Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


sabato 13 agosto 2011

Le rinnovabili nella produzione di energia elettrica di Luglio

Come abbiamo riportato nel post di qualche giorno fa ( Consumi di energia elettrica in Italia: -3,9% a Luglio ), nel mese di luglio 2011 l'energia elettrica richiesta dal Paese ha raggiunto i 30.247 GWh, in diminuzione del 3,9% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.  Il saldo di energia con l'estero fa segnare una diminuzione del 12,6%.


Quello che risalta è il forte segno positivo delle fonti di produzione rinnovabile in particolare la produzione da fotovoltaico sia confrontandola con quella prodotta nello stesso mese dell'anno passato che ne mese precedente.


Vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dato Terna.

La produzione di energia dalle rinnovabili con la componente CIP6 (ovvero come vengono vergognosamente definite "assimilate")


Cliccare sul grafico per ingrandire

Il grafico con le sole 'rinnovabili'. Da notare ancora il balzo ulteriore in alto della produzione di energia elettrica da fotovoltaico, +  454,7%  rispetto al luglio 2010, e in valori assoluti, mentre l'energia eolica registra un + 66,7%, luglio 2011/2010. 


Cliccare sul grafico per ingrandire


Produzione

Idroeletrica     4.811  GWh ( milioni di kWh)
Termica       19.284
Geotermica       445
Eolica               697
Fotovoltaica    1.370
Totale produzione netta 26.607
di cui CIP6  (falsa energia rinnovabile) 2.407


Leggere anche:
-  Consumi di energia elettrica in Italia: -3,9% a Luglio
.

4 commenti:

Silvano Robur ha detto...

Non c'è niente da commentare.
La cosa che mi preoccupa è che zio Silvio voglia tagliare gli incentivi dal 1° gennaio 2012.

GAle ha detto...

Ovviamente visto che i costi non giustificano i risultati.
Fra l'altro se si continua così saranno da installare nuovi GW di termoelettrico a gas per correre dietro ai buchi ed evitare instabilità della rete.
Piuttosto ora è da far sul serio per costruire nuovo idro a pompaggio, altrimenti col cavolo che si può tagliare l'uso del gas, a fronte di tutti i bei miliardi di incentivi che cacciamo fuori ogni anno.

Defcon70 ha detto...

Quoto GAle, il fotovoltaico sta diventando ingombrante e il taglio agli incentivi era semplicemente dovuto. Questo Governo di sbandati è stato sicuramente colpevole nel farsi cogliere impreparato già ai tempi del terzo Conto Energia, dove c'erano già tutte le evidenze di quello che sarebbe successo di lì a sei mesi. E invece che fanno? Il decretino-cretino salva Alcoa! E quando è tardi corrono ai ripari e tutti a lamentarsi che così si destabilizza il mercato (tutti si fa per dire: Assosolare di sicuro).

Esempi delle alternative per spendere meglio gli stessi soldi?
1) Con due soli mesi di incentivi Conto Energia tipo aprile-maggio si darebbe una sferzata decisiva alla ricerca sul geotermico del progetto "Marsili"; almeno 4GW di potenza per 8000 ore all'anno in grado di mandare in pensione tutto il parco più vecchio del termoelettrico italiano. L'olio combustibile che esce dalle nostre raffinerie lo mandiamo in Cina, che lì comprano tutto basta che bruci.
1a) In alternativa, li dai all'ENEA come budget di spesa per la ricerca su fonti rinnovabili serie e che siano utili nel nostro contesto energetico e/o per lo storage.
2) Spostare più incentivi sull'eolico innovativo, ossia quello di alta quota e quello off-shore, più continui nella produzione e meno impattanti da un punto di vista paesaggistico di quello attuale (che comunque a me piace e parecchio; altrettanto non si può dire per molti altri italiani).
3) Spostare più incentivi sul solare termodinamico, che è il grande trascurato nel nostro mix energetico
4) Spostare più incentivi sulla CCS, così possiamo ricominciare a usare un po' del nostro carbone del Sulcis-Iglesiente
5) favorire la filiera agro-energetica per la sola parte di logistica per il recupero di scarti e potature di colture esistenti (solo in Toscana, le potature di vite e ulivo potrebbero fornire 7TWh di energia elettrica e 18TWh di energia termica all'anno)
6) Creare le condizioni affinché gli italiani proprietari di case si decidano a migliorarne l'efficienza energetica di involucro edilizio e impianti, visto che neppure il 55% di detrazione IRPEF ne ha scalfito l'inerzia nell'ultimo lustro. Se non bastassero i soldi, chiudiamo 30 Enti inutili a caso (anche a scegliere con gli occhi bendati non si sbaglia...) e dotiamo l'ENEA di un braccio operativo distribuito sul territorio che abbia come scopo quello di abbassare i costi delle ristrutturazioni energetiche.

Non abbiamo bisogno della nuova lobby del FV che dia ancora più inerzia al nostro Paese già ampiamente fermo.

Anonimo ha detto...

Chiedo venia, nel commento sopra ho scritto una imprecisione: 7TWh è la massima produzione di energia elettrica da gassificazione potature di vite e olivo di tutto il Centro-Sud italiano, dove per l'appunto sono concentrate maggiormente queste due colture. La sola Toscana potrebbe contribuire per poco più di un decimo.
Ovvio che altre colture legnose diffuse in tutta italia possano dare altri sostanziosi contributi.