Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 21 febbraio 2013

Anche il fatturato industriale crolla (-6,3)%, crolla tutto ma non ...

L'Istat come al solito sciorina le sue analisi e le sue statistiche. L'ultima di ieri riguarda il fatturato dell'industria e gli ordinativi. Un'altra doccia fredda, anzi,  ghiacciata. 

Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 19 contro i 20 di dicembre 2011), il fatturato totale  dell'industria,  diminuisce in termini tendenziali, - 6,3%, con un calo del 9,2% sul mercato interno e dello 0,5% su quello estero. Normale, direi, nella tragica norma che già conosciamo avendo già visto altri indicatori significativi nei nostri post precedenti dell'escatologia apocalittica.

Ma forse c'è un raggio di luce nel buio più totale che illumina il nostro futuro. Ce lo racconta la Coldiretti che ha espunto i dati comunicati dall'Istat.. 
"In controtendenza rispetto all'andamento sul mercato nazionale vola il fatturato agroalimentare all'estero dove fa segnare un aumento del 5,4 per cento per un valore record di 31,8 miliardi nel 2012."
Il prodotto alimentare Made in Italy più esportato con 4,5 miliardi (+7 per cento) è  il vino, segue l’ortofrutta fresca (3,9 miliardi di euro),  l’olio (1,2 miliardi). Aumenta la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy sulle tavole straniere con 2,1 miliardi (+7 per cento). Tira il mercato cinese, dove si registra un vero e proprio boom dei prodotti della dieta mediterranea, + 28 % delle vendita di olio, addirittura dell’84 % della pasta e del 21 per cento del vino, ma vanno bene anche i formaggi che triplicano le esportazioni  mentre il prosciutto addirittura quintuplica. Sale, +64 per cento lo spumante italiano in casa dello Champagne, la Francia, dove aumentano anche i formaggi italiani, tradendo i nazionali, con +l 4 per cento. Un buon momento per la birra Made in Italy che avanza in Germania, patria dell’Oktoberfest, (+11 per cento) e tra i “vichinghi” dei paesi scandinavi, con una crescita del 19 per cento.

Alle nostre nostre ultime tavolate imbandite sul Titanictaly, accompagnati dalle note dell'orchestra inconsapevole dell'iceberg fatidico, non mancherà l'allegria sorseggiando vino di qualità, spumanti adatti ai nostri rinomati formaggi e la bionda birra  ....


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