Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 17 febbraio 2009

Sotto il segno di Costantino


Il titolo su repubblica.it mi fa sussultare.

Al vaglio una proposta di legge per lo stanziamento di un Fondo di 20 milioni di euro a favore dello sviluppo di automobili a zero emissioni



Mi dico : vuoi vedere che qualcuno ha imparato a camminare sulle acque?

Continuo a leggere:

Un Fondo di 20 milioni di euro da utilizzare - per i prossimi cinque anni - in favore della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione di sistemi di mobilità


Si,sissi, vai, vai... leggo


con impiego di idrogeno e combustibili ultra puliti di nuova generazione di origine biologica.


Idrogeno? combustibili ultra puliti? origine biologica? ma che, che,che eeeeeh?
Il bla bla bla continua . Lo riporto nella sua totalità per favorire il senso dell'orrore.

E' l'oggetto di una proposta di legge a firma di Costantino Boffa, parlamentare del Pd, divisa in 7 semplicissimi articoli tutti volti a concretizzare al di là delle parole l'ambizioso progetto europeo di una mobilità ecologica su gomma.
Destinatari del fondo (secondo l'articolo 3) saranno le Regioni, le Province, i Comuni, le Università e gli Enti pubblici e privati di ricerca e di produzione di Idrogeno e di combustibili ultrapuliti di nuova generazione di origine biologica, mentre l'articolo 6 prevede, senza oneri per la finanza pubblica, l'istituzione di un Comitato di gestione formato da quattro rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'Ambiente.
Dal canto suo il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dovrà prevedere, entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge, anche le linee guida che definiscono i destinatari, le tipologie e le caratteristiche degli interventi finanziabili oltre alle modalità di funzionamento del Fondo. Ai 20 milioni si farà fronte mediante una corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale iscritto nel programma "Fondi di riserva e speciali" della missione "Fondi da ripartire" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2009.
Ecco il testo della relazione del Presidente della Commissione Trasporti

Notizia del 27/01/2009

Mobilità sostenibile. L'on. Boffa presenta una proposta di legge.

Il 26 gennaio, l’on. Costantino Boffa, componente della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, ha presentato una proposta di legge denominata “Misure di sostegno per lo sviluppo di sistemi di mobilità ad alta sostenibilità con impiego di idrogeno e carburanti ultrapuliti di nuova generazione di origine biologica”. La proposta di legge Boffa è finalizzata alla promozione di sistemi di mobilità ad alta sostenibilità, attraverso l’istituzione, presso il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, di un Fondo a favore della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione, per sostenere lo studio, la sperimentazione, la prototipazione, la omologazione e la promozione di veicoli passeggeri e commerciali leggeri alimentati da idrogeno, prodotto con ausilio di fonti di energia rinnovabile, e da combustibili ultrapuliti di nuova generazione di origine biologica. “Con l’istituzione del suddetto Fondo – ha illustrato l’on. Boffa nel corso della conferenza stampa – si intende promuovere interventi di filiera per lo studio e la realizzazione di sistemi per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno prodotto con ausilio di energia solare o altra fonte di energia rinnovabile; di sistemi per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di combustibili ultrapuliti di nuova generazione di origine biologica; di prototipi di veicoli alimentati ad idrogeno o con combustibili ultrapuliti di nuova generazione di origine biologica; delle procedure di omologazione per i suddetti veicoli; di reti di monitoraggio intelligente finalizzate al controllo dell’efficienza e della sicurezza dei veicoli del tipo considerato e di posteggi esclusivi muniti di stazioni di controllo e di ricarica”. Destinatari del Fondo sono, nelle intenzioni del legislatore, le Regioni, le Province, i Comuni, le Università e gli Enti pubblici e privati di ricerca. “Occorre affrontare con urgenza le sfide poste dai cambiamenti climatici dovuti alle emissioni antropiche di gas a effetto serra, derivanti principalmente dall'uso di combustibili di origine fossile – ha proseguito l’on. Boffa – attraverso una nuova, vasta ed ambiziosa politica energetica. In questo quadro, il settore della mobilità su gomma si contraddistingue per la sua potenziale capacità di ridurre le emissioni di gas a effetto serra e l'inquinamento, soprattutto nell’ambito delle aree urbane. In questi ultimi trent’anni, infatti, la mobilità delle persone su autovettura privata è aumentata, nel nostro Paese, del 214%. Allo stato attuale il nostro Paese risulta essere quello, fra i 15 dell'Unione europea, in cui si “consuma” più mobilità di persone, con una media di oltre 16.200 km pro capite/anno di cui solamente il 3,5% ciclo pedonali. A fronte di tali dati si registra un forte incremento nell’uso dell’auto. E’ in un tale contesto che la presente proposta di legge intende fornire un contributo finalizzato a produrre un profondo cambiamento nel settore della mobilità su gomma, promuovendo una mobilità “pulita” e sostenibile, con impiego di idrogeno e combustibili gassosi di nuovissima generazione di origine biologica, a ridottissimo impatto ambientale, e, al contempo, creando condizioni favorevoli per lo sviluppo di veicoli e sistemi di mobilità sostenibile ad alto valore tecnologico. Questa proposta vuole altresì fornire una spinta positiva e forte, rivolta non solo ai grandi gruppi industriali, ma anche a quei sistemi locali, sia istituzionali che del mondo produttivo e della ricerca che hanno prodotto esempi innovativi e significativi nell’ambito della mobilità sostenibile, non solo in termini di prototipi, ma anche in termini di produzione de localizzata, quindi distribuita, di combustibili ultrapuliti prodotti con ausilio di energia derivante da fonti rinnovabili o con l’impiego di reflui e sostanze di origine biologica, così come definito da nuove tecnologie internazionali, come nel caso dei carburanti ultrapuliti (esempio “caso Magnegas”), di recente pubblicato da riviste specializzate del settore. La proposta nasce altresì sulla base delle esperienze compiute in questi anni dal sistema istituzionale locale che con la collaborazione della Provincia, dell’Università, di enti di ricerca e di aziende private, ha dato vita alla sperimentazione ed alla realizzazione di iniziative, progetti, prototipi di autoveicoli ad idrogeno con celle a combustibili ad emissioni zero di grande vitalità e interesse. Il tutto non ha trovato finora un quadro normativo di riferimento nazionale in grado di consentire lo sviluppo di queste esperienze. Con questa proposta di legge si vuole dunque superare questo problema e porre il tema al centro non solo di esperienze locali, ma anche di una nuova e diversa politica dei trasporti ispirata alla mobilità sostenibile”.


