Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 23 aprile 2015

Litri sintetici

L'articolo che leggiamo online del mensile cartaceo Quattroruote definisce una svolta del futuro quella che ha realizzato una nota casa automobilistica tedesca producendo un carburante sintetico presso un nuovo impianto a Dresda. Sarà sufficiente per salvare il motore termico dall'inesorabile declino in un futuro nel quale estrarre il petrolio costerà sempre di più? Se lo augurano, ma è piuttosto improbabile nonostante gli sforzi messi in atto dalla casa automobilistica. Di che si tratta lo leggiamo nell'articolo che estraiamo e riassumiamo.
Il carburante, 'e-diesel', viene sintetizzato partendo da acqua, anidride carbonica ed elettricità. Una parte di CO2 viene ricavata direttamente dall'aria con una tecnologia sviluppata da un'azienda Svizzera, mentre il rimanente è fornito da una struttura di biogas. Tramite l'elettrolisi, effettuata con energia green ad elevate temperature, si ottiene poi l'idrogeno, il quale viene a sua volta fatto reagire con l'anidride carbonica in due diversi processi chimici a 220 gradi e con una pressione di 25 bar. Il risultato è un liquido composto da idrocarburi chiamato Blue Crude, per l'80% convertibile in diesel sintetico privo di zolfo o areni, utilizzabile da solo o eventualmente mescolato al diesel fossile, in varie proporzioni. In più, sono previsti sistemi di recupero del calore: complessivamente, Audi stima che l'efficienza dell'intero processo si aggiri attorno al 70%.
 Il (la) ministro Johanna Wanka che ha partecipato alla presentazione ha detto che "Questo carburante è un grande successo per la nostra ricerca sostenibile.  Se potessimo utilizzare la CO2 come una materia prima a livello industriale, potremmo gettare le basi della green economy".

Una considerazione semplice semplice. Il sistema messo in opera produce un carburante 'sintetico' con una efficienza del 70%, dicono. Tutti carburanti come quelli tradizionali, benzina e diesel, utilizzati nei motori termici hanno una efficienza media del 25%. Da cui il 70% del e-diesel sul 25 % ci conferma un'efficienza finale del 17,5% mentre in città dove l'efficienza diminuisce con i continui stop&go e i consumi aumentano, si riduce dal 10% al 7%. La restante energia potenziale viene dispersa in calore, attriti e rumore, producendo comunque inquinanti, parti incombuste e molecole prodotte dalla combustione che richiedono l'apporto dell'ossigeno disperso nell'aria atmosferica che a sua volta è una miscela di gas la cui parte preponderante è azoto.

Rendiamoci conto. Si mette su un ambaradan per ottenere un misero 7% di efficienza. In termini energetici è come mettere in banca 100 euro per riprenderne 7. Che affare!! Uno spreco disastroso dell'energia specialmente se lo confrontiamo con l'applicazione dell'energia elettrica nei motori elettrici la cui efficienza è almeno 10 volte superiore. Almeno il 70%.

Litri sintetici? Bocciati!



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2 commenti:

Mauro ha detto...

Wow meno peggio dell'idrogeno!

Penso che se veramente si riuscisse a produrre un combustibile liquido (=facilemnte stoccabile) a partire dalla CO2 presente in atmosfera (e non da gas) potrebbe essere molto interessante!
Ma non per l'autotrazione, piuttosto per accumulare energia prodotta da FV durante l'estate.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Il diavolo si nasconde nei particolari magari quelli non detti e non chiariti. Mi sembra un prodotto del tutto marginale e complicato. A questo piunto forse sarebbe meglio immagazzinare energia dall'idrogeno per utilizzi stazionari (non certo automotive).