Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 2 novembre 2007

Alt, un momento! Perchè la Prius?

L'auto ibrida viene presentata come la soluzione ideale per abbattere l'inquinamento. Ma è proprio così? Per esempio la Toyota Prius, è presa come emblema della tecnologia ibrida che dovrebbe toglierci dai problemi dei consumi di petrolio, dell'inquinamento, per combattere i cambiamenti climatici indotti dalla CO2.
Ma riflettiamo. E esattamente questo? E' una scelta giusta?
Prendiamo il catalogo della Prius che si può scaricare da Internet ( q u i ) e quello di una comune media della stessa cilindrata (Fiesta-1.6, TDCi - q u i ) Euro IV e mettiamo a confronto i valori dell'una e dell'altra: CO2 emessa gr/km, consumo Urbano / Extraurbano / Combinato espresso in litri/100km.
In parentesi i valori della vettura tradizionale.
CO2 ............................. 104 (116)
Consumo Urbano ........... 5,0 ( 5,2)
Consumo Extraurbano ... 4,2 ( 3,9)
Consumo Combinato ...... 4,3 (4,4 )
Mi pare del tutto chiaro che la vettura ibrida raccoglie 'consenso pseudoambientalista' solo perchè dietro c'è un marketing bene organizzato altrimenti non verrebbe considerata così rivoluzionaria e rispettosa dell'ambiente. Se le auto con motore a scoppio non sono ecologiche per il fatto che bruciano idrocarburi nella stessa misura non dovrebbe essere considerata ecocompatibile la Prius. Consumi uguali, uguale inquinamento.
L' unica soluzione per la razionalizzazione dei consumi, l'abbattimento dell'inquinamento, la lotta ai cambiamenti climatici resta e sarà l'auto tuttoelettrica.

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7 commenti:

Anonimo ha detto...

premesso che sono a favore dell'auto elettrica da più di dieci anni, non mi sembra assolutamente equo il paragone tra la Prius e la Fiesta, che fanno parte di segmenti differenti sia per dimensioni che per prezzo. Se valutiamo una pari benzina della Prius, salta all'occhio la differenza, che è notevole. E non dimentichiamoci che la Toyota, per interessi suoi per carità, ha sensibilizzato l'opinione pubblica a "qualcosa di elettrico", dato per morto da più di dieci anni e il dibattito in pochi anni è passato da "ibrido si o no" a "meglio ibrido o tutto elettrico?" Provate a immaginare se un dibattito del genere si sarebbe mai potuto fare nel 2000...

Massimo J. De Carlo ha detto...

Concordo parzialmente con quello che scrive Lei, ma il miglioramento apportato dall'ibrido come lo intende la Toyota per quanto riguarda i consumi e l'inquinamento è pressochè irrilevante. L'operazione ibrido Toyota era sbagliata, ancor più oggi, poichè privilegia il motore a scoppio nella trazione parallela relegando il motore elettrico a solo sussidio nelle accelerazioni. L'errore è qui. Molto meglio un ibrido seriale dove la trazione è tutta elettrica e il motore a scoppio diventa semplicemente generatore per ricaricare le batterie. Questo avrebbe portato alla realizzazione di batterie migliori, più capaci e leggere con un anticipo di anni rispetto ad oggi. Oggi abbiamo le batterie al litio che possono benissimo garantire percorrenze e tempi di ricarica tali da permettere l'uso di auto tuttoelettriche o ibride seriali (10%). Riassumendo l'ibrido mini-parallelo ha garantito solo la sopravvivenza del motore a scoppio ancora per anni quando sarebbe stato più opportuno toglierlo dal cofano della macchina da subito.
Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

