Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 11 settembre 2011

Le rinnovabili nella produzione di energia elettrica ad Agosto

Ieri abbiamo riportati i dati generici della produzione di energia elettrica in Italia, vedere il post Consumi di energia elettrica in Italia agosto 2011).


Oggi prendiamo in esame i dati relativi alle rinnovabili. 

Nel mese di agosto 2011 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per il 90% con
 produzione nazionale e per la quota restante (10%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,5 miliardi di kWh) si è incrementata del 5,6% rispetto ad agosto 2010.

Sono in crescita le fonti di:
produzione termica (+1%),  
geotermica (+10,5%) e
fotovoltaica (+455,3%).

In flessione le fontii:
idroelettrica (-1,5%) ed
eolica (-1,6%).

Quello che risalta è il forte segno positivo delle fonti di produzione rinnovabile in particolare la produzione da fotovoltaico sia confrontandola con quella prodotta nello stesso mese dell'anno passato che ne mese precedente.


Vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dato Terna.

La produzione di energia dalle rinnovabili con la componente CIP6 (ovvero come vengono vergognosamente definite "assimilate")


Cliccare sul grafico per ingrandire

Il grafico con le sole 'rinnovabili'. Da notare ancora la costante produzione di energia elettrica da  fotovoltaico, che ha ottenuto un ragguardevole incremento nei confronti dello stesso mese dell'anno precedente +  455,3%. Importante anche la crescita della geotermia +10,5 %.


Cliccare sul grafico per ingrandire


Produzione

Idroeletrica     4.114  GWh ( milioni di kWh)
Termica       17.124
Geotermica       442
Eolica                504
Fotovoltaica     1.355


Totale produzione netta   23.539  
di cui CIP6  (falsa energia rinnovabile) 2.127



Leggere anche:
- Consumi di energia elettrica in Italia:ad Agosto 2011: + 4,5%
- Le rinnovabili nella produzione di energia elettrica di Luglio
-  Consumi di energia elettrica in Italia: -3,9% a Luglio

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6 commenti:

Mauro ha detto...

Da cosa dipende la crescita del geotermico?
Sono stati costruiti nuovi impianti?
Migliorati quelli esistenti?

mauriziodaniello ha detto...

Pare che si sia migliorati gli impianti Elettro-Geotermici in toscana. Fatto anche uno nuovo :
http://mondoelettrico.blogspot.com/2011/07/chiusdino-1-nuova-centrale-geotermica.html

Per Idroelettrico il calo è che sono in parte in manutenzione e qualcuno soffre di mancanza d'acqua per una stagione secca ma con i pompaggi questo non sarà un problema.

Per Eolico gli operatori denunciano ancora ritardi per l'allacciamento!

Per le "assimilate" pian piano con il calo degli incentivi stanno chiudendo dato che sopravvivono solo per questo.

Ciao

Silvano Robur ha detto...

Volevo dire una cosina sull'idroelettrico.
C'è di mezzo il cambiamento climatico.
Anche se qualcuno non ci crede.
Fino a 10 anni fa le precipitazioni erano distribuite su un più lungo periodo.
Questo permetteva al suolo di "immagazzinare" acqua in maniera lenta ed uniforme, grazie al fatto che per rendere impermeabile il terreno, occorre molta acqua.
Adesso invece le precipitazioni si concentrano con gli stessi valori in tempi brevi e/o brevissimi.
Quando avviene una precipitazione intensa in breve tempo, l'acqua si lega con le molecole del terreno, diventando una specie di "gel" impermeabile all'ingresso di altra acqua.
Con il risultato che l'acqua "satura" il terreno in maniera stratiforme producendo strati impermeabili.
Così l'acqua che non riesce ad essere assorbita "scivola" sul terreno producendo il fenomeno del ruscellamento.
A danno delle falde che non ricevono il dovuto.
Ed è un danno anche per le piccole centrali idroelettriche : hanno tutte un funzionamento on - off.
Quando arriva la portata in eccesso di un improvviso temporale ... pazienza ! Si aprono la paratie e si "dissipa" l'eccesso di acqua : energia perduta !

Anonimo ha detto...

Per alcuni analisti "attenti" (i soliti Artizzu e Meneguzzo), il calo del cumulato annuale dell'idroelettrico è causa soprattutto della crescita del FV (siamo arrivati a 10,6GWp di potenza allacciata, pari al 10% di tutto il parco generatori italiano!) e questo sarebbe vero in specie per i pompaggi notturni: in sostanza, i gestori delle doppio bacino non troverebbero spesso così conveniente pompare la notte per produrre durante il primo picco diurno, a causa del risicato differenziale di prezzi nelle fasce F1 vs F2-3. Io non so se questo corrisponda al vero, ma ciò che è vero sicuramente è che la produzione FV sta cambiando e parecchio le carte in tavola del mercato elettrico. L'Italia non può fare certamente a meno del suo preziosissimo idroelettrico (la rete, con quasi 20GWp di potenza intermittente di eolico e FV a dispacciamento prioritario, sta in piedi proprio grazie alla forte percentuale delle turbogas e dell'idroelettrico che compensano quasi istantaneamente le incertezze di carichi e produzione intermittenti), ma quali saranno le contromosse dei termoelettrici per recuperare i margini a cui erano abituati? E poi, SERVE LO STORAGE, non è più possibile continuare a ignorare la questione.

mauriziodaniello ha detto...

Per me sia "Silvano Robur" che "Defcon1970" hanno ragione.

Perché? La situazione climatica è peggiorativa dell'idroelettrico ma con l'aumento del FV aumentano i pompaggi che riempiono i bacini idroelettrici per fare accumulo.

Comunque SERVE ancora di più LO STORAGE (accumulo), non è più possibile continuare a ignorare la questione.

Ciao

Anonimo ha detto...

Nel mondo si sta registrando un boom nel settore del fotovoltaico. Io sono d'accordo con www.robertosaija.it: “L’Italia è ancora in tempo a inserirsi nella filiera del fotovoltaico non solo nella produzione di pannelli ma anche nella ricerca tecnologica e di nuovi materiali. Ci sono gli elementi per diventare leader del settore a livello mondiale”