Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 3 settembre 2008

Slovacchia, Enel ed impianto nucleare

In bocca al lupo al popolo slovacco.


L´azienda Slovenske Elektrarne ha lanciato un bando per trovare un costruttore allo scopo di terminare due nuovi blocchi presso l´impianto nucleare di Mochovce, riporta il Budapest Business Journal. L´azienda, gestita dall´Enel, che ne è proprietaria per il 66 percento, ha dichiarato che i concorrenti devono presentare le lettere d´interesse entro il 18 settembre, mentre le richieste finali devono arrivare entro l´8 dicembre. I lavori di costruzione del terzo e quarto blocco dell´impianto inizieranno il 1 aprile 2009 e termineranno entro la fine di giugno 2013, al costo di 1,6 miliardi di euro. I lavori sui blocchi iniziarono nel 1987, ma sono stati fermati nel 1992. Il bando non include gli aspetti tecnici dei blocchi, ma riguarda solo la finitura degli edifici, lo scavo dei canali per l´acqua e gli impianti di raffreddamento e di condizionamento dell´aria. L´impianto è il più recente dei due impianti nucleari presenti in Slovacchia. Secondo il premier, Fico, un ritardo nella costruzione dello stesso danneggerebbe l´economia del Paese.

Fonte: portalino.it


I retroscena dei reattori di Mochovce
Greenpeace presenta un rapporto sulla sicurezza degli impianti Enel di Mochovce
15 Maggio 2007
Roma, Italia — Enel e il nucleare sovietico. Il caso Mochovce. In attesa dello studio di fattibilità dell'Enel - che era previsto per fine aprile - Greenpeace presenta un rapporto sulla sicurezza dei reattori di Mochovce. Gli impianti - realizzati con tecnologie sovietiche obsolete - sono in fase di costruzione molto avanzata. Le possibilità di intervento sono poche. E i rischi sono tanti. l rapporto - redatto in ceco e tradotto in inglese - si basa su un documento del 2002 di Slovenske Elektrarne. Enel controlla Slovenske Elektrarne - la società elettrica slovacca da poco privatizzata - con il 66 per cento delle azioni. Greenpeace denuncia, da tempo, l'assurdità del piano di investimenti Enel sul nucleare slovacco: è in gioco un investimento colossale di 1,8 miliardi di euro su una tecnologia obsoleta - si tratta di reattori sovietici di seconda generazione - che non rispetta gli standard di sicurezza occidentali.

Fonte: GreenPeace

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Fatemi capire : dall'articolo si desume che i lavori riquardano sono le opere civile ed impiantistiche ausiliare ad esclusione dell'impianto di produzione di energia elettronucleare.
Giusto ?
Ma questo tipo di reattore è forse quello senza la doppia camicia di protezione nella cupola contenente il reattore ?

Anonimo ha detto...

io volevo chiedere una cosa a qualcuno piu esperto di me che sicuramente vvisita questo sito: la guerra in iraq costa agli americani qualcosa come 10miliardi di dollari al MESE!! non ricordo bene da quanto tempo siano in iraq ma penso siano più di 3 anni: domanda: quanti Mw di produzione elettrica di fotovoltaico si potevano installare con circa 360 miliardi di dollari negli USA? Mah!...

Anonimo ha detto...

Giusta osservazione ....