Qui
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa mattina ho un gran mal di testa.
Non riesco a concentrarmi.
Ho letto l'articolo due volte.
Ma dove è riportato che si può liberamente convertire un'auto in elettrica senza dover chiedere nulla a mamma FIAT ?
Perchè questa sarebbe l'unica cosa originale.
Il resto mi ricorda un decreto fatto nel 1935 da zio Benito per limitare l'uso di prodotti petroliferi per il trasporto e favorire l'uso di gasogeno alimentati a biomasse.
All'epoca avevano qualche problema con le inique sanzioni perchè avevamo aggredito l'indifesa Abissinia.
Ma adesso, oltre a Berlusconi, che colpa abbiamo ?

Anonimo ha detto...

Questa mattina ho un gran mal di testa.
Non riesco a concentrarmi.
Ho letto l'articolo due volte.
Ma dove è riportato che si può liberamente convertire un'auto in elettrica senza dover chiedere nulla a mamma FIAT ?
Perchè questa sarebbe l'unica cosa originale.
Il resto mi ricorda un decreto fatto nel 1935 da zio Benito per limitare l'uso di prodotti petroliferi per il trasporto e favorire l'uso di gasogeno alimentati a biomasse.
All'epoca avevano qualche problema con le inique sanzioni perchè avevamo aggredito l'indifesa Abissinia.
Ma adesso, oltre a Berlusconi, che colpa abbiamo ?

Massimo J. De Carlo ha detto...

".. c'è del marcio in Danimarca" diceva William... produrranno biometano? in Danimarca.

Anonimo ha detto...

Anche a me è venuto in mente lo zio B. ma non per limitare l'uso di prodotti petroliferi come dice Silvano, piuttosto per il fatto che si dice che ai suoi tempi si pagassero le persone per scavare buche e richiuderle. Ecco cosa si sta facendo con l'idrogeno: si pagherà per scavare buche, e poi si pagherà per richiuderle. Mi auguro soltanto che che i nostri finti-simil-eco/real-profond-ignoranti onorevoli non facciano la stessa fine dello zio B.