Una nuova mazzata sul progetto francese del reattore nucleare EPR (European Pressurised Reactor) in fase di costruzione a Flamanville in Francia. Un altro ritardo e, naturalmente, un nuovo aumento dei costi.
Siamo contenti (!?), si fa per dire, che l'EPR sia stato scelto dall'Enel (partecipando con il 12% alla costruzione in territorio francese) per la rinascita del nucleare in Italia.
La società francese omologa all'Enel, la EDF (Électricité de France) ha dichiarato che il ritardo è di due anni, si parla del 2014, e il costo è lievitato a 5 miliardi di euro, invece dei 3,3 miliardi preventivati. Cioè costerà più del 50%. Ottimo preventivo, insomma, un bel progetto, non c'è che dire.
Le cose non sembrano andare meglio per la centrale gemella finlandese di Olkiluoto.
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