Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 14 settembre 2008

La casa passiva

In Provincia di Padova nel Comune di Borgoricco il geometra Gian Piero Marchiori ha realizzato una casa passiva, o perlomeno una casa che si avvicina agli standard qualitativi della Passivhaus tedesca - passivhaus secondo il termine originale di lingua tedesca, è un'abitazione che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento "convenzionale".
Con la progettazione e la realizzzazione di questa casa, Marchiori ha raggiunto inaspettati traguardi:
ha abbattuto i costi complessivi di edificazione pareggiandoli con una di tipo tradizionale (costi elevati dei materiali compensati con la poca manodopera impiegata, circa 15 giorni lavorativi);
ha passato l’estate senza condizionatore, visto che la casa è ben ventilata e nessuna finestra è esposta al sole;
la casa è molto luminosa perché dispone di molte vetrate, tutte rigorosamente dotate di vetri termici;
il riscaldamento è assicurato da una piccola stufa a pellet / legno / cippato, a costo iniziale pari a zero, perchè brucerà il legno avanzato dalla costruzione della casa;
per il riscaldamento dell’acqua ha installato un boiler (in dotazione con la stufa) che, in inverno viene scaldata dalla stufa ed in estate da un pannello solare;
la lavastoviglie e la lavatrice sono allacciate alla condotta dell’acqua calda quindi consumano meno elettricità per il riscaldamento dell’acqua;
ha predisposto l’illuminazione del giardino alimentata da batterie che si ricaricano durante il giorno tramite pannelli fotovoltaici (ne bastano 2 per assicurare all’incirca 100W);
le acque piovane vengono raccolte in cisterne interrate per poi usarle per annaffiare il giardino.

Fonte: casapassiva.com

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Tempo fa leggevo un articolo dal titolo intrigante "A che serve l'impianto di riscaldamento ?". L'autore descriveva la realizzazione di una abitazione in legno isolata con 25 cm di coibentazione, dotata di ricambio dell'aria con recuperatori di calore. La cosa non deve stupirci : nei centri storici non era infrequente avere abitazioni con murature spesse anche mezzo metro e riscaldate con una stufa posta nella parte centrale dell'appartamento. Le porte avevano i sovraluce che venivano aperte d'inverno per poter scambiare il calore con tutta la casa sfruttando i moti convettivi. Non c'erano termosifoni.

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

good start