"La rete carburanti italiana si sta trasformando in un pantano. Chi può cerca di andarsene al più presto, chi resta è assediato da mediatori, truffatori e operatori senza scrupoli. E le operazioni di “bonifica” sembrano andare a rilento. Il fuggi fuggi è ben rappresentato dal “caso” TotalErg. L'azionista Erg non vede l'ora di trasformarsi in una finanziaria delle rinnovabili e di andare a caccia di incentivi per l'Europa. Una fuga che si fa sempre più scomposta: è in vendita l'intera joint venture? solo la quota Erg? c'è accordo tra i due soci? come può Erg parlare di “spezzatino” se dispone solo di una quota della joint venture? Tutte domande che una società quotata in borsa non dovrebbe lasciare inevase.... "
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