L' Oklahoma un tempo era nota per rodei, tornado e tempeste di sabbia, un luogo dove i terremoti erano eventi piuttosto rari, adesso, invece, i sussulti della terra superano tutti i 50 Stati per il numero di scosse all'anno. Come mai questa improvvisa inversione di tendenza? Per gli scienziati c'è una spiegazione. La differenza tra ieri e i giorni nostri è connessa ad una oscura tecnologia: il Fracking.
Il fracking idraulico è un processo utilizzato in molti stati per estrarre petrolio e gas. Una birra acquosa è pompata a pressione nei depositi di scisto e in altri luoghi profondi in cui i combustibili fossili si nascondono per spingere il petrolio o il gas verso la superficie. Il carburante va in una direzione e l'acqua impiegata in quantità enorme diventa acqua reflue che viene calcolata in mille miliardi di galloni all'anno (3,8 trilioni di litri).
Questa acqua sporca deve essere smaltita da qualche parte e gran parte di essa viene sversata in pozzi di iniezione che inondano le antiche fratture nella terra. In Oklahoma, le acque reflue del fracking sono state mandate nel Wilzetta Fault, una faglia veccia di 320 milioni di anni. Secondo la US Geological Survey, non c'è una possibilità su un milione da far ritenere che la vecchia linea di faglia potesse risvegliarsi da sola.
La teoria è che le acque reflue stanno creando attrito nelle spaccature dormienti, inducendo in tal modo i terremoti che, altrimenti, non si sarebbe mai verificati.
Prima del 2008, l'Oklahoma aveva sperimentato solo una manciata di terremoti. Già nel 2010, lo Stato stava vivendo "sciami sismici" per un totale di più di 1.000 eventi. Altri stati, tra cui Ohio, Arkansas, Kansas, Colorado e Texas, sono improvvisamente diventati zone sismiche. Il denominatore comune è lo smaltimento delle acque reflue da fracking.
L'articolo del Los Angeles Times conclude così: Un'industria con un imponente potere politico si confronta con una forza che induce terremoti dove non dovrebbero mai esserci, ma si confronta ora con una forza da non sottovalutare: la forza della natura.
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