I consumi di carburanti vanno a picco e questo accade da anni, cominciando la benzina proseguendo con il gasolio. Insieme precipitano nel baratro della recessione e dietro di essi cadono gli introiti dei gestori delle pompe di benzina e i posti di lavoro.
Un articolo della Faib, la Federazione dei benzinai della Confesercenti, segnala il malcontento in particolare la sezione di Roma che aderendo all'invito rivolto dall'Organizzazione Nazionale esprime condivisione alle scelte di mobilitazione proposte, auspica l'adesione alle stesse dalle altre Federazioni di Categoria e chiama alla mobilitazione tutta la Categoria, rivolgendo un appello alle Federazioni di Categoria dei lavoratori del settore, perché si uniscano alla protesta contro il fallimento dell'intero comparto della distribuzione carburanti.
Si reclama l'intervento immediato del Governo intervenga subito e convochi le parti per affermare i diritti della Categoria violati dalle Compagnie petrolifere, pretendere il rispetto delle disposizioni di Legge disattese, realizzare un piano straordinario di ristrutturazione del settore, ripristinare le gratuità del costo di tutte le transazioni elettroniche”.
Dicono "Basta, basta e basta con una situazione ormai non più sostenibile!"
● Basta con l'aumento indiscriminato dei costi di gestione per oneri impropri scaricati sulle gestioni, che sommati ad un deciso calo dei consumi, ha inginocchiato le gestioni;
● Basta con l'aumento della pressione fiscale locale, compreso ora anche il ripristino dell'onerosità delle transazioni con moneta elettronica;
● Basta con il continuo saccheggio del margine da parte delle Compagnie petrolifere con campagne e sconti di fatto imposti ai gestori, quelle stesse Compagnie che praticano una diffusa e pesante concorrenza sleale con gli impianti automatizzati posti nello stesso mercato di riferimento, con sconti anche di 16 cent. al litro mentre il gestore ne riceve soltanto 3 lordi, rendendo questa attività davvero non più sostenibile.
Senza una chiara inversione di rotta a rischio è l’intera rete distributiva e sono a rischio i 100.000 occupati del settore.
- Petrolio, cavoli amari nei prossimi mesi secondo l'EIA
- I consumi petroliferi italiani nel mese di Aprile, continua la picchiata, - 3,3%, giù i carburanti
- Occupati e disoccupati +0,3 % e -0,2 %
- Il consumo di gas continua a scendere anche ad Aprile : - 16.8 % circa
- Consumi di energia elettrica in Italia: -2,9% ad aprile
- Produzione industriale - 0,5%
- La voglia di pensare positivo per il mercato dell'auto, in Italia un modesto +1.9 % in Aprile
- Veicoli commerciali: crescita del 16,1% nel primo quadrimestre
Un articolo della Faib, la Federazione dei benzinai della Confesercenti, segnala il malcontento in particolare la sezione di Roma che aderendo all'invito rivolto dall'Organizzazione Nazionale esprime condivisione alle scelte di mobilitazione proposte, auspica l'adesione alle stesse dalle altre Federazioni di Categoria e chiama alla mobilitazione tutta la Categoria, rivolgendo un appello alle Federazioni di Categoria dei lavoratori del settore, perché si uniscano alla protesta contro il fallimento dell'intero comparto della distribuzione carburanti.
Si reclama l'intervento immediato del Governo intervenga subito e convochi le parti per affermare i diritti della Categoria violati dalle Compagnie petrolifere, pretendere il rispetto delle disposizioni di Legge disattese, realizzare un piano straordinario di ristrutturazione del settore, ripristinare le gratuità del costo di tutte le transazioni elettroniche”.
Dicono "Basta, basta e basta con una situazione ormai non più sostenibile!"
● Basta con l'aumento indiscriminato dei costi di gestione per oneri impropri scaricati sulle gestioni, che sommati ad un deciso calo dei consumi, ha inginocchiato le gestioni;
● Basta con l'aumento della pressione fiscale locale, compreso ora anche il ripristino dell'onerosità delle transazioni con moneta elettronica;
● Basta con il continuo saccheggio del margine da parte delle Compagnie petrolifere con campagne e sconti di fatto imposti ai gestori, quelle stesse Compagnie che praticano una diffusa e pesante concorrenza sleale con gli impianti automatizzati posti nello stesso mercato di riferimento, con sconti anche di 16 cent. al litro mentre il gestore ne riceve soltanto 3 lordi, rendendo questa attività davvero non più sostenibile.
Senza una chiara inversione di rotta a rischio è l’intera rete distributiva e sono a rischio i 100.000 occupati del settore.
- Petrolio, cavoli amari nei prossimi mesi secondo l'EIA
- I consumi petroliferi italiani nel mese di Aprile, continua la picchiata, - 3,3%, giù i carburanti
- Occupati e disoccupati +0,3 % e -0,2 %
- Il consumo di gas continua a scendere anche ad Aprile : - 16.8 % circa
- Consumi di energia elettrica in Italia: -2,9% ad aprile
- Produzione industriale - 0,5%
- La voglia di pensare positivo per il mercato dell'auto, in Italia un modesto +1.9 % in Aprile
- Veicoli commerciali: crescita del 16,1% nel primo quadrimestre
3 commenti:
Quanto mi piacerebbe sapere il numero preciso dei distributori italiani e il loro andamento nel tempo ma sembra che questa informazione sia più protetta di Fort Knox.
Tu, Massimo, hai qualche sito magico ?
dalle mie parti negli ultimi anni hanno chiuso in molti..
addirittura ieri ho trovato un distributore 'storico' chiuso..
se dovevo fare benzina qualche anno fa, avevo a disposizione una decina di distributori in un paio di km..
adesso devo fare un km abbondante per scegliere un buon prezzo..
e pensare che qualcuno considera 'scomoda' la ricarica elettrica..mah..
No, mi dispiace Myv, non ho questi dati, ma forse si potrebbero trovare, non so. Ogni tanto si sente parlare di numeri tot di pompe straordinariamente più alti in confronto a quelli delle nazioni europee ma a ritrovarli...
In effetti come dice Stefano si devono fare più km per trovare un distributore. Li hanno chiusi in città ma non molti fuori , mi pare.
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