Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 23 febbraio 2012

Il sole prende posto del nucleare in Giappone

Il Giappone medita sul disastro nucleare dopo il tragico terremoto dell'11 Marzo dello scorso anno. Fukushima segna un punto di demarcazione profonda tra il prima e il dopo, tra la produzione di energia dal pericoloso e insicuro nucleare alla più umana alternativa rappresentata dagli approvvigionamenti da fonte rinnovabile. La risposta è pronta, parziale ma in crescita, decisa.

Un gruppo di aziende, tra cui Hitachi Ltd., prevede di investire 3,5 miliardi di yen (33,5 milioni di euro) per costruire un grande impianto di energia solare, fotovoltaica, nel territorio della penisola di Oshika,  a Ishinomaki, prefettura di Miyagi, colpita un anno fa dal Grande Terremoto. Una special-purpose company è stata creata per realizzare l'impianto, produrre energia elettrica e venderla. I lavori inizieranno nell'estate del 2013, avrà una capacità produttiva di 10 MW, uno dei più grandi in Giappone tra gli impianti solari FV. Anche Hitachi sta valutando la possibilità di investire nella nuova società.

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Un altro mega progetto solare, fotovoltaico, che dovrebbe servire per il recupero delle zone colpite dal terremoto e dallo tsunami  dell'11 Marzo dello scorso anno, è in corso di svilòuppo a Higashi-Matsushima, prefettura di Miyagi, un progetto guidato da Mitsui Co.

La Toyota Motor Corp. progetta di costruire un altro impianto fotovoltaico con una capacità produttiva tra 10 e 20 MW nel villaggio dell'entroterra Ohira nella prefettura stessa, dove la casa automobilistica ha una fabbrica.

Alla luce delle recenti notizie sulla tragedia del disastro nucleare e della faticosa riaccensione dei 54 reattori nucleari giapponesi (solo 2 in funzione adesso), prima di essere definitivamente spenti,  la strada verso la transizione verso le fonti 'naturali' è, ce lo auguriamo, stata intrapresa con nipponica determinazione.

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2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' stata intrapresa con nipponica determinazione...nel verso sbagliato!!
Lo sanno anche i bambini ormai che Il Fv e' fatto per stare sui tetti (o su pali) per una produzione distribuita, non per occupare suolo in mega impianti controllati dai soliti.
Che investano sull'accumulo che e' meglio!!
davide

Massimo J. De Carlo ha detto...

Quali tetti e quali fertili suoli nei territori sconvolti dal terremoto, tsunami e fallout nucleare ? Dove non abita più nessuno e dove non si può coltivare, meglio i pannelli FV del nulla assoluto, non ti pare? Bisogna considerare il particolare e non fare asserzioni generali. In generale hai ragione tu.