Depurata da un significativo effetto della temperatura, la variazione della domanda elettrica di novembre 2012 diventa -5,1%. Rispetto al corrispondente mese di novembre del 2011, si è infatti avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (21) ma una temperatura media mensile di circa un grado e mezzo superiore.
I 26,1 miliardi di kWh richiesti nel mese di novembre 2012 sono distribuiti per il 47,4% al Nord, per il 29.3% al Centro e per il 23,3% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -4,7% al Nord, -4,9% al Centro e -8,0% al Sud.
Nel mese di novembre 2012 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’82,7% con produzione nazionale e per la quota restante (17,3%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (21,8 miliardi di kWh) è calata del 6,9% rispetto a novembre 2011.
Sono in crescita le fonti di :
produzione idrica (+24,2%),
eolica (+88,0%) e
fotovoltaica (+3,7%).
Sono in flessione le fonti termoelettrica (-17,5%) e geotermica (-1,4%).
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di novembre 2012 rispetto al mese precedente è stata pari a -1,1%. Il profilo del trend si porta sui livelli registrati a fine 2008-inizio 2009.
Nei primi undici mesi del 2012, la domanda di energia elettrica in Italia è risultata complessivamente in calo del 2,7% rispetto ai valori del corrispondente periodo dell'anno precedente; a parità di calendario il valore è -3,1%.
Comunicato Stampa Terna - Roma, 7 dicembre 2012
I grafici, da noi realizzati grazie ai dati di Terna che permettono in un'occhiata di vedere l'andamento dei consumi elettrici mensili italiani a partire dal gennaio 2006. Il primo.
Il secondo grafico, che raggruppa i consumi per anno solare, mette in evidenza il livello più basso toccato nei consumi di energia elettrica del mese di Novembre 2012 degli ultimi 7 anni. Significa forse che la produzione industriale è asfittica? Sembra proprio così, anche a sentire l'ultimo comunicato stampa dell'Istat relativo a Ottobre. In fondo al post vediamo l'andamento della produzione mensile.
Produzione industriale
Corretto per gli effetti di calendario, a settembre l'indice è diminuito del 4,8% in termini tendenziali (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 22 di settembre 2011). Nella media dei primi nove mesi dell'anno la produzione è diminuita del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Grafico ISTAT
Nostro grafico su elaborazione dati Banca d'Italia dal 2004 ad oggi.
Il mese scorso, aggiornando i dati e i grafici relativi ai consumi di energia elettrica, avevo scritto "Potrebbe continuare ad andare male anche nei mesi successivi.... speriamo di no... tanto non costa nulla sperare." Infatti, non è costato nulla ... forse. Io credo che ci costerà e molto, risalire la china diventa sempre più difficile, la povertà di massa avanza.
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I grafici, da noi realizzati grazie ai dati di Terna che permettono in un'occhiata di vedere l'andamento dei consumi elettrici mensili italiani a partire dal gennaio 2006. Il primo.
Cliccare sul grafico per ingrandire
Il secondo grafico, che raggruppa i consumi per anno solare, mette in evidenza il livello più basso toccato nei consumi di energia elettrica del mese di Novembre 2012 degli ultimi 7 anni. Significa forse che la produzione industriale è asfittica? Sembra proprio così, anche a sentire l'ultimo comunicato stampa dell'Istat relativo a Ottobre. In fondo al post vediamo l'andamento della produzione mensile.
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Produzione industriale
Corretto per gli effetti di calendario, a settembre l'indice è diminuito del 4,8% in termini tendenziali (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 22 di settembre 2011). Nella media dei primi nove mesi dell'anno la produzione è diminuita del 6,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Grafico ISTAT
Nostro grafico su elaborazione dati Banca d'Italia dal 2004 ad oggi.
Il mese scorso, aggiornando i dati e i grafici relativi ai consumi di energia elettrica, avevo scritto "Potrebbe continuare ad andare male anche nei mesi successivi.... speriamo di no... tanto non costa nulla sperare." Infatti, non è costato nulla ... forse. Io credo che ci costerà e molto, risalire la china diventa sempre più difficile, la povertà di massa avanza.
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