"Una centrale in mezzo alla Pianura padana, significherebbe in caso di incidente, mettere in discussione tutta l'area dove produciamo la maggioranza del nostro cibo e dove c'è la maggior parte dell'acqua disponibile in Italia". Nucleare no grazie. Meglio le fonti rinnovabili che sono meno costose e piu' sicure. Cosi' la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, replica all'intenzione del governo di avviare nei prossimi anni la costruzione di nuove centrali nucleari. "Il nucleare -osserva Bresso- e' al momento una tecnologia molto costosa anche per i costi di smantellamento a fine vita dell'impianto, ha un rischio incidenti bassissimo ma non nullo, per questo noi preferiamo puntare sulle fonti rinnovabili e ragionare anche per l'energia concentrata sulle diverse soluzioni che il solare consente, anche su altre possibilità, come per esempio quelle offerte dall'eolico". Assolutamente "poco probabile" poi, l'eventualità che una delle centrali nucleari possa essere realizzata in Piemonte. "E' una soluzione molto poco probabile -osserva- proprio perché il rischio di incidente è molto basso ma non nullo. Pensare di avere una centrale in mezzo alla Pianura padana, lungo il Po, significherebbe in caso di incidente mettere in discussione tutta l'area dove produciamo la maggioranza del nostro cibo e dove c'è la maggior parte dell'acqua disponibile in Italia. Un incidente in pianura padana sarebbe un disastro di proporzioni tali che anche a rischio bassissimo non può essere corso. Se il paese vuole tornare al nucleare studi situazioni meno a rischio, ad esempio lungo il mare dove comunque la dispersione sarebbe diversa". Qui
Il ricorso al nucleare è una scelta obbligata per chi non ha un approccio scientifico al problema dell'energia. E' favorevole al nucleare anche chi tralascia l'aspetto economico sul medio lungo periodo dell'investimento il cui ritorno economico apparentemente avviene dopo qualche decina di anni ma che in realtà viene azzerato (o peggio) pensando che quell'impianto dovrà essere smantellato, messo in sicurezza e messo 'in discarica' il materiale fissile non più utilizzabile ma ancora radioattivo per millenni. A tutti gli effetti non è vero che l'energia elettrica prodotta dal nucleare è a minor costo rispetto altre fonti di energia possibili. Dimentichiamoci il petrolio e il gas in esaurimento cercando di guardare in avanti senza lamentarci degli errori del passato e dello spreco e dei danni che abbiamo procurato al pianeta. In tema di sicurezza non mi sentirei tanto tranquillo fino a che i dati che il tecnico della centrale nucleare vede nella sua consolle non verranno resi pubblici in tempo reale in rete in modo tale che ciascuno di noi possa controllare.In tema di sicurezza non mi sentirei tanto tranquillo fino a che i dati che il tecnico della centrale nucleare vede nella sua consolle non verranno resi pubblici in tempo reale in rete in modo tale che ciascuno di noi li possa controllare senza falsificazioni. Non è raro che si sappia di un incidente solo dopo qualche mese (o forse mai) a meno che non sia tanto evidente da attrarre l'attenzione della popolazione circostante. Credo che questa trasparenze non sarà Mai attuata , non potrà mai esserlo per 'evidenti' ragioni. Ciò che non si vede non esiste per il popolo delle partite di calcio e dei reality TV.
(la foto: la centrale dismessa di Caorso)
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Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.
lunedì 26 maggio 2008
Nucleare, Bresso: "Troppo costoso meglio puntare su rinnovabili"
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11 commenti:
Il sunto di queste notizie è il seguente : senza aiuto pubblico il nucleare non conviene. Faccio notare che il sistema del finanziamento pubblico alle opere private in Italia è fortemente limitato dalla normativa comunitaria.
Per quale motivo il cittadino italiano deve tirar fuori soldi per finanziare la centrale nucleare di proprietà del signor Rossi ?
E' vero che l'Italia è il paese dei miracoli, dove società di diritto privato (privato !!) è fatta con soldi pubblici ( ... di tutti noi, per intenderci).
E' come se io chiedessi a tutti i partecipanti di Mondoelettrico 1'000 Euro ciascuno perchè mi devo rifare il tetto di casa. Ma vi sembra giusto ? In Italia succede questo !
Il tutto illudendoci che il combustibile fissile ci sia in abbondanza. Ora, a parte la variabilità delle cifre tra produzione e consumo, l'unica cosa certa è che l'uranio prodotto non copre il consumo se non per un 80 % (...sono un ottimista !!!). Il restante 20 % dove lo andiamo a prendere ?
Scusatemi, sono ancora io.
Un piccolo inciso sulle privatizzazioni vere e quelle fasulle.
In Italia se fosse vero che tutto è stato privatizzato, le centrali nucleari se le devrebbero costruire i privati. Senza se e senza ma.
Vediamo quanti saranno i privati capaci di farsi avanti. Io aspetto.
La Confindustria si prepari a costruire la sua centrale. Vediamo con quali soldi e con quale uranio.
