Il comunicato stampa Istat mette un freno alle illusorie pulsioni ottimistiche dei commentatori di 'regime'.
Occupati e disoccupati (dati provvisori)
Dopo la crescita del mese di dicembre e la sostanziale stabilità di gennaio, a febbraio 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,2% (-44 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,7%, cala nell'ultimo mese di 0,1 punti percentuali. Rispetto a febbraio 2014, l'occupazione è cresciuta dello 0,4% (+93 mila) e il tasso di occupazione di 0,2 punti.
I disoccupati aumentano su base mensile dello 0,7% (+23 mila). Dopo il forte calo registrato a dicembre, seguito da un'ulteriore diminuzione a gennaio, a febbraio il tasso di disoccupazione sale di 0,1 punti percentuali, tornando al 12,7%, lo stesso livello di dicembre e di 0,2 punti più elevato rispetto a febbraio 2014. Nei dodici mesi il numero di disoccupati è cresciuto del 2,1% (+67 mila).
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni mostra un lieve incremento nell'ultimo mese (+0,1%), rimanendo su valori prossimi a quelli dei due mesi precedenti. Il tasso di inattività si mantiene stabile al 36,0%, contro il 36,4% di febbraio 2014. Su base annua gli inattivi diminuiscono dell'1,4% (-204 mila).
I nostri grafici con i dati Istat
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione totale e giovanile.
Occupazione e disoccupazione.
I nostri grafici. Valori assoluti.
Forze lavoro (in migliaia di unità)
Disoccupati
Detto questo vediamo cosa accade in Europa. Le cose vanno meglio che in Italia ... segno evidente che qui qualcuno al governo ...
Da La Repubblica
Eurozona, il tasso di disoccupazione è in calo all'11,8%
L'Italia, però, registra un dato in controtendenza: il tasso è salito dal 12% del marzo 2013 all'attuale 12,7% con il terzo maggior aumento nell'area euro alle spalle di Cipro e Olanda. Migliora la situazione tra i giovani.
...Tornando ai dati generali, i paesi con più disoccupati si confermano essere Grecia (26,7%, dato di gennaio) e Spagna (25,3%), mentre fra gli altri principali paesi europei la Francia registra un tasso del 10,4%, il Regno Unito del 6,8% e la Germania del 5,1%.
Occupati e disoccupati (dati provvisori)
Dopo la crescita del mese di dicembre e la sostanziale stabilità di gennaio, a febbraio 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,2% (-44 mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,7%, cala nell'ultimo mese di 0,1 punti percentuali. Rispetto a febbraio 2014, l'occupazione è cresciuta dello 0,4% (+93 mila) e il tasso di occupazione di 0,2 punti.
I disoccupati aumentano su base mensile dello 0,7% (+23 mila). Dopo il forte calo registrato a dicembre, seguito da un'ulteriore diminuzione a gennaio, a febbraio il tasso di disoccupazione sale di 0,1 punti percentuali, tornando al 12,7%, lo stesso livello di dicembre e di 0,2 punti più elevato rispetto a febbraio 2014. Nei dodici mesi il numero di disoccupati è cresciuto del 2,1% (+67 mila).
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni mostra un lieve incremento nell'ultimo mese (+0,1%), rimanendo su valori prossimi a quelli dei due mesi precedenti. Il tasso di inattività si mantiene stabile al 36,0%, contro il 36,4% di febbraio 2014. Su base annua gli inattivi diminuiscono dell'1,4% (-204 mila).
I nostri grafici con i dati Istat
Tasso di occupazione
Tasso di disoccupazione totale e giovanile.
Occupazione e disoccupazione.
I nostri grafici. Valori assoluti.
Forze lavoro (in migliaia di unità)
Occupati
Disoccupati
Detto questo vediamo cosa accade in Europa. Le cose vanno meglio che in Italia ... segno evidente che qui qualcuno al governo ...
Da La Repubblica
Eurozona, il tasso di disoccupazione è in calo all'11,8%
L'Italia, però, registra un dato in controtendenza: il tasso è salito dal 12% del marzo 2013 all'attuale 12,7% con il terzo maggior aumento nell'area euro alle spalle di Cipro e Olanda. Migliora la situazione tra i giovani.
...Tornando ai dati generali, i paesi con più disoccupati si confermano essere Grecia (26,7%, dato di gennaio) e Spagna (25,3%), mentre fra gli altri principali paesi europei la Francia registra un tasso del 10,4%, il Regno Unito del 6,8% e la Germania del 5,1%.
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