Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 15 novembre 2012

Continua la deriva dei consumi di petrolio -7,8%, benzina e gasolio -8,2 e -6,3%



Sempre più critica la situazione per i consumi petroliferi italiani che nel mese di ottobre 2012 sono ammontati a circa 5,6 milioni di tonnellate, con una diminuzione del 7,8% (-475.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2011.

I prodotti autotrazione, con due giorni di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un calo pari all’8,2% (-64.000 tonnellate) rispetto ad ottobre 2011, mentre il gasolio autotrazione un calo del 6,3% (-137.000 tonnellate). A parità di giorni di consegna, il calo per la benzina sarebbe stato del 16,3% e per il gasolio del 14,5%.

La domanda totale di carburanti (benzina + gasolio) nel mese di ottobre è così risultata pari a circa 2,7 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di tonnellate di benzina e 2 di gasolio autotrazione, con un decremento del 6,8% (-201.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2011.

Nel mese considerato le immatricolazioni di autovetture nuove sono diminuite del 12,4%, con quelle diesel che hanno rappresentato il 51,5% del totale (era il 55,2% nell’ottobre 2011).

Nei primi dieci mesi 2012, i consumi sono stati pari a circa 54 milioni di tonnellate, con un calo del 9,6% (-5.743.000 tonnellate) rispetto allo stesso periodo del 2011.

La benzina nel periodo considerato ha mostrato una flessione del 10,5% (-832.000 tonnellate), il gasolio del 9,7% (-2.077.000 tonnellate).

Nel periodo considerato la somma dei soli carburanti (benzina + gasolio), evidenzia un peggioramento del 9,9% (-2.909.000 tonnellate).

Nei primi dieci mesi dell’anno, le nuove immatricolazioni di autovetture sono risultate in diminuzione del 19,7%, con quelle diesel a coprire il 53,6% del totale (era il 55,5 nei  primi dieci mesi del 2011). 

Roma, 14 novembre 2012  – Comunicato stampa dell'Unione Petrolifera

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Postiamo come di consueto i grafici da noi elaborati con i dati provenienti dal Ministero dello Sviluppo Economico. La solita voragine, il baratro, l'abisso sempre più profondo nel quale cadono i consumi evidente segnale della marmellata nella quale annega la produzione nazionale. Non ci si muove perché non c'è lavoro, non si consuma perché non ci sono soldi, non si consuma petrolio perché non si produce. Stop.

Il petrolio

I dati dei mesi precedenti ecco di seguito i nostri grafici a partire dal gennaio 2006.

Raggruppati per anno

  Cliccare sul grafico per ingrandirlo

Mesi in sequenza dal gennaio 2006

Cliccare sul grafico per ingrandirlo

Il terzo grafico identifica meglio degli altri la caduta percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, proseguendo la rovinosa caduta.

Cliccare sul grafico per ingrandirlo  

 Adesso i grafici relativi ai carburanti da autotrazione.

I carburanti per autotrazione

Benzina


Gasolio


 
Benzina + gasolio



Crollo di qua, crollo di là, crollo di giù, mese dopo mese, sempre più in basso. I grafici sono in picchiata, giù, giù, inarrestabili.
Giù i consumi di petrolio (-7,8%) e
giù i consumi dei carburanti (-8,2 e -6,3%),
giù le immatricolazioni delle auto (- 12,4%),
giù le immatricolazione dei mezzi commerciali da lavoro, i furgoni (-34,3%)),
giù il consumo di energia elettrica (-3,7 %) e la produzione industriale ( -4,8% su base annua)
e ... aspettiamo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico che riguardano i consumi del gas metano del mese di Ottobre . Arriveranno, come al solito, a fine mese...

...puff!

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Innanzitutto esprimo apprezzamento per l'ottimo lavoro ed i grafici eloquenti.
Il dato sulle immatricolazioni dei veicoli industriali è drammatico.
Qualche riflessione personale sul periodo Gennaio-Ottobre 2012 (probabilmente troppo breve) che porta con sè gli effetti della manovra 'SalvaItalia', dell'aumento dell'IVA al 21%, di un ulteriore aumento di accise ed addizionali regionali nonchè della quotazione del brent in € ai massimi storici (risultato: benzina sopra i 2 €, visto di persona) e mettiamoci anche "l'adeguamento" dei pedaggi autostradali.
- sinceramente mi aspettavo di peggio; in particolare sorprende la tenuta del gasolio (5° grafico) nei primi mesi dell'anno all'altezza del 2007.
- nel documento dell'U.P. tra i tanti segni meno spicca quel +6,5% del Gpl autotrazione, cosa che probabilmente ha a che fare con i recenti aumenti del prezzo al pubblico...
- interessante anche l'andamento dei consumi di metano auto (visto sul sito del Ministero) che da fine 2005 ha raddoppiato le quantità. Messo insieme al gpl forse è ancora scarsamente rilevante, tuttavia i numeri sono in notevole crescita.
- i consumi di benzina calanti sono imputabili a tanti fattori (prezzi alti che impongono un utilizzo più oculato, auto nuove che consumano meno, trasformazioni after-market a gpl/metano, ecc.) ma il più importante mi sembra sia l'avvento dei 'dieselini', cosa che spiega anche la relativa tenuta del gasolio (statistiche viste sul sito dell'ACI: consistenza del parco auto dal 2000 in poi).
Per concludere, sarebbe interessante (molto interessante) quantificare la rilevanza del 'pendolarismo del pieno': cioè derivati petroliferi consumati e bruciati in Italia ma acquistati appena al di fuori dei confini, cosa che abbassa fittiziamente le statistiche sui consumi e fa perdere tutto il gettito di accise ed Iva.
C'è chi ha provato a fare qualche conto: 110 milioni di litri di mancate vendite di carburanti nel periodo Gennaio-Settembre, solo nel comasco
http://archiviostorico.corriere.it/2012/novembre/07/Invenduta_benzina_confine_co_0_20121107_0c3e74aa-28ad-11e2-ad70-bd1364ace4b8.shtml

Si badi bene che il fenomeno riguarda tutte le frontiere degli stati confinanti con noi.
Per quanto riguarda gli autotrasporti ecco una dichiarazione del loro presidente:“Non conviene comprare gasolio in Italia. I nostri camion hanno serbatoi da 1.000 litri. Con il pieno fatto all'estero, facciamo i nostri giri in Italia e poi, quando abbiamo finito, riempiamo nuovamente i serbatoi all'estero”
http://www.cnafita.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1021:arcese-anita-facciamo-il-pieno-allestero&catid=40:ultime-notizie&Itemid=1