013 e i parziali del 2014, ) per verificare se tutto il territorio nazionale ha questo andamento con il picco nel 2008, il crollo dell'anno successivo 2009, la risalita momentanea nel 2011 per riprendere tumultuosamente a crollare di nuovo fino ad oggi ( 3,8% in meno).
Cominciamo con la Lombardia. Sembra la regione trainante dell'economia nazionale se la sia cavata meno peggio (si fa per dire) rispetto a ciò che è avvenuto complessivamente in Italia. Il Picco è del 2007, il crollo spaventoso del 2009 c'è, la ripresa del 2011 c'è, la caduta successiva c'è ma è stata meno travolgente, ma per i primi sette mesi del 2014 si ha un ulteriore crollo del 6,6% dei consumi. (campanello d'allarme, anzi sirena a piena volume).
Consumi espressi in GWh
come pure l'Emilia e Romagna con la Toscana con un bruttissimo dato dei primi sette mesi del 2014 con un ulteriore crollo del 9,9% dei consumi
da paura il precipizio dell'Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, nei primi sette mesi del 2014 si ha un ulteriore crollo del 4,4 % dei consumi
la curva gaussiana della basilicata, Calabria,, Campania e Puglia è perfetta anche col crollo del 2009 sia pur confortato da dati nei primi sette mesi del 2014 di un positivo 0,7 % dei consumi
giù pure la Sicilia ma un positivo 4,4 % nei primi sette mesi del 2014
e inesorabilmente catastrofico il grafico della Sardegna ed una leggera risalita nei primi sette mesi del 2014 del 3,6 % dei consumi
Non c'è niente altro da aggiungere.
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3 commenti:
E' una bella disamina dei fatti.
A cui occorre dare una spiegazione.
Dapprima la crisi economica.
La seconda, la clemenza della stagione estiva, che ha permesso di non accendere i condizionatori durante la stagione estiva.
infatti al sud li hanno accesi
Ma non al nord.
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