Anche oggi riportiamo (in parte) un articolo uscito su La Stampa online. Il 15 febbraio Piero Bianco scrive :
Non basta per guarire l’ambiente, ma è una medicina che aiuta. Soprattutto, come ammette il direttore generale di Honda Italia Alessandro Skerl «è l’occasione per comprare qualcosa con cui distinguersi e che ci fa sentire la coscienza a posto, un prodotto che oggi è comunque la miglior risposta all’inquinamento nei centri urbani». L’ibrido è di gran moda. I costruttori si sfidano nel progettare e proporre modelli a propulsione mista: motore a benzina (o Diesel) abbinato all’elettrico. Si abbassa la media delle emissioni nocive, si consuma meno, si ottengono gli incentivi e si viaggia pure in presenza di blocchi ecologici. Anche se l’auto "tutta elettrica" è ben altra cosa perché le batterie, nelle ibride, assolvono un ruolo decisamente marginale...... perché in città l’ibrido oggi ha un senso, in autostrada invece è solo tecnologia in più da portarsi a spasso.
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3 commenti:
negli USA comprano le PRIUS e poi con dei kit gli aggiungono una batteria (o sostituiscono quelle di serie), in genere, agli ioni di litio ed estendo l'autonomia elettrica pura a 50 km. Poi arriverà quella nuova che incorpora già questo concetto.
Però il punto di arrivo di una filiera automotive più efficiente, è senz'altro mettere in giro mezzi a trazione e frenata (a recupero cinetico 85%) elettriche, con 4 motori in ruota, che comportano altri preziosi vantaggi dinamici.
Ho avuto il piacere di viaggiare su un taxi ibrido a Bologna. Purtroppo il taxista non ha saputo rispondere alle mie domande impertinenti sul funzionamento... dato il prezzo che mi ha fatto, credo che avrebbe dovuto almeno provarci...
Daniele, secondo me il sistema di ibridizzazione della Prius è una strada sbagliata e un'operazione puramente pubblicitaria il cui fine essenziale è quello di continuare ad avere veicoli col motore a scoppio.
Lena, sarei curioso di sapere quali erano le tue "domande impertinenti".
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