La Giunta regionale della Lombardia ha approvato i criteri di attuazione del Piano, già varato lo scorso 2 agosto, per prevenire e contenere gli episodi acuti di inquinamento atmosferico, in particolare quello da polveri sottili (PM10), nel periodo invernale. Il Piano prevede il fermo programmato dei mezzi piu' inquinanti (autoveicoli benzina e diesel Euro 0 e diesel Euro 1, ciclomotori e moto a due tempi Euro 0) dal 15 ottobre 2007 al 15 aprile 2008, dal lunedì al venerdì (escluse anche le giornate festive infrasettimanali) dalle 7.30 alle 19.30. Il provvedimento, che si applica nella nuova zona critica A1, e' stato illustrato oggi in una conferenza stampa dal presidente Roberto Formigoni e dall'assessore alla Qualita' dell'Ambiente, Marco Pagnoncelli. Rispetto alla passata stagione invernale questa misura si è ampliata come durata complessiva - passando da 5 mesi (novembre - marzo) a 6 mesi (metà ottobre - metà aprile) - e come numero di ore di blocco, da 8 (8 - 12 e 16 - 20) a 12 (7.30 - 19.30)..
2 commenti:
Sono Pasquali Sperandio sono di Mantova le mie auto sono entrambi euro 2 quindi non fanno parte del blocco, iniziativa lodevole quella della giunta lombarda peccato che si parla bene e si razzola male. Il Presidente Formigono alcune settimane fa ha innaugurato a Mantova il primo distributore ad idrogeno, è giunto a Mantova in elicottero il distributore è di proprietà eni, forse non conosce o fa finta di non conoscere che le auto a idrogeno consumano più energia delle auto elettriche? Sarebbe interessante conoscere il motivo perchè tutte le città Lombarde non prendono esempio dalle città Toscane con ecoincentivi consistenti le quali ormai da anni mettono nei loro bilanci per migliorare la qualità della vita dei lori cittadini e promuovere auto furgoni elettrici.
Sarebbe il caso di fare queste Sue domande al governatore in persona per sentire dalla sua viva voce le risposte. Oltre che essere energivore le auto a idrogeno non hanno sufficienti infrastrutture per fare il pieno di idrogeno (necessiterebbero grandi investimenti) e la tecnologia sarà matura fra trenta anni (così dicono tutti). I veicoli elettrici sono pronti per percorrere le strade e prodotti anche da aziende italiane. I nostri politici, con i loro comportamenti sbagliati, gettano al vento know how italiano.
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