Come fa a dire che l'auto elettrica è la soluzione al problema dei cambiamenti climatici? Lei fa riferimento all'auto elettrica che è sicuramente una tecnologia appetibile, ma non fa nessun riferimento a come produce l'energia necessaria a ricaricare le batterie. Se utilizza petrolio (e quindi se ricaricasse le batterie dalla "presa del garage") il rendimento globale del sistema sarebbe comunque inferiore ad un auto con motore a combustione interna. Spero di essere stato chiaro.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Gent.mo Sig. Lorenzo,
è stato chiarissimo, spero di esserlo anche io. Il rendimento di un motore a scoppio è al massimo del 35%, nella media è il 20%, in città meno del 10%, quindi si spreca il 65%, 80%, il 90% dell'energia non in movimento della macchina ma in calore e altro. Al contrario il motore elettrico ha un rendimento del 90/95% quindi solo una minima parte di energia viene sprecata. Da questo si comprende che minore è la quantità di energia impiegata per far muovere la stessa macchina inversione elettrica. Un altro aspetto importante è che la macchina elettrica riesce ad immagazzinare energia nelle batterie. L'energia elettrica può essere prodotta da tante fonti di energia primaria come il petrolio, carbone, nucleare, che sono fonti in rapido esaurimento, ma anche da fonti eterne come il solare e l'eolico. Quando la macchina col motore a scoppio sarà ferma per l'esaurimento del petrolio o perchè la benzina costerà troppo l'auto elettrica continuerà ad avere 'sempre' il carburante.
Saluti.
ME

Anonimo ha detto...

Mi scusi se mi permetto, ma... non è proprio così, o forse ho frainteso io il suo pensiero, in questo caso me ne scuso. Lei ha parlato di rendimento globale che in effetti in città per una auto MCI è attorno al 10% (anche se per alcuni veicoli è anche più basso). E' vero che un motore elettrico ha un rendimento del 90% ma non si tratta di un rendimento globale! Il rendimento globale deve comprendere tutti i rendimenti della filiera di conversione dell'energia e quindi la produzione da fonti fossile(30%), la distribuzione(95%), la carica delle batterie (90%), la riconversione elettrochimica (90%), il motore elettrico (90%). Facendo un po' di prodotti il risultato è circa 20%, ben lontano dal 90% ipotizzato. L'ibrido raggiunge dei rendimenti globali confrontabili, ma ha un rendimento exergetico maggiore perchè mentre in quel caso brucio combustibile per muovermi, nel veicolo elettrico brucio combustibile per fare corrente, per poi farci energia chimica per poi riconvertirla in energia elettrica e far muovere il motore. Mi scusi se sono stato prolisso, le auguro buona giornata.
Lorenzo

Massimo J. De Carlo ha detto...

Parliamo di rendimento del motore che è sempre del 90/95% se è elettrico soprattutto per il fatto che esso ha coppia massima a partire da 0 giri fino al numero di giri nominale al contrario del motore a scoppio che è una frana e una stufa ai bassi regimi. Al numero di giri ottimale esso ha un rendimento massimo di 30/35% (e. In autostrada a velocità costante in pianura) mentre scendo drasticamente nel ciclo urbano o ne traffico intenso per cui il rendimento scende anche al di sotto del 10%. Ho parlato solo del motore. Se vogliamo considerare tutti gli ulteriori parametri che diminuiscono la efficienza totale dei due sistemi il discorso è diverso, bisogna riconsiderare l'efficienza totale alla ruota della macchina (non solo il motore) endotermica ed elettrica. L'efficienza tiene conto del costo di estrazione del petrolio, il trasporto, la raffinazione, la distribuzione alle pompe di benzina, l'energia per far funzionare l'erogatore, gli attriti degli ingranaggi della macchina ICE mentre, per quanto riguarda la macchina elettrica, in alcuni casi alcuni parametri iniziali possono coincidere se la produzione di energia elettrica è da derivato del petrolio, in altri casi no, ma dobbiamo aggiungere la distribuzione dell'elettricità nelle linee di trasmissione ad alta tensione, l'efficienza delle batterie, del caricabatterie, del driver che gestisce le batterie. Considerando tutto questo ne viene fuori che l'energia impiegata per far muovere la macchina endotermica è doppia o tripla rispetto a quella necessaria ad un'auto elettrica.

Unknown ha detto...
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