Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 16 maggio 2008

La Nuova ondata di impianti nucleari deve affrontare costi elevati

In un articolo di Rebecca Smith sullo statunitense "The Wall Street Journal" del 12 maggio 2008 si legge:

Una nuova generazione di centrali nucleari è nel disegno quadro degli Stati Uniti, ma il costo dei progetti causa allarme: da 5 miliardi di dollari a 12 miliardi di dollari ad impianto risulta essere dal doppio al quadruplo il costo approssimativo rispetto alle precedenti stime. L'energia nucleare ha recuperato favore come alternativa ad altre fonti di generazione di energia, come ad esempio gli impianti a carbone, che hanno visto diminuire l'attenzione perché essi sono la principale fonte di inquinamento. Ma il costo elevato per la realizzazione degli impianti potrebbe portare i consumatori a pagare un costo superiore delle fatture dell'energia elettrica ed inevitabilmente rinfocolare il dibattito sulla capacità ed idoneità del nucleare a soddisfare il crescente fabbisogno energetico.

L'originale è qui

New Wave of Nuclear Plants Faces High Costs
By Rebecca Smith

A new generation of nuclear power plants is on the drawing boards in the U.S., but the projected cost is causing some sticker shock: $5 billion to $12 billion a plant, double to quadruple earlier rough estimates. Nuclear power is regaining favor as an alternative to other sources of power generation, such as coal-fired plants, which have fallen out of favor because they are major polluters. But the high cost could lead to sharply higher electricity bills for consumers and inevitably reignite debate about the nuclear industry's suitability to meet growing energy needs.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Negli Stati Uniti, dove l'intervento dello Stato è più leggero che da noi, tutti gli oneri per la costruzione delle centrali nucleari è posta a carico del privato.
E' vero che esistono una serie di falicitazioni fiscali cosidette di "filiera".
Cosa significa questo ?
Che gli Stati Uniti sono una potenza militare dotata di bombe nucleari. Nella produzione di questi ordigni avere qualche centrale elettronucleare in più significa abbassare i costi industriali per la produzione e gestione del materiale fissile.
Lo si capisce analizzando il fatto che i costi fissi si andrebbero a dividere su una più ampia platea di consumatori quali impianti civili e militari per la produzione di energia e di armi nucleari. Detto questo torniamo al punto di partenza che viene attentamente analizzato nell'articolo. Il privato viene lasciato completamente solo nella ricerca del sito, nella progettazione, nella gestione, nella dismissione dell'impianto. Questo comporta da parte del potenziale gestore dell'impianto un controllo delle principali voci di costo e degli oneri finanziari ed assicurativi che l'intervento comporta. Volendo supporre (ricordo che la normativa italiana vieta la costruzioni di impianti di questo genere) di voler esportare l'esempio in Italia, la centrale elettronucleare va vista come opera pubblica in quanto la sua utilità è di preminente interesse pubblico. Quindi dovremmo applicare la normativa sulle opere pubbliche di cui al D.L.vo 163/2006. Visto la assoluta mancanza di fondi pubblici bisognerebbe che fosse il privato a farsi avanti accollandosi :

- Costi di progettazione.
- Costi di costruzione.
- Costi di gestione.
- Costi di dismissione.
- Oneri finanziari.
- Oneri assicurativi.

Faccio notare che le opere pubbliche in Italia DEVONO essere coperte da assicurazione.
Francamente non so quale assicurazione sarà capace di farsi avanti per assicurare una centrale nucleare.
So solo che una gara di appalto per la costruzione e gestione di una centrale elettronucleare è stata fatta nel Regno Unito (l'articolo è apparso su Mondo Elettrico). Nessun privato ha però partecipato. Se il nucleare è così conveniente come dicono, perchè nessun privato si fa avanti ?

Anonimo ha detto...

imparato molto