Una piccola osservazione sul patrimonio edilizio. In Italia, paese statalista ( a parole) il patrimonio dell'edilizia pubblica non supera il 4 %. In Germania, paese ultracapitalista (nei fatti), la percentuale arriva al 32 %. Ed è pieno zeppo di pannelli termosolari e fotovoltaici. In un colpo solo la Germania, incrementando il patrimonio immobiliare pubblico, le Case Popolari per intenderci, ha risolto il problema abitativo e quello dello sfruttamente delle risorse rinnovabili. Siamo forse più scemi ?
dove hai letto che le centrali nucleari saranno private? una centrale nucleare dovrebbe costare qualche miliardo di euro. dove li prendono i soldi per 10 centrali?
figuriamoci poi dove andremo a finire se dopo le telecomunicazioni, le autostrade ci mettiamo a vendere agli stranieri, dandogli carta bianca, anche le centrali nucleari. penoso.
a riguardo del nucleare, ci sono proposte interessanti che vengono da Rubbia (usare il torio invece che l'uranio), che pero' non sembrano far risuonare campanelli. serebbe utile che venissero discusse con altri esperti specialmente in merito alla fattibilita'. invece nessuno le confuta, e contemporaneamente tutti se ne fregano. non solo in italia, ma anche all'estero.
il fatto che utilizzando il torio non ci sarebbero piu' connessioni con applicazioni belliche, fa pensare ad una motivazione ovvia per cui all'estero non frega niente a nessuno di questo tipo di centrali...
alla faccia di nazioni che nell'inconscio collettivo italiano vengono considerate pacifiche come la svezia, finlandia, spagna, giappone..
Rispondo a Zafassa.
a) Una volta l'ENEL era di proprietà pubblica. Oggi è privata. La normativa comunitaria vieta che lo Stato finanzi opere private. E' per questo che la Cassa del Mezzogiorno è stata chiusa. Non so quale alchimia giuridico - amministrativa l'odierno governo si inventerà per finanziare un'opera privata quale è una centrale nucleare.
b) Zafassa, questa del Torio non la sapevo ! Se tu dici che il Torio può sostituire l'Uranio allora il problema della scarsità del combustibile fissile non ha ragione di esistere. Sai qualcosa del problema delle scorie ?
Per l'utilizzazione del Torio al posto dell'uranio bisogna utilizzare il condizionale. Riprendo le parole del Prof. BArdi sul suo documento 'Nucleare: la posizione di ASPO_Italia':"Esistono anche altre tecnologie nucleari che vengono descritte nella letteratura come
potenzialmente utilizzabili per produrre energia. Fra queste l’uso del torio al posto dell’uranio, l
“amplificatore energetico” e la fusione nucleare. Nessuna di queste proposte ha mai raggiunto lo
stadio di un prototipo in grado di produrre energia e i tempi per il loro sviluppo sono come minimo
di diversi decenni."
Riassumo : al Mondo non esistono centrali elettronucleari alimentate a Torio. Ci stiamo solo pensando. Giusto ?
L'affermazione "Nessuna di queste proposte ha mai raggiunto lo
stadio di un prototipo in grado di produrre energia" e' falsa se riferita alle centrali nucleari basate sul ciclo del torio.
-in india c'e' un reattore di ricerca (kamini) che ha raggiunto criticita' nel 96, e varie altre in programma.
-il fuji msr (molten salt reactor), consorzio giapponese, russo, americano.
altro discorso e' l'amplificatore proposto da rubbia (su cui e' necessario discutere) e la fusione.
Zafassa, non sono contrario al nucleare. Ma una centrale si costruisce in 5 anni, i pannelli fotovoltaici si montano in 5 giorni. Adesso siamo nei guai. Tra 5 anni staremo peggio !
Comunque ben venga il Torio. Ho scritto sul pos successivo. Vedi cosa ne pensi.
Silvano Robur,
cosa intendi con "il torio puo' sostituire l'uranio"?
il torio232 bombardato con neutroni diventa uranio233 che e' fissile e con proprieta' migliori a questo scopo del u235 che viene comunemente usato. quindi il torio viene usato in un "ciclo di riproduzione".
siccome 98-99% del materiale fissile verra' fisso prima che il non fisso raggiunga u236, solo una parte trascurabile diventera' plutonio239 e 240, usata per fare bombe nucleari, al contrario delle centrali (essenzialmente tutte) che usano l'u235 arricchito come fissile. questa' secondo me e' la ragione piu' ovvia per cui (all'estero, visto che in italia la questione non e' rilevante)
se ne fregano di costruire tali centrali.
inoltre usando il ciclo del torio si producono molte meno scorie, quasi tutte con tempi di dimezzamento di meno di 30 anni.
referenze:
http://en.wikipedia.org/wiki/Liquid_fluoride_reactor
http://en.wikipedia.org/wiki/Thorium_fuel_cycle#Thorium_cycle
http://en.wikipedia.org/wiki/Nuclear_reactor
http://thoriumenergy.blogspot.com/
leggere l'intero blog, pretty good
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